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Allergia al vaccino anti-Covid: facciamo chiarezza su come gestire il rischio

Dott. Riccardo Asero

Ultimo aggiornamento – 08 Aprile, 2021

Allergia al vaccino anti-Covid

In collaborazione con AAIITO - Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri – Portale:  Allergicamente.it


Intervista al  dr. Riccardo Asero, Presidente AAIITO.


Allergia al vaccino anti-Covid? Questo sembra essere essere uno dei timori principali del momento. Ancora una volta, in collaborazione con il dr. Riccardo Asero, allergologo e presidente di AAIITO, abbiamo cercato di fare chiarezza, sfatando alcune false idee sul vaccino e sulle reazioni allergiche. 

In primis, molti si chiedono quale allergene contenga il vaccino contro il nuovo Coronavirus. Fortunatamente, il componente principale del vaccino non è un allergene e, in questo caso specifico, non sono presenti tracce di alimenti come accade in altri vaccini. 

Unico potenziale allergene, dunque? Il Polietilenglicole: si tratta di un un additivo impiegato in farmaci, cosmetici e altro, che può molto raramente provocare reazioni allergiche. 

La domanda che sorge, allora, è...

Cosa è il Polietilenglicole (contenuto nel vaccino) e perché può causare reazioni allergiche? 

Il PEG (Macrogol) è un polimero dell'ossido di etilene preparato artificialmente e presente sotto forma di eccipiente in molti medicamenti, prodotti sanitari, cosmetici e alimenti. 

Il suo peso molecolare è assai variabile con le preparazioni e i prodotti. Il suo impiego ha lo scopo di aumentare la consistenza dei preparati o migliorarne la stabilità. 

In casi rari, può dare luogo a reazioni allergiche di tipo immediato (IgE-mediato). In questi casi, la sensibilizzazione può essere diagnosticata mediante indagini allergologiche in vivo con PEG di peso molecolare differente.

AAIITO

Altra domanda comune è quella relativa ai tempi di sviluppo dell'eventuale reazione allergica

Allergia al vaccino anti-Covid: si può manifestare anche in modo "tardivo"? A quali sintomi è bene prestare attenzione, una volta fuori dagli ambulatori? 

Le reazioni allergiche ad oggi descritte sono state immediate. Per tale motivo, i pazienti ad alto rischio (con storia di pregressa anafilassi da farmaci o alimenti) vengono trattenuti in ambulatorio per circa 1 ora, dopo la somministrazione del vaccino per Covid-19. 

Le manifestazioni cliniche tardive sono generalmente reazioni di tipo immunologico legate all'attivazione delle citochine da parte del vaccino.

E, ancora...

Chi mostra una reazione allergica (lieve) alla prima dose, non può accedere alla seconda del richiamo?

Non ci sono molti dati relativi al fatto che le reazioni allergiche lievi alla prima dose possano essere predittive di reazioni severe alla seconda. Di sicuro, questi soggetti devono essere vaccinati in un ambiente protetto e sotto il controllo di personale qualificato e avvezzo al trattamento delle reazioni allergiche gravi.

Il vaccino, dunque, non è una minaccia, ma deve essere eseguito con una adeguata sorveglianza. 

Come ricorda AAIITO, la premedicazione con cortisonici è sconsigliata, quella con antistaminici non è di utilità dimostrata, ma nemmeno può avere effetti negativi, tanto più per pazienti che spesso li assumono. Potrebbe ridurre le reazioni cutanee minori, ma non prevenire quelle più gravi. 

Prima del vaccino, il consiglio è di parlare con un allergologo, se: 

  • si ha una storia di reazioni anafilattiche molto gravi da puntura di insetti, da alimenti, da farmaci o vaccini;
  • è stata diagnosticata la mastocitosi;
  • si soffre di asma grave. 

Per questi pazienti potrebbe essere necessario procedere un periodo di osservazione fino a un’ora dopo l’iniezione, con monitoraggio di frequenza cardiaca e pressione arteriosa, in ambiente ospedaliero o ambulatoriale attrezzato per l’emergenza. 

Altri interrogativi? Scopriteli nell'articolo "Vaccino anti-Covid: cosa fare se si è soggetti allergici?", sempre in collaborazione con AAIITO. 


Per maggiori informazioni sui vaccini anti-Covid, invitiamo a visitare il portale ufficiale del Ministero della Salute, cliccando qui .

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Dott. Riccardo Asero
Scritto da Dott. Riccardo Asero

Presidente AAIITO e allergologo.

a cura di Redazione Pazienti
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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