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Dermatite da fungo della quercia: cosa è e come si cura

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 13 Febbraio, 2017

eritema flagellato: quali sono le cause della dermatite

La dermatite è un disturbo che si può presentare con frequenza e di solito non ha gravi conseguenze.

Una forma che però è davvero particolare è la dermatite da fungo della quercia e del castagno, detto eritema flagellato o dermatite da shiitake.

Quali sono le cause della eritema flagellato?

È causata dal fungo Lentinula edodes (che letteralmente significa flessuoso e commestibile), che ha un’origine asiatica e che è molto diffuso, è infatti il fungo commestibile più comune.

Il suo nome è shiitake, dove shii indica un tipo particolare di castagno e takeche che vuol dire fungo in giapponese. Altri nomi con il quale è conosciuto sono fungo della foresta nera, Shaingugu (profumato) e HuaGu o QuaGu (fungo dai fiori bianchi).

Le prima notizie circa il consumo di questo tipo di fungo risalgono al 199 d.C., in Giappone. Qui e in Cina non veniva però utilizzato soltanto a scopo alimentare, infatti, si sfruttavano anche le sue qualità medicinali. Questo fungo stimola il sistema immunitario, abbassa i livelli della pressione e del colesterolo, favorisce la giusta carica batterica nell’intestino, protegge il fegato e sembra essere utile come adiuvante nelle terapie per la cura del cancro al colon-retto e allo stomaco.

Ma dove è possibile trovare questo tipo di fungo?

Il suo habitat preferito sono i ceppi, o i tronchi morenti di vari tipi di alberi come, faggi, querce, more di rovo e castagni. Durante la primavera è, invece, possibile trovarlo in luoghi non troppo esposti al sole, infatti predilige i luoghi ombreggiati, vicino a fonti di acqua fresca.

Se questo fungo è consumato crudo o poco cotto può provocare, entro 48-72 ore dal suo consumo una forma di dermatite tossica. La reazione è scatenata dal polisaccaride lentinano, una sostanza che si trova all’interno del fungo stesso. Questa sostanza è termosensibile, cioè si decompone con il calore.

La dermatite si presenta con papule, petecchie e vescicole che compaiono sul corpo in modo lineare, seguendo una distribuzione che richiama alla forma di un flagello, da cui viene il nome di eritema flagellato. Colpisce la parte superiore del corpo, toccando tronco, arti superiori, collo e viso. Quando si è colpiti da questa forma di dermatite il prurito si presenta in modo intenso.

Come si presenta la dermatite da fungo della quercia?

Il primo caso documentato di questo tipo particolare di disturbo della cute è del 1977 e ce ne parla Nakamura, che descrisse come i sintomi si siano presentati nell’arco di un paio di giorni dopo il consumo del fungo, raggiungendo il loro culmine in 5-8 giorni. In 2 settimane circa c’era poi stata la remissione completa, senza che ne rimanessero tracce sulla pelle. Analizzate da un punto di vista istologico le lesioni da dermatite mostravano capillari dilatati e edema dermico, con infiltrato di eosinofili e linfociti e spongiosi. Per la cura di questa forma di dermatite sono sufficienti degli istaminici e farmaci steroidei a uso topico.

Una forma di dermatite simile può essere provocata anche da alcuni tipi di farmaci, come la bleomicina e la peplomicina e da alcune malattie di tipo infiammatorio, come la malattia di Still e la dermatomiosite.

Il fungo della quercia da castagno può causare anche riniti e ipersensibilità polmonare.

Che cosa è la dermatite?

La dermatite non è nient’altro che un’infiammazione della cute, che può essere causata da diverse cose. Esistono diverse tipologie di dermatite, come quella seborroica e quella atopica.

Anche se si possono presentare più tipi di dermatite, tutte quante sono accomunate da diversi sintomi. Prurito, arrossamento, presenza di vescicole e lesioni o gonfiore sono quelli più comuni. Anche se quando si presenta, questo disturbo influenza negativamente la vita sociale di chi ne è affetto, non si tratta comunque di una patologia contagiosa.

Per diagnosticare correttamente una dermatite è basilare che il medico faccia un’anamnesi approfondita, ancora meglio se fatta applicando il patch test sulla cute del paziente.

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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