Dall'emocromo un aiuto (importante!) per consentire ai medici di capire quali possano essere gli effetti del Coronavirus su ogni singolo paziente. Sintomi lievi o, ahimè, gravi; polmoniti o problemi di coagulazione: non sarà più un mistero. Pare, infatti, secondo un nuovo studio condotto da un team di ricercatori del Radboud University Medical Center, nei Paesi Bassi, che grazie all'esame del sangue completo si potrà prevedere in modo preciso l'evolversi della malattia, anticipandone il decorso.
Emocromo predittivo: in che modo può fare chiarezza sul Coronavirus?
I ricercatori sono partiti con l'analizzare i risultati di oltre 2.500 esami ematologici completi di ben 982 pazienti, dal primo giorno di ricovero ospedaliero fino al 13esimo giorno, in 11 paesi europei, Italia compresa. Tra i pazienti, 64 avevano mostrato sintomi lievi, senza necessità di ricovero, 198 sintomi moderati, 323 gravi, 144 critici e 253 fatali.
Studiando nel dettaglio età, sesso, durata dei sintomi e giorni di degenza, il risultato ha mostrato come l'infezione sia legata ad alterazioni delle cellule del sangue (in particolare, linfociti, neutrofili, monociti e globuli rossi), indicatori del progredire o meno della malattia.
Grazie a specifiche tecniche di laboratorio, gli scienziati hanno notato quali sottopopolazioni di cellule immunitarie sono attivate sin dall'inizio della malattia e, grazie ad un algoritmo, hanno messo in relazione questa osservazione con il decorso più o meno complesso della patologia.
Il decorso del Coronavirus: cosa ci dice il sangue
Da queste prima indagini è seguito poi una sorta di punteggio prognostico, un algoritmo capace di anticipare l'evoluzione del Covid-19, con una precisione del 93%. Questo è molto importante per aiutare i medici a individuare in modo preventivo quei pazienti da seguire con maggiore attenzione, scongiurando così le complicazioni più gravi, come i ricoveri in terapia intensiva e il bisogno della ventilazione.
L'emocromo, dunque, potrebbe davvero essere una nuova arma contro il Coronavirus, facile da eseguire ed economico. "Un esame emocromocitometrico completo è una misurazione completamente automatizzata, poco costosa, disponibile e uno degli esami di laboratorio più richiesti al mondo", afferma l’autore dello studio, André van der Ven. "Con determinate tecniche, il comportamento di alcune cellule del sangue può essere identificato meglio e, utilizzandole, siamo stati in grado di sviluppare un punteggio prognostico affidabile. Questo punteggio dà la possibilità di prevedere un decorso grave della malattia e può, quindi, aiutare il personale sanitario a prendere decisioni terapeutiche”.
Grandi passi avanti e, finalmente, sempre più luce in fondo al tunnel della pandemia.