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Cosa sapete davvero sulla vostra pipì?

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 04 Novembre, 2016

Pipì: ecco alcune curiosità sull'urina
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Quando andiamo in bagno e facciamo la pipì, questa azione non ci scatena mille pensieri, ma viene vista soltanto come qualcosa di naturale, che facciamo ogni giorno.

La pipì invece è un liquido che presso gli antichi aveva una grandissima importanza, così tanto che nel I secolo d.C. i romani la utilizzavano come colluttorio. Questo fatto, che in tempi moderni è vista come una follia in realtà aveva un suo senso, infatti, l’urina contiene ammoniaca e quindi è perfetta per sbiancare i denti.

Curiosa e disgustosa questa notizia, vero? Bene, vi sveliamo qualche altra curiosità sull’urina.

Le curiosità sulla pipì

Se vi state chiedendo quanta urina un essere umano produca al giorno, qui troverete la risposta: sono 6,3 bicchieri. Uno studio della PLoS One, pubblicato nel 2013, ha mostrato come questo liquido sia composto da ben 3079 diversi composti, che vengono trasmessi dai reni, degli organi che hanno lo scopo di tenere pulito e filtrato dalle impurità il corpo umano.

Per produrre tutta questa pipì occorrono, secondo una media, circa 20 secondi, ma c’è anche chi ci impiega molto di più, infatti, il record mondiale è quello che ha visto un soggetto fare pipì per 508 secondi consecutivi. Joey Wallace, un signore dell’Arizona, ha raggiunto, con il flusso della sua urina, una distanza di 14 piedi ed un pollice, che corrispondono a circa 429 centimetri.

Una curiosità sulla pipì, che proprio non ci si aspetterebbe mai, è scoprire che veniva utilizzata come ingrediente per la polvere da sparo; infatti, l’urina è una ricca fonte di azoto.

Il colore delle urine è, invece, fortemente influenzato da quello di cui ci cibiamo, ad esempio se avrete mangiato del rabarbaro queste avranno un colore rosato, mentre se ci si nutre di fegato o sgombro, cibi ricchi di vitamina B, il suo colore assumerà i toni del giallastro. Nel caso in cui stiate assumendo degli integratori si presenteranno con un colore marrone, che diventerà rosso nel caso in cui la vostra dieta sia ricca di barbabietole.

Secondo alcune medicine alternative, le urine, se ingerite, sono in grado di curare malattie molto gravi, come il cancro, ed altre innocue come il raffreddore. Sono però solo credenze ed è meglio affidarsi a cure tradizionali. Tra i bevitori di pipì più celebri ci sono molti atleti, alcuni medici ayurvedici professionisti e personaggi come JD Salinger, Sarah Miles, Pat Boon e Ke$ha e la mamma di Elvis.

Nei manuali di sopravvivenza dell’esercito degli Stati Uniti, l’urina compare nella lista delle cose da non consumare, neppure quando è a rischio la sopravvivenza.

La scienza non è d’accordo con l’ex giocatore di baseball, Moisés Alou, che sostiene come fare la pipì sulle proprie mani le abbia rese adatte a permettergli di battere non utilizzando i guanti, infatti, questa non va a temprarle ma anzi le va ad ammorbidire.

Un uso che viene fatto dell’urina, a causa di una falsa credenza circa la sua sterilità, è quello di impiegarla per la disinfezione delle ferite. La pipì è sì sterile, ma fino a che rimane dentro la vescica, mentre una volta fuori è facilmente contaminabile. Efficace è invece il suo utilizzo in caso di punture di meduse, perché va a spegnere le restanti cellule urticanti.

Le donne spesso hanno problemi quando devono fare pipì e si trovano fuori casa, infatti, al contrario dei maschi queste si devono sedere sulla ciambella del water, cosa spesso poco igienica. Per risolvere questo problema è nato il P-Mate, un dispositivo che si caratterizza per una forma ad imbuto, che permette alle appartenenti al gentil sesso di fare pipì stando in piedi.

Fino ad adesso abbiamo parlato di cose inerenti al fare pipì, ma sappiate che trattenerla non è assolutamente salutare. Una ventottenne californiana è morta partecipando a un concorso radiofonico dal titolo Hold your Wee for a Wii, che metteva appunto in palio una Wii, che consisteva nel bere quanta più acqua possibile e poi trattenersi dall’andare in bagno.

La causa della morte della ragazza è stata infatti di intossicazione da acqua.

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Simona Fenzi | Blogger
Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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