Fino a quando effettuare l'allattamento a richiesta?

Ludovica Cesaroni

Ultimo aggiornamento – 18 Gennaio, 2023

Scopriamo fino a quando effettuare l'allattamento a richiesta

Allattare è un processo molto delicato, ma non tutti hanno la possibilità o il desiderio di farlo. Per chi volesse, è lecito chiedersi fino a quando è opportuno protrarre l’allattamento a richiesta.

Ecco cosa è opportuno sapere su quanto spesso e per quanto tempo allattare il proprio bambino.

Quanto spesso bisogna allattare?

I neonati dovrebbero essere allattati al seno tra le 8 e le 12 volte al giorno, durante il primo mese.

Il latte materno è facilmente digeribile, quindi i neonati hanno spesso fame. Le poppate frequenti aiutano a stimolare la produzione di latte durante i primi 40 giorni che sono i giorni della calibrazione del latte materno. 

Quando il bambino avrà 2-3 mesi, le poppate potrebbero leggermente diminuire o rimanere stabili.

L'allattamento al seno dovrebbe essere a richiesta, ovvero tutte le volte che il neonato lo richiede; il genitore non deve imporsi limiti di tempo.

Man mano che i neonati crescono, avranno necessità di essere allattati con una frequenza minore. Alcuni potrebbero aver bisogno di essere nutriti ogni 90 minuti, mentre per altri potrebbero intercorrere 2-3 ore tra una poppata e l'altra.

Allattamento a richiesta e sonno

Allattamento a richiesta e sonno

Nelle prime settimane di vita è importante che il neonato venga nutrito con costanza e regolarità; per questo motivo, non dovrebbero stare più di 4 ore (circa) senza nutrirsi: ciò vale anche durante la notte

Dunque, si deve mettere in conto di avere un sonno regolato sulla base delle esigenze del neonato, almeno per i primi mesi.

Allattamento al seno a richiesta: i dubbi più frequenti

Per monitorare il tempo tra una poppata e l'altra, si considera il momento in cui si inizia ad allattare il bambino (e non il termine della singola poppata) e il momento in cui si comincia la poppata successiva.

Soprattutto all'inizio, si potrebbe avere l’impressione di star allattando tutto il giorno, il che è normale. Tuttavia, abbastanza presto, comincerà ad intercorrere un tempo maggiore tra una poppata e l'altra: man mano che il neonato cresce, la richiesta del latte non sarà più così frequente.

Quanto tempo serve per allattare?

Quanto tempo serve per allattare

I neonati possono essere allattati dai 20 minuti fino ai 45 minuti su un seno. Man mano che i bambini crescono e diventano più abili nell'allattamento al seno, possono impiegare almeno 15 minuti.

Il tempo che serve per allattare è, comunque, soggettivo: dipende dalla donna, dal bambino e da altri fattori, come:

  • l'arrivo della montata lattea (questo di solito accade 2-5 giorni dopo la nascita);
  • il riflesso di emissione (che fa defluire il latte dal capezzolo) si verifica subito o dopo pochi minuti dall'inizio della poppata;
  • il flusso di latte, che può essere lento o veloce;
  • l’attacco del bambino che sia corretto  
  • la voracità nel mangiare del bambino (che può iniziare a deglutire subito o prenderlo lentamente);
  • la concentrazione del neonato (il bambino può essere assonnato o distratto).

Se le poppate sembrano troppo brevi o troppo lunghe è meglio consultarsi con l’ostetrica o un esperta IBCLC (Consulente Professionale in Allattamento Materno).

Quando alternare i seni per allattare?

Alternare i seni, e concedere a ciascuno la stessa quantità di tempo in una giornata, aiuta a mantenere la produzione di latte in entrambi i seni e previene l'ingorgo doloroso (quando il seno si riempie troppo di latte). Se l’allattamento è ben avviato e non ci sono problemi di produzione di latte, viene offerto un seno a poppata a meno che

  • il bambino è ancor affamato e il seno è stato drenato, per cui gli offro l’altro seno; 
  • c’è un problema di produzione di latte o un bambino molto sonnolento al seno per cui utilizzo la tecnica ping pong e nell’arco della stessa poppata cambio più volte il seno. 

Si può cambiare seno nel mezzo di ogni poppata e poi scegliere, di volta in volta, quale seno offrire per primo.

Il bebè potrebbe apprezzare il cambio seno ad ogni poppata, oppure preferire di essere allattato solo da un lato. In questo caso, è meglio l'altro seno alla poppata successiva. È meglio fare solo ciò che funziona meglio sia per la mamma che per il bambino.

Quanto spesso dovrebbe digerire il bambino durante le poppate?

Dopo che il bambino ha terminato la poppata su un lato, è meglio cercare di farlo digerire prima di cambiare seno. A volte, il solo movimento potrebbe essere sufficiente.

Non occorre concentrarsi troppo su questo fatto: molti neonati non digeriscono subito dopo la poppata (in molti lo fanno autonomamente, senza bisogno dei classici colpetti sulla schiena).

Se bambino vomita per la maggior parte della poppata (se commette più di 15 rigurgiti nell'arco delle 24 ore), potrebbe esserci un problema che richiede un consulto pediatrico

Se si è preoccupati che il bambino stia vomitando troppo, contattare il pediatra o portare il bimbo dal medico.

Perché il mio bambino è più affamato del solito?

Quando i bambini attraversano un periodo di rapida crescita (chiamato, anche, scatto di crescita), hanno bisogno di mangiare più del solito. Ciò può accadere in qualsiasi momento, ma nei primi mesi gli scatti di crescita sono numericamente più frequenti e si verificano nei seguenti momenti della sua vita:

  • 7-14 giorni
  • 2 mesi
  • 4 mesi
  • 6 mesi

Durante questi periodi, e ogni volta che il bambino sembra particolarmente affamato, è possibile acconsentire ai suoi segnali di fame.

Fino a quando allattare il bambino?

In realtà non esiste una risposta univoca a questa domanda: si tratta di una scelta personale. Gli esperti raccomandano che i bambini vengano allattati esclusivamente e a richiesta al seno (senza latte artificiale, acqua, succhi, latte non materno o cibo) per i primi 6 mesi

Trascorso questo lasso di tempo, l’allattamento al seno può continuare fino a 12 mesi (e oltre) se è una scelta che si ritiene opportuna (per la donna e per il bambino).

L’allattamento al seno ha molti vantaggi sia per la mamma che per il bambino. Gli studi dimostrano, infatti, che può ridurre le probabilità del bambino di incorrere in:

  • diarrea;
  • infezioni alle orecchie;
  • meningite batterica.

Inoltre, permette di rendere i sintomi di tali condizioni meno gravi e protegge il neonato da infezioni al tratto gastrointestinale.

L'allattamento al seno può anche proteggere i bambini dalla sindrome della morte improvvisa del lattante (detta anche morte in culla o SIDS), dal diabete, dall'obesità e dall'asma e tanto altro.

Per le mamme, l'allattamento al seno brucia calorie e aiuta a restringere l'utero. In effetti, le mamme che allattano potrebbero tornare alla forma e al peso pre-gravidanza più velocemente. L'allattamento al seno aiuta anche a ridurre il rischio di malattie come:

  • Cancro al seno
  • Alta pressione sanguigna
  • Diabete
  • Cardiopatia
  • Osteoporosi 

Alcune ricerche indicano che l’allattamento al seno potrebbe anche aiutare a proteggere dal cancro uterino e dal cancro alle ovaie.

Ludovica Cesaroni
Scritto da Ludovica Cesaroni

Amo definirmi una creativa dalla forte impronta razionale. Scrivere, disegnare e creare con le mani sono le mie grandi passioni, ma il pungolo della curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi sui grandi misteri della vita e a informarmi sui 'piccoli misteri' dell'uomo.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
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in Bebe e neonati

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