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Se il secondo figlio non arriva: un focus sull'infertilità secondaria

Paola D'Ambrosio | Web Content Editor

Ultimo aggiornamento – 06 Febbraio, 2024

Un colloquio con un medico

Spesso si pensa che l'infertilità colpisca solo le coppie che desiderano concepire per la prima volta, tuttavia, occorre precisare che esiste anche l’infertilità secondaria.

Si tratta di una realtà che molte coppie affrontano, che può suscitare preoccupazione, incertezza e che si verifica quando si fa fatica con il concepimento del secondo figlio.

In questo articolo esploreremo in modo più approfondito l'infertilità secondaria, quali sono le possibili cause e come si può affrontare. Scopriamo di più.

Che cos'è l'infertilità secondaria?

Innanzitutto, è opportuno chiarire cosa si intende con il termine infertilità. In questo senso, come segnalato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): “l’infertilità è una malattia del sistema riproduttivo maschile o femminile, definita dal mancato raggiungimento di una gravidanza dopo 12 mesi o più di rapporti sessuali regolari non protetti”.

L’infertilità può essere primaria o secondaria, la prima rientra nella definizione sopra riportata, mentre l’infertilità secondaria si verifica quando c’è stata almeno una gravidanza.

Dunque, si tratta di una condizione in cui una coppia ha difficoltà a concepire un secondo figlio dopo aver avuto già almeno un bambino. 

Sebbene possa essere un cammino impegnativo, è importante sapere che non si tratta di un fenomeno raro, che può dipendere dalla donna, dall'uomo o da entrambi i partner e, in generale, anche da una combinazione di più fattori.

Seconda gravidanza che non arriva: quali possono essere le cause?

Come accennato, le cause dell'infertilità secondaria possono essere varie e complesse, e spesso molto simili alle cause dell’infertilità primaria.

Tra i fattori che possono avere un’influenza sul concepimento del secondo figlio si possono menzionare:

Età

L'età può svolgere un ruolo significativo nell'infertilità secondaria. 

In particolare, le donne oltre i 35 anni possono riscontrare una diminuzione della riserva ovarica e un aumento delle anomalie cromosomiche negli ovuli. 

Tuttavia, anche la fertilità maschile può diminuire con l'età.

Stile di vita

Anche fattori legati allo stile di vita possono avere un impatto negativo sulla fertilità sia maschile che femminile, tra questi:

  • il fumo;
  • l’obesità;
  • l’uso eccessivo di alcol;
  • l’abuso di sostanze;
  • l’esposizione a sostanze tossiche.

Anche l’assunzione di farmaci per specifiche condizioni di salute può contribuire all’infertilità,

La modifica dello stile di vita può essere un passo importante per migliorare le probabilità di concepimento.

Problemi di salute femminile

Alcune condizioni possono influire sulla capacità di una donna di concepire, tra queste:

  • disturbi dell’ovulazione: come l’insufficienza ovarica primaria o la sindrome dell'ovaio policistico (PCOS ). Quest’ultima è una condizione che provoca sbalzi ormonali e ciclo mestruale irregolare.
  • endometriosi: è dovuta alla presenza di endometrio all’esterno dell’utero e non all’interno.
  • problemi strutturali dell’utero:  malformazioni dell'utero, fibromi o cicatrici da interventi chirurgici precedenti (tra cui, anche la cicatrice da parto cesareo), infezioni (come la clamidia) che danneggiano le tube di Falloppio o parti dell’utero possono compromettere la capacità dell'utero di sostenere una gravidanza.
  • problemi alla tiroide o altri disturbi endocrini che influiscono sulla produzione di ormoni;
  • disturbi autoimmuni.

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Problemi di salute maschile

Per quanto riguarda il sesso maschile, problemi con la qualità dello sperma o la quantità possono ostacolare il concepimento

Questi disturbi possono essere dovuti a infezioni, traumi o fattori genetici.

Tra le cause di infertilità secondaria maschile rientrano anche ridotti livelli di testosterone, legati per esempio a:

  • invecchiamento;
  • infezioni;
  • disturbi della tiroide;
  • diabete;
  • disturbi cardiaci;
  • disturbi respiratori.

Anche l’ingrossamento o la rimozione della prostata può influire sulla riduzione degli spermatozoi.

Quali sono i segnali?

I sintomi dell'infertilità secondaria spesso non sono evidenti e possono includere semplicemente la difficoltà a rimanere incinta del secondo figlio.

Alcuni segnali che potrebbero indicare questa condizione includono:

  • Cicli mestruali irregolari o assenti.
  • Dolori durante i rapporti sessuali.
  • Storia di aborti spontanei precedenti.
  • Difficoltà nel concepire dopo un anno di tentativi regolari senza protezione.

È importante sottolineare che l'infertilità secondaria è una condizione medica, per cui è opportuno consultare un medico se si sospetta di avere problemi di fertilità e cercare il supporto necessario.

Infertilità secondaria: quali trattamenti?

Consultare un medico specializzato in fertilità è il primo passo importante se sospetti di avere un problema di infertilità secondaria.

Per una diagnosi adeguata, lo specialista potrebbe ricorrere ad alcuni test, quali:

  • esami del sangue;
  • analisi dello sperma;
  • ecografia transvaginale;
  • isterosalpingografia.

I trattamenti variano in base alla causa sottostante e tra le opzioni più comuni si possono menzionare:

  • Terapie ormonali per affrontare problemi ormonali sottostanti.
  • Chirurgia per correggere anomalie fisiche che possono influire sulla fertilità, in alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per intervenire come fibromi uterini o blocchi nelle tube di Falloppio.
  • Inseminazione intrauterina (IUI) per aumentare le probabilità di concepimento.
  • Fecondazione in vitro (FIV) per coppie con problemi di fertilità più complessi.

Una donna a colloquio con un medico

Come si può affrontare?

Affrontare una seconda gravidanza che non arriva può essere un processo emotivamente impegnativo

Per questo motivo, si potrebbe cercare sostegno attraverso l’aiuto di un professionista o di gruppi di supporto

Molte persone trovano conforto nel condividere le proprie esperienze con altre coppie che stanno attraversando lo stesso percorso. Inoltre, la comunicazione aperta con il partner è fondamentale per affrontare insieme questa situazione.

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Paola D'Ambrosio | Web Content Editor
Scritto da Paola D'Ambrosio | Web Content Editor

Sono laureata in International Relations e ho seguito un master in Digital PR, Social Media e SEO. A pazienti.it mi occupo della realizzazione di newsletter e della creazione di contenuti SEO principalmente su temi relativi alla cura della persona, alla genitorialità, al benessere umano e animale.

a cura di Dr. Marcello Sergio
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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