icon/back Indietro Esplora per argomento

Diabete giovanile: gli esami consigliati e le terapie più innovative

Redazione

Ultimo aggiornamento – 11 Novembre, 2021

Diabete di tipo 1: l'Insorgenza

Articolo/Intervista a cura di ARDITALIA – Associazione per la Ricerca sul Diabete in Italia. 


Parliamo del principale disturbo metabolico nel mondo, parliamo di diabete.

I numeri lasciano ben intendere la gravità della condizione: 350 milioni di persone sono colpite dalla malattia e, secondo le stime dell’International Diabetes Federation e della WHO, nel 2030 si parlerà di 430 milioni di pazienti diabetici.

In Europa, in particolare, il diabete è la quarta causa di morte. Il disturbo è diagnosticato a circa l’8,1% delle popolazione e il tasso di incidenza è in continua crescita.

In Italia, 3 milioni di persone presentano i segni della malattia e sono circa 2 milioni i casi non diagnosticati. I pazienti, purtroppo, non sono solo adulti, ma il diabete di tipo 1 colpisce sempre più anche i giovani.

Abbiamo rivolto alcune domande agli Esperti di ArditaliaAssociazione per la ricerca sul diabete – per capire insieme quali sono gli esami da fare, le cause del diabete giovanile e le terapie più innovative.

Per tenere sotto controllo il diabete in età giovanile, quali esami fare e con quale frequenza?

L’autocontrollo è necessario per evitare che si verifichino ipoglicemia e valori elevati. Molto importante è l’utilizzo dei sensori per il rilevamento dei livelli di glicemia. Oggi disponiamo di una buona scelta di glucometri con caratteristiche diverse.

Gli esami consigliati sono:

  • emoglobina glicosilata ogni 3 mesi;
  • controllo della azotemia;
  • creatinina ed esame delle urine;
  • colesterolo totale hdl;
  • glicemia;
  • emocromo;
  • transaminasi.

Almeno una volta all’anno.

Diabete giovanile: quali sono le cause più frequenti?

Il diabete giovanile ha una sola causa: l’autoimmunità (produzione di autoanticorpi). Bisogna escludere anche l’autommunità di altri organi, tipo la tiroide.

Quali sono le complicanze, quando il diabete ha un esordio così precoce?

Le complicanze esistono, ma sono a lungo termine; comunque, sono da valutare anche i fattori genetici, che possono incidere nell’insorgere – o meno – di ulteriori condizioni.

Le complicanze vengono combattute con un ottimo controllo della glicemia e con un buon stile di vita. Controllare annualmente, dopo pochi anni dall’esordio, anche cuore, occhi, reni, vasi periferici è un buon metodo di prevenzione.

Esistono terapie innovative?

Sì. Tra le terapie innovative ricordiamo alcuni tipi di insulina sempre più perfezionati e i microinfusori ad ansa chiusa.
Siamo in attesa del pancreas artificiale ad ansa chiusa.

La tecnologia aiuta tanto i pazienti con diabete; in questo campo, i progressi sono stati molti, ma è un altro discorso.


ARDITALIA sostiene la ricerca scientifica sul diabete giovanile. L’Associazione ha operato ed opera sempre a carattere nazionale. Fin dall’inizio, l’Associazione ha scelto di essere composta da persone colpite dal diabete e loro familiari. La missione, come nel passato, è quella di raccogliere fondi per la ricerca scientifica, finanziando giovani ricercatori, Centri di ricerca e stabilendo collaborazioni con Università nazionali e internazionali. 

Condividi
Redazione
Scritto da Redazione

La redazione di Pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Redazione
Redazione
in Salute

1779 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
icon/chat