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Coronavirus, a che punto siamo con le cure

Redazione

Ultimo aggiornamento – 15 Giugno, 2022

coronavirus

L'epidemia di Coronavirus partita dalla città cinese di Wuhan ha superato il numero totale di casi dell'epidemia di Sars. La mortalità sembra però essere più bassa. Al momento i casi di contagio confermati sono circa 14 mila. I morti 305. 

Mentre nelle Filippine si registra il primo decesso fuori dal Paese, l’Italia ha confermato il suo ruolo di apripista in Europa nel campo della ricerca scientifica: il coronavirus è stato infatti isolato all’Ospedale Spallanzani di Roma.

Le possibilità di cura sono sempre più vicine? Facciamo il punto.

Isolamento del Coronavirus, cosa significa

Abbiamo isolato il virus“. Lo ha annunciato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza, sottolineando che sarà messo a disposizione di tutta la comunità internazionale per poterlo studiare, dunque per capire come bloccarne quanto prima la diffusione. 

Ora il vaccino è più vicino” - ha aggiunto il Ministro, orgoglioso dei risultati ottenuti. A meno di 48 ore dalla diagnosi positiva dei primi due pazienti in Italia, gli specialisti dell’Istituto nazionale malattie infettive “Lazzaro Spallanzani“ sono infatti riusciti a isolare il virus responsabile dell’infezione, ossia sequenziarne il genoma.

La sequenza è stata dunque letta, con l’obiettivo di ricavare informazioni utili per capire come si trasmette e - soprattutto - i possibili farmaci a cui è sensibile. Semplificando, possiamo ora studiare i meccanismi della malattia, per sviluppare cure più efficaci. Non solo. Si tratta di un traguardo fondamentale perché permetterà anche di perfezionare i metodi di diagnosi esistenti, e potenziarne di nuovi.

Dunque quando sarà pronto un vaccino per il nuovo coronavirus? Difficile dare una risposta precisa a questa domanda. Utilizzando gli studi sulla Sars, alcuni scienziati americani ci stanno lavorando già da anni. Ma potrebbero esserne necessari altrettanti, per poi passare alle varie sperimentazioni previste dalle autorità internazionali.

L’annuncio della Thailandia: “Una cura ha avuto successo”

Intanto, dalla Thailandia fanno sapere che le condizioni di salute di una donna infetta dal nuovo Coronavirus sarebbero migliorate dopo un trattamento a base di un cocktail di antivirali usati per curare l'influenza e l’HIV.

La donna infetta dal Coronavirus, a quanto reso noto dal dr. Kriengsak Attipornwanich durante i quotidiani aggiornamenti del ministero thailandese, è risultata negativa al virus 48 ore dopo che i medici le avevano somministrato la combinazione di farmaci. Il miglioramento delle condizioni di salute è stato inoltre evidente già 12 ore dopo il trattamento. 

Da quanto appreso, si tratta dell’Oseltamivir, un farmaco antinfluenzale già utilizzato per curare il Coronavirus correlato alla sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers), e i farmaci Lopinavir e Ritonavir, ad attività antiretrovirale appartenente alla classe degli inibitori delle proteasi.

Abbiamo verificato le informazioni correlate e scoperto che i farmaci antinfluenzali erano efficaci sul MERS, quindi abbiamo combinato entrambi i gruppi di farmaci. Il trattamento, così come il recupero, è veloce” – ha dichiarato il dott. Kriangsak, che ha comunque riconosciuto che in Cina era già stata utilizzata questa combinazione su nuovi pazienti affetti da Coronavirus.

Insomma, tutto il mondo ha lo stesso obiettivo: accelerare i tempi, per fermare quanto prima questo virus che la stessa Organizzazione Mondiale per la Sanità ha definito responsabile di una “epidemia globale”. 

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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