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Lattulosio

Gastroenterologia
persona prende sciroppo

Cos'è il lattulosio

Il lattulosio è uno zucchero sintetico, derivato dal lattosio, un disaccaride composto da glucosio e galattosio che non viene digerito né assorbito dal tratto gastrointestinale umano.

A differenza del lattosio, non è presente naturalmente nel latte, ma si forma durante i processi di riscaldamento (es. pastorizzazione, sterilizzazione del latte). Nel latte pastorizzato se ne trovano circa 3,5 mg/L.

Una volta raggiunto il colon, viene metabolizzato dai batteri presenti che lo utilizzano come nutrimento producendo acidi grassi a catena corta e gas (idrogeno e metano). Non viene digerito né assorbito dall'apparato gastrointestinale umano e non fornisce energia all'organismo.

Il lattulosio produce un effetto lassativo, stimola la peristalsi intestinale e riduce il tempo di transito delle feci. Inoltre, se assunto in quantità superiori alla capacità di metabolizzazione batterica, aumenta la quantità di acqua nell'intestino, aumentando il volume e ammorbidendo le feci facilitandone l'evacuazione. 

A cosa serve il lattulosio

Il lattulosio trova impiego in ambito medico come lassativo per trattare la stitichezza occasionale e di breve durata, ma anche la stitichezza cronica nei trattamenti a lungo termine. 

Il lattulosio è utilizzato anche nel trattamento dell'encefalopatia epatica perché riduce i livelli di ammoniaca nel sangue attraverso la fermentazione batterica nel colon. Contribuisce alla crescita di batteri benefici (come i bifidobatteri), migliorando la salute della flora intestinale.

Come agisce il lattulosio?

Agisce aumentando la massa fecale e stimolando le contrazioni intestinali. La sua azione lassativa è dovuta sia alla produzione di gas, che stimola la peristalsi riducendo il tempo di transito intestinale, sia alla capacità del lattulosio non digerito di attirare liquidi nell'intestino, ammorbidendo le feci e facilitandone l'espulsione.

Dove si trova il lattulosio


Il lattulosio, a differenza del lattosio, non è naturalmente presente nel latte ma si forma durante i processi di riscaldamento, come la pastorizzazione o la sterilizzazione.

Si trova, quindi, in alimenti sottoposti a trattamento termico, ad esempio nel latte pastorizzato (circa 3,5 mg/L). Non è naturalmente presente in altri latticini come yogurt, formaggi freschi e stagionati, panna o burro.

Come assumere il lattulosio come lassativo e quanto tempo impiega per fare effetto?

Il lattulosio per uso lassativo si assume per via orale, sotto forma di sciroppo o stick liquidi. È consigliabile iniziare con la dose minima raccomandata e aumentarla gradualmente se necessario. Può essere assunto in qualsiasi momento della giornata, preferibilmente la sera prima di cena o al mattino a digiuno, seguendo le indicazioni del medico.

L'effetto lassativo del lattulosio di solito si manifesta entro 24-48 ore dall'assunzione, ma può variare a seconda della persona e del dosaggio. Se la stitichezza persiste nonostante l'assunzione, si consiglia di consultare un medico invece di aumentare ulteriormente la dose o prolungare il trattamento oltre i 7 giorni raccomandati senza una rivalutazione medica.

Quali sono i benefici del lattulosio?

Il lattulosio è uno zucchero con importanti proprietà lassative, utilizzato perlopiù come lassativo osmotico.

I benefici per chi soffre di stitichezza derivano dalla sua capacità di arrivare inalterato fino al colon, perché sfugge all'azione dei succhi gastrici e degli enzimi digestivi presenti nello stomaco e nell'intestino tenue.

Nel colon, il lattulosio viene fermentato dalla flora batterica producendo gas e acidi grassi a catena corta che stimolano la peristalsi e richiamano acqua nell'intestino ammorbidendo le feci.

Oltre al trattamento della stitichezza, il lattulosio è utilizzato per ridurre i livelli di ammoniaca nel sangue nei pazienti con encefalopatia epatica e migliorare la salute della flora intestinale a favore 

È possibile essere intolleranti al lattulosio?

Tecnicamente, non esiste un'intolleranza al lattulosio nello stesso modo in cui esiste l'intolleranza al lattosio (dovuta alla carenza dell'enzima lattasi). L'assunzione di lattulosio può causare sintomi gastrointestinali in alcune persone a causa della sua fermentazione nel colon.

Quali sono i sintomi e cosa evitare nella dieta?

A causa della sua fermentazione nel colon, l'assunzione di lattulosio può causare sintomi simili a quelli dell'intolleranza al lattosio, come:

  • gonfiore;
  • produzione eccessiva di gas intestinali (meteorismo);
  • crampi o coliche addominali;
  • diarrea, in caso di assunzione eccessiva;
  • flatulenza.
Questi effetti sono fisiologici e legati alla natura del lattulosio come zucchero fermentabile nel colon.

Test al lattulosio per diagnosticare problemi gastrointestinali

Il test al lattulosio (breath test) è un esame diagnostico utilizzato per misurare il tempo di transito oro-ciecale (OCTT) e per rilevare l'eventuale presenza di sovracrescita batterica intestinale (SIBO). Durante il test, viene misurata la quantità di idrogeno espirato dopo l'ingestione di lattulosio, uno zucchero sintetico non digeribile. Questo permette di valutare la funzionalità gastrointestinale.

Il lattulosio arriva inalterato fino al colon, dove viene fermentato dai batteri intestinali, producendo gas come idrogeno e metano. Un aumento precoce dell'idrogeno espirato può indicare la presenza di sovracrescita batterica nell'intestino tenue o alterazioni della motilità intestinale. Il test è utile anche per diagnosticare anomalie nel transito intestinale, come un transito accelerato o rallentato.

Quali sono i possibili effetti collaterali del lattulosio e cosa fare in caso di comparsa?

Gli effetti collaterali più comuni del lattulosio sono legati alla fermentazione batterica nell'intestino e si manifestano attraverso gonfiore, produzione eccessiva di gas intestinali (meteorismo), crampi addominali, flatulenza e diarrea, soprattutto in caso di dosaggi elevati. In alcuni casi possono comparire dolori crampiformi o coliche addominali. Nausea e vomito sono meno frequenti.

L'uso prolungato o improprio può portare a squilibri elettrolitici (come perdita di potassio) e disidratazione in caso di diarrea persistente. In caso di comparsa di diarrea è consigliabile ridurre la dose o sospendere l'assunzione.

Se gli effetti collaterali persistono o diventano gravi, è opportuno consultare un medico per una valutazione approfondita.

Chi dovrebbe evitare l'assunzione di lattulosio e quali sono le principali controindicazioni?

L'assunzione di lattulosio è controindicata in questi casi: 

  • galattosemia, una rara malattia metabolica genetica che impedisce la metabolizzazione del galattosio;
  • ipersensibilità al lattulosio o ad altri componenti del prodotto (come lattosio, galattosio, fruttosio o solfiti);
  • dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea, vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta o grave stato di disidratazione.
L'uso del lattulosio richiede cautela:

  • nei bambini, specialmente sotto i 6 anni, e negli anziani, dove deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessità e sotto controllo medico;
  • durante la gravidanza e l'allattamento, dove l'assorbimento sistemico del lattulosio è trascurabile ma l'uso deve essere valutato dal medico caso per caso.
In caso di comparsa di sintomi gravi o persistenti durante l'assunzione del lattulosio, si raccomanda di interrompere il trattamento e consultare un medico.

Qual è la differenza tra lattulosio e lattosio e dove si trovano questi zuccheri?

Il lattulosio e il lattosio sono due zuccheri diversi. Il lattosio è uno zucchero naturalmente presente nel latte e nei suoi derivati ed è composto da glucosio e galattosio. La sua digestione richiede l'enzima lattasi. Il lattulosio, invece, non è presente naturalmente nel latte ma si forma attraverso processi di riscaldamento, come nella pastorizzazione o sterilizzazione del latte (in cui si trova in piccole quantità). A differenza del lattosio, il lattulosio non viene digerito dagli enzimi umani nel tratto superiore dell'intestino, ma raggiunge il colon dove viene fermentato dai batteri.

Oltre all'uso del lattulosio, quali altri rimedi possono favorire la regolarità intestinale?

Per favorire la regolarità intestinale, è consigliabile adottare uno stile di vita sano che preveda una dieta equilibrata ricca di fibre (frutta, verdura, cereali integrali, legumi), un'adeguata idratazione (bere almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno), e una regolare attività fisica (come camminare almeno un'ora al giorno). È anche importante gestire lo stress, che può influire negativamente sulla funzionalità intestinale, attraverso tecniche di rilassamento, yoga o mindfulness. L'olio extra-vergine di oliva a crudo può essere un utile alleato. In caso di stitichezza persistente o di cambiamenti improvvisi nelle abitudini intestinali, è sempre consigliabile consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato, evitando l'uso prolungato e non supervisionato di lassativi.
Dr. Christian Raddato Medico Chirurgo
Dr. Christian Raddato
medico generale

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