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Quello che c’è da sapere sul bruxismo

Monica Cicirello | Blogger

Ultimo aggiornamento – 26 Gennaio, 2016

Con il termine bruxismo, si intende di solito il digrignamento, quindi l’atto di sfregare i denti, sia quando si è svegli che quando si dorme. Si manifesta specialmente con dolori alla mascella ed è considerato un’attività anomala non finalizzata a uno scopo (parafunzione).

Il bruxismo è un tipo di parasomnia, ovvero quella serie di disturbi che colpiscono durante il sonno. Ciò che lo differenzia dagli altri è il fatto che, per accorgersi della sua presenza, bisogna aspettare il momento in cui danneggi i denti, il che potrebbe richiedere diversi anni. Spesso, si presenta in una percentuale di adulti che va dal 5% al 20% ed è ancora più comune nei bambini; infatti, molti pazienti sviluppano questi fastidi durante l’adolescenza o nei primi anni dell’età adulta. Si manifesta raramente dopo i quaranta anni e i sintomi diminuiscono col tempo.

Chi soffre di bruxismo, digrigna i denti in media 25 volte ogni notte, per circa 4-5 secondi, per un totale di circa 2 minuti a notte.

Il bruxismo può presentarsi in forme leggere o pesanti. In quest’ultimo caso, delle mancate cure possono causare seri problemi, come perdita o rottura dei denti e dolore alla mandibola e alle orecchie.

Le cause 

Le cause del bruxismo non sono ancora ben note. Si pensa possa comunque provenire da:

  • Stress
  • Traumi orali o facciali
  • Malfunzionamento del sistema nervoso
  • Allergie
  • Assunzione di alcuni tipi di farmaci
  • Stimoli irritativi causati da infiammazione gengivale e dentale

L’assunzione di sostanze stupefacenti come alcol o anfetamine peggiora ulteriormente il problema.

Lo stress sembra essere comunque una delle principali cause. Gran parte delle persone che soffrono di bruxismo attraversano momenti difficili in famiglia o al lavoro. Secondo alcuni studi, certe persone sarebbero più portate a questa patologia, specie chi è tendenzialmente timido o infelice; al contrario, altri studi sostengono che anche persone con caratteri completamenti opposti possano soffrirne.

Il fattore genetico può avere un ruolo importante, visto che il bruxismo sembra tramandarsi nelle famiglie.

La malocclusione, cioè il contatto scorretto tra l’arcata superiore e inferiore, o la ricostruzione odontoiatrica effettuata incorrettamente, possono causare fastidi alla bocca, portando al digrignamento.

I segni 

Una dei principali segni del bruxismo è il disturbo all’articolazione temporo-mandibolare, che causa un’irritazione alla cartilagine situata nella giunzione tra mandibola e mascella. A sua volta, l’irritazione comporta dolore alla mascella e alle orecchie. Ulteriore segno è il mal di testa, causato dalla tensione e dallo sfregamento.

A volte, la superficie occlusale delle arcate dentarie superiore e inferiore può risultare così oppressa da creare uno sbilancio nella chiusura tra il lato destro e quello sinistro della bocca. Ciò comporta disturbi periodontali e stress strutturali ai tessuti e alle radici dei denti.

Essendo un fastidio prevalentemente notturno, il bruxismo non disturba solo la persona affetta ma anche chi gli sta accanto. Infatti, il digrignamento dei denti a volte può essere piuttosto rumoroso, provocando insonnia al partner o al compagno di stanza.

I sintomi 

I sintomi più comuni sono:

  • Sfregamento o digrignamento dei denti durante la notte; può accadere spesso che i denti risulti consumati o danneggiati; l’usura dello smalto dentale può provocare sensibilità dei denti al caldo e al freddo e coinvolgere gradualmente dentina e polpa del dente.
  • Scatto o dolore alla mandibola.
  • Dolori a orecchie e testa, subito dopo il risveglio.
  • Denti sensibili o mal di tenti.

In certi casi, può anche capitare che un dente si rompa e, a volte, ciò non è visibile nemmeno al dentista. Solitamente lo si nota per il dolore che crea nel momento in cui si morde qualcosa o per il fastidio che si prova inalando aria fredda. Se non curata, la rottura di un dente può provocare problemi più seri o infezioni.

La diagnosi 

Un dentista si accorge della presenza di bruxismo nel momento in cui, durante un controllo, nota i classici segni del disturbo. Tali segni si osservano facilmente nei molari situati in fondo alla bocca. La diagnosi si basa sulla storia dentale del paziente e su un controllo accurato. Il dentista raccomanda di solito di ridurre lo stress; controlla inoltre che non ci siano problemi di malocclusione, occupandosi di curare qualunque tipo di problema.

Contattate il vostro medico nel momento in cui i disturbi del bruxismo interferiscono con le vostre attività quotidiane.

Le cure 

La cura del bruxismo ha due principali obiettivi: la cura dei denti e la riduzione dello stress.

Terapie di rilassamento sono ottime per ridurre lo stress che spesso causa il digrignamento. Ulteriori attività utili, come la meditazione, sono di grande aiuto. Anche il bio-feedback, con le sue attività è un’ottima cura. In questo caso, durante una sessione di allenamento vengono emessi dei suoni da un sistema di monitoraggio, così da avvertire i partecipanti di queste fluttuazioni. In questo modo, i pazienti saranno in grado di ricreare stati di rilassamento, respirazione e pulsazioni che aiuteranno al miglioramento graduale lo stress.

Per evitare che i denti si rovinino, il dentista consiglia l’utilizzo di un paradenti in gomma, da indossare durante la notte. Questo oggetto non previene lo sfregamento o il digrignamento dei denti, ma aiuta a non rovinare i denti nel momento in cui ciò accade. Esistono opzioni più o meno economiche; i meno economici risultano di solito più scomodi perché non creati apposta per la vostra bocca. Sono inoltre più visibili ed ingombranti.

È comunque importante recarsi dal dentista ogni 4-6 mesi per un controllo generale, anche per controllare che il paradenti che possedete sia adeguato alla forma della vostra bocca.

Rimedi casalinghi 

  • Riducete lo stress. Se pensate che la principale causa del vostro bruxismo possa essere lo stress, fate in modo di diminuirlo. Tecniche di rilassamento possono aiutarvi diminuire ansia e rabbia; anche qualcosa di più semplice come un bagno caldo potrà essere d’aiuto.
  • Scaldate i muscoli facciali. Poggiate un asciugamano caldo sul viso appena vi svegliate. Il calore aiuterà a rilassare i muscoli.
  • Masticate dolcemente. Evitate caramelle dure, cibi troppo croccanti o gomme da masticare. Non masticate nemmeno il ghiaccio oppure oggetti come le matite.
  • Prendete antidolorifici. Aspirina, acetaminofene o altri antidolorifici senza prescrizione, vi aiuteranno a sopportare il dolore.
  • Riducete o eliminate il consumo di alcol. Lo sfregamento dei denti spesso peggiora se si è consumato dell’alcol. 

Le cure attuali

Negli ultimi anni il bruxismo è stato affrontato più frequentemente, portando alla scoperta di nuovi metodi per trattarlo. Oltre ai paradenti in gomma di cui abbiamo già parlato, è stato anche studiato il possibile impianto nella bocca di capsule contenenti del liquido. Queste capsule vanno a rompersi nel momento in cui la persona affetta, digrigna o sfrega i denti, rilasciando un liquido dal gusto amaro e poco piacevole che la spingerebbe a ridurre il bruxismo.

I vari trattamenti studiati fino ad ora vengono scelti dal paziente in base alla sua preferenza; purtroppo molti di essi risultano scomodi, impedendo di dormire tranquillamente durante la notte, momento in cui dovrebbero essere applicati. Il rischio in questo caso è l’aumento dello stress che peggiorerebbe quindi la situazione, invece di migliorarla.

 

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Scritto da Monica Cicirello | Blogger

Stare a contatto con le persone e comprenderle è il mio forte. Amo aiutare gli altri e sostenerli nel momento del bisogno.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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