Il picacismo è un disturbo, spesso incontrollabile, che porta chi ne è affetto a mangiare materiali non alimentari (per esempio terra, sassi, carta, sapone).
È una malattia abbastanza rara e colpisce prevalentemente bambini, donne in gravidanza e soggetti adulti che hanno subito un forte trauma psicologico.
La cause precise dell’insorgere del picacismo non sono ancora state identificate, tuttavia gli esperti sostengono che alla base di questo disturbo possono esserci problemi di natura fisica e psicologica.
Secondo alcuni studi esistono dei fattori che facilitano la comparsa del Picacismo:
Spesso il soggetto non si rende conto di quello che realmente sta facendo, ma asseconda solamente un impulso automatico del proprio organismo.
L’unico vero sintomo di questo disturbo consiste nell’ingerire materiali non commestibili. Tuttavia, spesso esistono differenze sintomatiche nei diversi soggetti che sono colpiti da picacismo.
Non esistono test che confermino con assoluta certezza il picacismo.
Tuttavia, un medico può effettuare alcuni controlli che possono risultare fondamentali per aiutare a diagnosticare questo disturbo:
Di solito per avere conferma che si tratti davvero di Picacismo il comportamento di un soggetto malato dovrebbe durare almeno un mese.
Per curare il Picacismo è possibile intervenire con diverse modalità. Il primo passo è quello di riequilibrare i corretti valori di sostanze nutrienti all’interno dell’organismo. Se però il problema è di natura prettamente psicologica, bisogna accompagnare le cure mediche ad interventi di tipo psicologico sul paziente.
La terapia farmacologica può aiutare solo se il problema è legato a disturbi psichiatrici. Nella maggior parte dei casi il Picacismo dura diversi mesi e poi scompare da solo.
In altri, invece, può continuare anche per anni, soprattutto se la prima manifestazione avviene nell’età dello sviluppo.
Se il Picacismo non viene diagnosticato per tempo, chi ne è affetto può avere problemi di:
avvelenamento