Ricrescita dei capelli, un comune dolcificante può favorirla: ecco quale

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano
A cura di Mattia Zamboni
Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Data articolo – 15 Ottobre, 2025

Uomo si guarda allo specchio, toccandosi i capelli.

Un team internazionale di ricercatori, composto da scienziati dell’Università Farmaceutica Cinese di Nanchino, dell’Università di Sydney e dell’Università Macquarie, ha scoperto che lo stevioside – un dolcificante naturale estratto dalla pianta Stevia rebaudiana – potrebbe potenziare in modo significativo l’efficacia del minoxidil, il più noto trattamento farmacologico per la ricrescita dei capelli dovuta a alopecia androgenetica.

Scopriamo di più.

La combinazione vincente

All’interno dello studio, i ricercatori hanno testato una combinazione di stevioside e minoxidil su modelli murini (i topi da laboratorio) senza peli sulla schiena: per 35 giorni consecutivi, i ricercatori hanno applicato cerotti con microaghi contenenti questa miscela scoprendo, alla fine del periodo di prova, questi risultati:

  • i roditori trattati con il cerotto combinato hanno mostrato una nuova crescita di peli sul 67,5% della zona calva;
  • quelli trattati solo con minoxidil al 2% hanno invece registrato una ricrescita limitata al 25% della superficie.

Già dal 14° giorno era visibile una vasta area di nuovi peli, che si è ampliata rapidamente fino a coprire gran parte della cute entro il 35° giorno.

Nei topi trattati con il solo minoxidil, invece, la crescita è risultata più lenta e circoscritta a piccole chiazze di colore bluastro-nero, segno di un’attività follicolare molto più debole.


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I ricercatori hanno confermato l’efficacia del cerotto anche attraverso test di permeabilità in vitro: in queste prove, il cerotto con microaghi a base di stevioside ha mostrato un rilascio cumulativo del minoxidil pari all’85% e una ritenzione cutanea del 18%, valori che indicano un assorbimento del farmaco particolarmente efficace.

Importante sottolineare che, durante tutto l’esperimento, non sono stati osservati effetti collaterali o reazioni avverse nei roditori, suggerendo che la combinazione di minoxidil e stevioside sia ben tollerata e sicura almeno nei test preclinici.

Prospettive future

Ma perché questo accade? Lo stevioside agisce come eccipiente, ovvero favorisce la dissoluzione e la veicolazione del principio attivo.

In parole povere, va ad aumentare la solubilità del minoxidil in acqua fino a 47 mg/mL, circa venti volte più alta rispetto a un cerotto tradizionale: ciò permette di creare delle micelle – piccole strutture che intrappolano e rilasciano gradualmente il farmaco, migliorandone l’assorbimento.

Sebbene i risultati siano molto promettenti, il team di ricerca sottolinea che gli esperimenti finora sono stati condotti solo su animali: serviranno, quindi, studi preclinici e clinici sull’uomo per verificare sicurezza, efficacia e praticità del metodo – soprattutto considerando che il minoxidil va applicato ogni giorno e dal momento che restano da definire anche alcuni aspetti tecnici (come, ad esempio, il tipo di microaghi da utilizzare).

Secondo i ricercatori, però, usare un dolcificante naturale come lo stevioside per migliorare la penetrazione del minoxidil potrebbe rappresentare una svolta: un trattamento più efficace, naturale e potenzialmente meglio tollerato per milioni di persone che soffrono di perdita di capelli.

L’alopecia androgenetica

Stando a quanto riferito in questo approfondimento dal Dr. Stefano Messori, dermatologo, l’alopecia androgenetica, o calvizie ereditaria, è la forma più comune di perdita dei capelli e colpisce soprattutto gli uomini.

È causata dalla sensibilità dei follicoli piliferi al diidrotestosterone (DHT), un derivato del testosterone che ne provoca la progressiva miniaturizzazione fino all’atrofia.

L’alopecia ad evoluzione lenta ha inizio tra i 28 e i 35 anni e aumenta lentamente senza causare, solitamente, la calvizie totale; quella ad evoluzione rapida inizia intorno ai 18 anni e provoca una stempiatura grave già intorno ai 20 continuando a diffondersi con l’avanzare dell’età.

Uomo si guarda allo specchio, toccandosi i capelli.

Negli uomini la perdita dei capelli inizia di solito su tempie e sommità del capo, formando la classica stempiatura a M o a forma di U, mentre nelle donne si manifesta con un diradamento diffuso nella zona frontale e sul vertice. L’esordio può avvenire già in giovane età e la progressione varia da lenta a rapida a seconda dei casi.

I fattori principali sono genetici e ormonali, ma anche:

  • stress;
  • età;
  • farmaci;
  • malattie.

A differenza di altre forme di caduta, come il telogen effluvium, l’alopecia androgenetica è permanente, anche se può essere rallentata.

Non esiste una cura definitiva, ma trattamenti come minoxidil, finasteride, terapie con luce a bassa intensità e autotrapianto di capelli possono migliorare la densità e frenare la perdita. Intervenire precocemente è fondamentale per preservare i follicoli ancora attivi.

Fonti:

  • Wiley Advanced Healthcare MaterialsNatural Sweetener Stevioside-Based Dissolving Microneedles Solubilize Minoxidil for the Treatment of Androgenic Alopecia
  • WileyCan a Stevia-derived sweetener improve hair loss treatment?
  • P. by Pazienti.itAlopecia androgenetica: cause e trattamento
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