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Quanto liquido seminale serve per rimanere incinta?

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 10 Novembre, 2023

Donna parla con la ginecologa

Sapere quanto liquido seminale sia necessario per raggiungere la gravidanza è una domanda comune per molte coppie che cercano di concepire.

Cerchiamo, quindi, di esplorare la quantità di liquido seminale necessaria per aumentare le probabilità di successo nel processo di fecondazione – oltre a  scoprire quali altri fattori influenzano la fertilità maschile e il percorso degli spermatozoi nell'ambito del concepimento.

Quanti spermatozoi sono necessari per restare incinta?

Non è possibile affermare con certezza quanto liquido seminale serve per rimanere incinta, ma ciò che è possibile constatare è che è sufficiente un singolo spermatozoo per fecondare con successo un ovulo.

Tuttavia, affinché ciò avvenga, è necessario che siano presenti milioni di spermatozoi, poiché questi devono superare un percorso veramente tortuoso per raggiungere l'ovulo (dalla vagina, attraverso la cervice, fino alle tube di Falloppio).

Pertanto, secondo le linee guida dell'OMS, affinché sia possibile una gravidanza naturale, dovrebbero essere presenti almeno 15 milioni di spermatozoi per millilitro di liquido seminale – o almeno 39 milioni di spermatozoi in un singolo eiaculato.  

Per determinare il conteggio degli spermatozoi in un eiaculato, è necessario eseguire un test di laboratorio chiamato spermiogramma: tale esame diagnostico per la fertilità maschile può anche valutare altri parametri seminali oltre alla concentrazione.

La quantità di spermatozoi nel seme di un uomo gioca un ruolo cruciale nella possibilità di concepire una gravidanza, poiché molti di loro non sopravvivono al percorso verso l'ovulo: il processo biologico che porta gli spermatozoi dalla vagina alle tube di Falloppio è un vero e proprio percorso ad ostacoli, pertanto è fondamentale avere una concentrazione adeguata di spermatozoi.

Quanto tempo impiega il liquido seminale per raggiungere l’ovulo?

Il viaggio dei spermatozoi non è affatto facile: devono risalire dalla vagina, attraversare la cervice, giungere nell'utero e, infine, trovare la giusta tuba uterina in cui individuare l'ovulo.

In generale, questa distanza da percorrere si aggira tra i 15 e i 18 centimetri e il raggiungimento dell'ovulo da parte dello spermatozoo avviene in un arco di tempo compreso tra i 15 e i 45 minuti dopo l'eiaculazione.

Tuttavia, questo può richiedere molto più tempo se l'ovulazione non era ancora avvenuta al momento del rapporto.

Inoltre, è interessante notare che uno spermatozoo può sopravvivere nell'apparato riproduttivo femminile in attesa di incontrare l'ovulo fino a cinque giorni.

Nonostante il percorso tortuoso, lo spermatozoo può contare su alcuni aiuti preziosi:

  • otto secondi dopo l'ingresso dello sperma nella vagina, il pH nella parte superiore dell'organo femminile aumenta, creando un ambiente più favorevole;
  • entro un minuto dall'eiaculazione, il liquido seminale si addensa, assumendo una consistenza simile a quella di un gel. Sebbene i ricercatori non abbiano ancora certezze al 100%, si ritiene che questa variazione possa contribuire a trattenere lo sperma in prossimità dell'apertura della cervice.

Quanti spermatozoi raggiungono l’ovulo

Solitamente, durante un atto sessuale, vengono rilasciati in media circa 300 milioni di spermatozoi, ma solo circa 200 di essi riescono a raggiungere con successo l'ovulo.

Questo numero, comunque, risulta notevole, considerando che per la fecondazione è sufficiente un solo spermatozoo.

Il primo ostacolo che gli spermatozoi incontrano è nella cervice, dove devono superare il muco cervicale, il quale può ostacolarli e intrappolarli.

Durante l'ovulazione, inoltre, il muco diventa più fluido, agevolando il passaggio di un maggior numero di spermatozoi.

Gli spermatozoi che riescono a superare la cervice si dirigono verso una delle due tube uterine, con una probabilità del 50% di incontrare un ovulo da fecondare, dato che ogni mese un solo ovulo si trova in una delle due tube.

Non tutti gli spermatozoi prendono la decisione giusta una volta arrivati a questo punto; si stima che solamente circa 10.000 spermatozoi raggiungano la tuba uterina corretta.

Per complicare ulteriormente le cose, le tube uterine presentano delle aperture molto strette dal lato dell'utero, il che riduce ulteriormente il numero di spermatozoi che possono risalire la tuba fino alla destinazione.

Tuttavia, questo rappresenta l'ultima sfida, poiché la fecondazione solitamente avviene proprio all'interno della tuba uterina.

Cos’è l’impianto e quanto tempo impiega un ovulo fecondato per impiantarsi

Una volta che l'embrione ha raggiunto lo stadio di blastocisti (embrione allo stadio di sviluppo), che solitamente avviene circa 5-6 giorni dopo la fecondazione, esce dalla sua zona pellucida e dà inizio al processo di impianto nell'utero.

Durante questo periodo, si sviluppa anche un tessuto noto come trofoblasto, che circonda l'ovulo fecondato e agevola l'ancoraggio della blastocisti nell'utero.

In genere, l'impianto ha luogo circa nove giorni dopo l'ovulazione.

Durante il processo di impianto, alcune donne possono sperimentare leggere perdite di sangue, conosciute come "spotting," che sono molto più scarse rispetto alle mestruazioni.

Inoltre, è possibile avvertire leggeri disagi addominali. L'impianto avviene quando un ovulo fecondato attraversa la tuba uterina e si impianta sulla parete dell'utero.

La durata di questo processo può variare da 6 a 10 giorni, a seconda della distanza che l'ovulo deve percorrere; nel caso in cui l'ovulo sia stato fecondato nella parte superiore della tuba, potrebbe richiedere più tempo per giungere all'utero.

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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Marcello Sergio
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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