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Il giusto trattamento contro il cloasma

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 23 Febbraio, 2017

cloasma: le macchie brune sul viso

Melasma, detto anche cloasma (Chloasma), è un disturbo estetico causato dalla eccessiva produzione di melanina nella cute. In altre parole, il melasma rappresenta un tipico caso di iperpigmentazione locale della pelle, che interessa zone più o meno estese dell’epidermide.

È considerato un inestetismo a tutti gli effetti, che interessa particolarmente il gentil sesso; il melasma, manifestandosi soprattutto nelle donne in dolce attesa, è chiamato anche maschera gravidica. Più in generale, questo disturbo cutaneo è noto come cloasma.

Che cos’è la melanina?

La melanina è il pigmento che conferisce il colore alla nostra pelle. Viene prodotta da cellule dette melanociti, per poi essere trasferita ai cheratinociti (le cellule dell’epidermide) e funge da schermo, proteggendo il nucleo delle cellule dai raggi ultravioletti che possono indurre delle mutazioni a carico del DNA.

Lo stimolo solare induce la produzione di melanina, motivo per il quale ci si abbronza dopo una appropriata esposizione al sole. Una volta terminata l’esposizione al sole i melanociti non producono più melanina e la pelle ritorna, piano piano, al colore naturale.

Come si manifesta il cloasma?

I soggetti con il cloasma presentano macchie marroni soprattutto sulle guance, sulla fronte e sul labbro superiore. Possono essere interessati anche il collo e il mento. Solitamente, si manifesta in soggetti giovani con un’età compresa tra i 30 e 40 anni.

Le macchie del cloasma sono tanto più scure quanto lo è il colore naturale della pelle. In soggetti di pelle chiara, le macchie saranno più chiare rispetto ai soggetti con pelle più scura. Inoltre, cambiano colore in base alle stagioni, più scuro dopo l’estate, più sfumato durante le stagioni più fredde, questo succede perché durante l’inverno la melanina non viene stimolata dal sole.

Quali sono le cause del cloasma?

Non si conoscono le cause ma si pensa che, oltre a una predisposizione genetica, vi siano dei fattori scatenanti e tra questi ci sono:

  • Cambiamenti ormonali dovuti alla gravidanza
  • Utilizzo della pillola contraccettiva
  • Esposizione al sole
  • Reazione a cosmetici
  • Stress psicofisico

Lo stress potrebbe causare il cloasma?

Capita spesso che il cloasma, soprattutto al volto, compaia dopo un periodo prolungato di stress psicofisico, questo ha fatto ipotizzare la probabilità di accumulo della melanina in aree di specifica innervazione a livello del volto, come conseguenza dell’eccitazione di alcune terminazioni nervose in distretti specifici.

Trattamenti sbagliati per il cloasma

Il trattamento del cloasma può essere insidioso, soprattutto se si sbaglia approccio. Si fanno spesso degli errori utilizzando creme schiarenti che, invece, causano reazioni a chiazze simil vitiligine. Il motivo di ciò è da ricondurre al fatto che le creme schiarenti che inibiscono i melanociti nella produzione di melanina, ma nel cloasma la melanina è già stata prodotta e accumulata nell’epidermide e nel derma sottostante, di conseguenza l’inibizione dei melanociti risulta inutile e deleteria, perché si possono formare delle macchie biancastre simili a quelle che si formano quando si è affetti da vitiligine.

Anche l’utilizzo di peeling con acidi forti è dannoso a causa dell’infiammazione che possono provocare, senza aver ottenuto alcun risultato perché il peeling agisce sull’epidermide, ma nel cloasma il pigmento si deposita anche nel derma sottostante dove il peeling non arriva.

Qual è il giusto trattamento?

L’impiego del micropeeling semplice o combinato accelera il processo di ricambio cellulare e quindi accelera la degradazione del pigmento di melanina che ha causato il cloasma. Bisognerebbe poi eliminare le fonti di stress psicofisico, non utilizzare fondotinta troppo coprente e a lunga durata che contenga dei pigmenti; durante il micropeeling la cute diventa più secca e per questo si può utilizzare, al mattino, una crema emolliente contenente olii e burri vegetali.

 

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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