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Come curare un tatuaggio

Elena Turrini

Ultimo aggiornamento – 15 Maggio, 2023

Come curare un tatuaggio: cosa sapere

Sono sempre di più le persone di tutto il mondo che amano imprimere sulla loro pelle ricordi, simboli, immagini o frasi. Ciascuno, prima di procedere, si sarà chiesto come poter prendersi cura al meglio del proprio tatuaggio.

Scopriamo, dunque, quali sono i passaggi per prendersi cura di un tatuaggio appena fatto.

Tatuaggi: come prendersene cura?

Un indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2015, stima che il 12,8% degli italiani ha almeno un tatuaggio. 

Ormai è risaputo che, dopo un tatuaggio, la pelle ha bisogno di particolari attenzioni per poter cicatrizzare nella maniera corretta ed evitare di andare incontro ad infezioni. Ma quali sono le accortezze da adottare? Qual è il trattamento corretto per un nuovo tatuaggio?

Dopo aver lasciato lo studio del tatuatore, spetta al cliente prendersi cura del tatuaggio appena fatto. I primi giorni sono fondamentali per favorire una buona cicatrizzazione della pelle e pertanto, è necessario seguire alcune semplici regole per mantenere la zona pulita e idratata. 

Questi consigli si applicano indipendentemente dalle dimensioni del tatuaggio o dal contenuto.

Cura del tatuaggio nei primi giorni

Ecco tutti gli step e gli accorgimenti da non sottovalutare appena dopo essersi tatuati.

Pulizia quotidiana con sapone a pH neutro

La cura dei tatuaggi appena fatti richiede attenzione e delicatezza per evitare infezioni e ottenere una cicatrizzazione ottimale. Durante i primi giorni, anche se può risultare fastidioso il contatto diretto con la ferita, è importante comunque mantenere la zona ben detersa utilizzando un sapone a pH neutro.

La pulizia del tatuaggio deve essere effettuata diverse volte al giorno, fino a quando la pelle non sarà completamente guarita. In questo periodo, è normale che dei piccoli pezzetti di pelle si stacchino, poiché la pelle vecchia viene sostituita da quella tatuata e man mano diventerà parte integrante del primo strato di epidermide. 

Questo processo di guarigione può durare all’incirca una settimana/10 giorni (dipende dalla sede).

tatuatrice fa un tattoo a una ragazza

Corretta idratazione

La corretta idratazione della pelle è fondamentale per curare un tatuaggio appena fatto e prevenire uno stato di eccessiva disidratazione. Per questo motivo, è essenziale utilizzare prodotti specifici per idratare la zona tatuata e fare in modo di accelerare la guarigione.

Tra i prodotti più indicati per l'idratazione, il Bepanthenol è sicuramente uno dei più utilizzati. Si tratta di una crema a consistenza oleosa, in grado di lenire la zona ferita, idratandola in profondità. Il suo utilizzo è semplice: basta massaggiare delicatamente la crema sulla zona interessata, fino a completo assorbimento. 

Oltre al Bepanthenol, esistono anche altre creme idratanti senza profumo che possono essere utilizzate per trattare il tatuaggio appena fatto. 

Tuttavia, è sempre consigliabile chiedere consiglio al tatuatore o al farmacista per scegliere il prodotto più adatto.

Proteggere la pelle dalle aggressioni esterne

Tra le regole base per curare un tattoo appena fatto, oltre a pulizia ed idratazione, troviamo senza dubbio una corretta protezione. 

A questo proposito, nei primi giorni di cura post tatuaggio, è consigliabile utilizzare una pellicola trasparente come quelle da cucina. Questo semplice accorgimento non solo eviterà eventuali traumi al disegno, ma creerà anche un ambiente protetto che impedirà ai batteri di penetrare e interferire con il processo di guarigione. 

Durante i primi due giorni, è importante sostituire la pellicola ad ogni lavaggio e, tra un’applicazione e l’altra, è bene anche lasciare alla pelle il tempo di “respirare”. Molti tatuatori consigliano di tenere la pellicola solo la notte, altri invece suggeriscono di adoperarla anche durante il giorno. 

La pellicola potrà essere rimossa definitivamente una volta che i pezzetti di pelle cominceranno a staccarsi.

Resistere all’impulso di grattare

Quando il tatuaggio inizia a guarire, è facile che cominci a causare fastidio e prurito, anche intenso. Se dovesse capitare, è importante non cedere alla tentazione di grattarsi perché questo potrebbe rallentare il processo di guarigione e addirittura danneggiare il disegno. 

Un consiglio pratico, seppur banale, per resistere al prurito, è quello di cercare una distrazione pensando ad altro.

In ogni caso, la sensazione di prurito durerà solo per un breve periodo di tempo: se dovesse persistere o essere intollerabile farsi valutare dal medico.

Cura del tatuaggio nelle prime settimane

Dopo aver rimosso definitivamente la pellicola protettiva dal tatuaggio, è importante prestare particolare attenzione alle cure necessarie durante le ultime fasi del processo di guarigione

Le domande più frequenti sono: “Come trattare un tatuaggio dopo aver tolto la pellicola?” “Posso riprendere con disinvoltura le mie attività quotidiane?”

I suggerimenti sono:

  • Indossare abiti puliti, preferibilmente in tessuti naturali, che non aderiscano troppo alla pelle, in modo che la zona tatuata possa "respirare. 
  • Non effettuare depilazioni nelle prime settimane post tatuaggio. Questo vale per tutti i sistemi di depilazione, sia che si tratti di ceretta, rasoio, silk-epil, ecc. 
  • Evitare di esporre la zona appena tatuata al sole o alle lampade abbronzanti per almeno un mese. 
  • Rimandare anche l’appuntamento con i bagni al mare o in piscina, poiché l'acqua clorata o salata può irritare la pelle e ritardare la guarigione del tatuaggio. 

Come guarire un tatuaggio infetto

Il processo di guarigione di un tatuaggio è un momento critico che richiede molta cura e attenzione. La pelle tatuata è essenzialmente una ferita che, se non curata correttamente, può diventare infetta. 

L’infezione, oltre a causare problemi estetici al disegno, è sicuramente un aspetto negativo per la salute in generale e pertanto andrebbe evitata

Ecco perché è importante sapere riconoscere i sintomi di un'infezione per poter intervenire e curare il tattoo infetto nella maniera corretta.

In genere, un tatuaggio infetto si presenta come un'area gonfia e molto sensibile, quasi impossibile da toccare. I bordi del disegno possono apparire arrossati e nella parte interna il colore del tatuaggio appare opaco. 

Anche la zona intorno al tatuaggio stesso può gonfiarsi notevolmente e causare dolore. In alcuni casi, può anche verificarsi una piccola secrezione di pus o sangue. Se si verificano questi sintomi, è importante agire immediatamente.

Il primo passo è quello di non ignorare la situazione, perché il tatuaggio non guarirà da solo. È bene quindi rivolgersi ad un medico il prima possibile, il quale prescriverà una crema antibatterica e dei bendaggi con garze sterili

Se i sintomi sono gravi, il medico potrebbe anche prescrivere un antibiotico da assumere per bocca

È importante seguire attentamente le istruzioni del medico e continuare a lavare il tatuaggio con il sapone a pH neutro, esattamente come nei primi giorni. Con la giusta cura, la ferita dovrebbe guarire in pochi giorni e il tatuaggio tornare alla sua condizione originaria.

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Elena Turrini
Scritto da Elena Turrini

Web Content Editor e SEO Copywriter, laureata in Economia e specializzata in Neurocopywriting e Storytelling aziendale. Negli anni ha coltivato la sua passione nei confronti della salute e della scienza frequentando vari corsi.

a cura di Dr. Stefano Messori
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Elena Turrini
Elena Turrini
in Corpo

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