Un regalo semplice (ma potentissimo) per i bambini

Emanuela Spotorno |  Autrice e divulgatrice esperta in salute, benessere femminile e medicina preventiva
A cura di Emanuela Spotorno
Autrice e divulgatrice esperta in salute, benessere femminile e medicina preventiva

Data articolo – 15 Dicembre, 2025

bimbo legge un libro con raffigurata una volpe

Quando si avvicinano le feste, la domanda è sempre la stessa: cosa regalare ai bambini?

Spesso la risposta passa per giochi rumorosi, dispositivi elettronici o oggetti pensati per intrattenere. Tutte opzioni legittime, ma ce n’è una che viene ancora sottovalutata e che, soprattutto nei primi anni di vita, può avere un impatto profondo sullo sviluppo: il libro.

Non si tratta solo di promuovere l’amore per la lettura. Nei bambini piccoli, il libro è uno strumento che favorisce lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale, soprattutto quando viene condiviso con un adulto.

Nei primi anni di vita il cervello ha bisogno di relazioni, non di stimoli eccessivi

Nei primi cinque anni il cervello del bambino è estremamente plastico: si sviluppano le competenze linguistiche, la capacità di attenzione e le prime basi della regolazione emotiva. Questo processo non avviene grazie a stimoli sempre più complessi, ma attraverso interazioni semplici e ripetute.

La lettura ad alta voce è una di queste. Sfogliare un libro insieme, nominare le figure, commentare quello che accade nella storia permette al bambino di collegare parole, immagini ed emozioni. 

Anche quando il bambino non parla ancora, o sembra distratto, il suo cervello sta lavorando. Non a caso, l’American Academy of Pediatrics raccomanda la lettura condivisa fin dalla nascita, sottolineando come questa pratica favorisca lo sviluppo del linguaggio, rafforzi la relazione tra adulto e bambino e sostenga lo sviluppo socio-emotivo.

Leggere insieme aiuta anche lo sviluppo emotivo

Lo sviluppo cognitivo e quello emotivo vanno di pari passo. Un bambino impara meglio quando si sente tranquillo e in relazione con l’adulto di riferimento.

La lettura condivisa crea uno spazio protetto:

  • il bambino ascolta una voce familiare;
  • può osservare il volto dell’adulto;
  • sperimenta una routine prevedibile.

Questi elementi rafforzano il senso di sicurezza e il legame affettivo. In un periodo come quello delle feste, spesso ricco di stimoli e cambiamenti, il momento del libro può diventare un punto fermo, rassicurante.

Non è raro che questi momenti assumano un valore speciale anche per nonni o familiari che vedono i bambini solo occasionalmente: leggere insieme diventa un modo semplice per costruire una relazione significativa.

Ogni età ha il suo libro (e non serve esagerare)

Un altro mito da sfatare è che servano molti libri o titoli “educativi”. In realtà, pochi libri scelti bene e letti più volte sono più efficaci di una grande quantità mai davvero condivisa. In linea generale:

  • nei primi mesi sono ideali i libri in bianco e nero o con immagini molto contrastate, più facili da vedere;
  • intorno all’anno di età funzionano bene i libri cartonati, resistenti, con immagini grandi e riconoscibili, spesso con protagonisti altri bambini;
  • tra i 2 e i 3 anni piacciono le storie brevi, le rime, la ripetizione e i libri che invitano all’interazione;
  • in età prescolare aumentano l’interesse per le storie più articolate, l’umorismo e i racconti che parlano della vita quotidiana.

Anche i libri legati alle tradizioni familiari o alle festività aiutano il bambino a dare un significato al contesto che lo circonda, pur senza comprenderne tutti i dettagli.

Molti genitori rinunciano a leggere perché pensano di non avere abbastanza tempo. In realtà, la lettura non richiede sessioni lunghe né ambienti silenziosi.

Bastano pochi minuti:

  • prima di dormire;
  • mentre si osservano le figure;
  • lasciando che il bambino partecipi a modo suo.

Non conta “finire il libro”, ma condividere l’esperienza. Anche una pagina sola può essere sufficiente.


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Un regalo che accompagna la crescita

A differenza di molti giochi, il libro non ha una scadenza immediata. Cresce con il bambino, cambia significato nel tempo e spesso resta legato a un ricordo preciso: una voce, una persona, un momento della giornata.

Per questo regalare un libro non significa solo fare un dono materiale, ma offrire un’occasione di relazione. Ed è proprio questa, nel lungo periodo, una delle cose che più contribuiscono al benessere e allo sviluppo del bambino.

Fonti

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