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Influenza aviaria

Malattie infettive e tropicali Microbiologia e virologia
Influenza aviaria

Cosa è l'influenza aviaria

L’influenza aviaria è un virus altamente contagioso e comune negli uccelli. L'aviaria è causata da un virus dell’influenza molto simile ai virus dell’influenza umana e si trasmette tramite gli escrementi, l'acqua, il mangime e le attrezzature con cui gli animali sono a contatto.

Tipi di influenza aviaria

Esistono 16 tipi di influenza aviaria, ma quello che ha suscitato più agitazione negli ultimi anni è il letale ceppo H5N1. Il virus H5N1 non è propriamente un virus che infetta le persone. Sono stati, tuttavia, registrati casi in varie parti del mondo in cui il virus ha infettato esseri umani. A partire dal 2003, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato oltre 400 casi di infezione da H5N1 nell'uomo in:

  • Azerbaigian
  • Bangladesh
  • Cambogia
  • Cina
  • Gibuti
  • Egitto
  • Indonesia
  • Iraq
  • Laos
  • Myanmar
  • Nigeria
  • Pakistan
  • Tailandia
  • Turchia
  • Vietnam
Le morti registrate sono più di 250. L’ipotesi è che tutte queste persone abbiano contratto il virus dell'influenza aviaria stando vicini o a diretto contatto con uccelli infetti. Per ora il virus H5N1 non può infettare facilmente una persona.

Aviaria: sintomi

I sintomi dell’influenza aviaria nell’uomo sono simili a quelli di altri tipi di influenza.

  • febbre improvvisa (dai 38°C in su)
  • tosse secca, di petto
  • emicrania
  • spossatezza
  • brividi
  • dolori muscolari
  • dolori articolari
  • diarrea o disturbi allo stomaco
  • mal di gola
  • naso gocciolante o bloccato
  • starnuti
  • perdita dell’appetito
  • difficoltà a dormire
Questi sintomi possono presentarsi improvvisamente. L’intervallo di tempo dall’infezione al presentarsi dei sintomi va dai tre ai cinque giorni, sebbene in alcuni casi si sia protratto fino a sette giorni. I sintomi durano solitamente una settimana al massimo.Rari sono stati i casi in cui l’influenza aviaria ha causato peggioramenti rapidi, polmonite e insufficienze a vari organi. Queste complicazioni sono spesso letali.

Cause dell’influenza aviaria

Una persona può contrarre l’influenza aviaria stando vicina ad uccelli infetti ancora in vita. I tipi di contatto includono:

  • toccare o spennare uccelli infetti
  • entrare in contatto con la saliva od altri fluidi di uccelli infetti
  • entrare in contatto con polveri provenienti da letame essiccato di uccelli infetti
  • uccidere, influenza aviariaare volatili infetti
L’influenza aviaria non si trasmette tramite cibi cotti. Anche nelle aree maggiormente colpite dall’influenza aviaria, volatili e uova possono essere consumati tranquillamente.

Come si trasmette l'influenza aviaria

Gli escrementi di uccello possono contaminare le polveri nell'aria, il terreno, l’acqua, i mangimi, macchinari, veicoli, vestiti e scarpe che possono portare alla diffusione dell'influenza aviaria. Il virus dell'influenza aviaria può anche annidarsi sulle zampe e sui corpi degli animali, favorendone quindi la diffusione.

Quando è diagnosticata l'influenza aviaria

La diagnosi si basa sui sintomi riportati e sulla probabilità che sia avvenuto il contatto con un uccello infetto. Il medico chiederà se di recente c’è stato un viaggio in un'area infetta dall'influenza aviaria e se si è stati vicini a polli o uccelli selvatici. La domanda potrebbe anche riguardare eventuali contatti con persone affette da gravi malattie respiratorie o decedute senza motivo apparente in aree colpite dall'influenza aviaria.

Quali sono gli esami consigliati?

Per appurare se si è affetti o meno dall’influenza aviaria, si verrà sottoposti a questi esami:

  • radiografia al torace
  • esami funzioni epatiche
  • tampone a naso e gola
  • esami del sangue
  • colorazione di Gram (un procedimento che serve a rilevare diversi tipi di batteri)
Se gli esami del laboratorio e la radiografia al torace sono normali, è improbabile essere affetti dall'influenza aviaria.

Come curare l’influenza aviaria

Ai pazienti con sintomi sospetti di influenza aviaria si consiglia di restare a casa o di recarsi in ospedale: in quest’ultimo caso si prenderà come misura precauzionale l’isolamento dagli altri pazienti. L’isolamento può durare dai sette ai dieci giorni, a seconda dell’intensità dei sintomi. Le cure principali sono:

  • riposo
  • adeguata alimentazione
  • somministrazione di medicinali per alleviare i fastidi da febbre e dolore
All'occorrenza verranno somministrati farmaci antivirali che agiscono in maniera tale da impedire che il virus possa moltiplicarsi nel corpo che lo ospita. Eventuali complicazioni, come la polmonite batterica, possono insorgere in alcune persone e il trattamento di tali sintomi prevede l’uso di antibiotici.

Come prevenire l’influenza aviaria

Non è possibile prevenire la diffusione del virus dell’influenza aviaria dato che i portatori sono i volatili. Tenendo sotto controllo le migrazioni delle specie selvatiche si può, però, prevedere l’arrivo di stormi infetti e garantire un buon preavviso per prendere le contromisure più adeguate al caso.

Esiste uno vaccino anti-influenzale per l'influenza aviaria?

I vaccini attualmente disponibili non forniscono protezione contro l'influenza aviaria. Molte organizzazioni da tutto il mondo stanno lavorando di comune accordo per creare un vaccino. Tuttavia, chi lavora a stretto contatto coi volatili ha diritto ad una vaccinazione anti-influenzale stagionale gratuita. Tra gli aventi diritto ci sono coloro i quali:

  • lavorano in aree dove gli animali sono allevati o producono uova
  • maneggiano o catturano animali vivi
  • raccolgono uova dai pollai
  • uccidono o ripuliscono pollame
Queste vaccinazioni gratuite sono misure preventive giacché questi lavoratori sono esposti ad un rischio leggermente più elevato di contrarre il morbo aviario in caso di epidemia. Se i virus dell'influenza aviaria e di quella umana dovessero combinarsi, si verrebbe a formare un nuovo virus influenzale. La vaccinazione protegge dall'influenza umana riducendo perciò il rischio che i due virus si uniscano anche se la persona fosse affetta al contempo dall'influenza aviaria e umana.

Quali sono le precauzioni generali?

Possono essere prese una serie di precauzioni per evitare il contagio:

  • avere una buona igiene personale e lavare le mani regolarmente
  • coprire bocca e naso con un fazzoletto durante colpi di tosse o starnuti
  • cestinare subito il fazzoletto dopo l’uso e lavare le mani con sapone e acqua tiepida
  • evitare spazi pubblici se si è malati ed evitare ogni contatto con persone già affette da altri malanni
  • recandosi al pronto soccorso, avvertendo l’accettazione dei sintomi sospetti in modo da poter essere condotti lontano dalle altre persone ed avere una mascherina se necessario
  • mantenersi in buona salute e sottoporsi alle vaccinazioni consigliate come la vaccinazione contro lo pneumococco e l’influenza stagionale se si è in una classe a rischio (ad esempio se si è affetti da asma o si hanno più di sessantacinque anni)
Come preparare la carne per evitare il virus dell'influenza aviaria?

L’influenza aviaria non si trasmette attraverso il cibo cotto. Carne ovina e uova sono sicure da consumare anche in aree colpite da epidemie di influenza. Per sicurezza avere sempre cura dell’igiene mentre si cucina della carne:

  • non utilizzare gli stessi utensili usati per la carne cruda con la carne cotta
  • lavare bene le mani con sapone e acqua tiepida prima e dopo aver maneggiato la carne
  • accertarsi che la carne sia completamente cotta e fumante prima di servirla
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Dr. Antonio Silvestri Medico Chirurgo
Dr. Antonio Silvestri
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