I pericoli della candeggina: ecco tutte le precauzioni da non sottovalutare

Arianna Bordi | Autrice e divlugatrice su salute femminile, psicologia e salute del cervello
A cura di Arianna Bordi
Autrice e divlugatrice su salute femminile, psicologia e salute del cervello

Data articolo – 26 Settembre, 2025

Ritratto di una casalinga frustrata nel bel mezzo dei lavori di pulizia

In un istituto superiore di Avola (Siracusa) una studentessa è stata prontamente trasportata in ospedale in seguito all'ingestione accidentale di un liquido contenente candeggina diluita, che era stato versato nella sua borraccia. Appena giunta al pronto soccorso, i medici hanno agito immediatamente, disponendo una lavanda gastrica come misura puramente cautelativa.

Fortunatamente, le notizie successive sono state rassicuranti: i sanitari hanno confermato che le condizioni della ragazza non destano preoccupazione e che non è in pericolo di vita.

La vicenda, però, pur essendosi conclusa senza gravi conseguenze per la giovane, sottolinea l'importanza di vigilare attentamente sull'uso e sulla custodia dei prodotti a base di candeggina.

Ecco cosa sapere.

I rischi nell'utilizzo della candeggina

La candeggina (chimicamente ipoclorito di sodio) è un potente disinfettante essenziale per l'igiene profonda ed è cruciale ricordare che combinarla con altri prodotti acidi, come l'acido muriatico o certi anticalcare, è pericoloso perché si tratta di miscele che producono gas cloro, un altro agente tossico i cui effetti sono tristemente simili a quelli della cloroamina.

L'inalazione di questo gas attacca immediatamente il sistema respiratorio, causando:

  • irritazione intensa a naso, gola e vie respiratorie;
  • tosse e difficoltà di respirazione;
  • sensazione di bruciore a occhi e gola.

In situazioni di esposizione elevata o prolungata, le conseguenze possono essere drammatiche, portando a condizioni gravissime come l'edema polmonare o il broncospasmo.

La gravità dei sintomi dipende strettamente dalla quantità di gas inalato e dalla sensibilità individuale.

Le regole d'oro per la sicurezza chimica domestica

Salvaguardare la salute in casa, nostra e dei nostri cari, dipende spesso dall'adozione di poche ma essenziali abitudini quando si maneggiano i prodotti per la pulizia.

Non si tratta solo di igiene, ma di vera e propria sicurezza domestica:

Lettura delle etichette

Non è un semplice adempimento burocratico, ma è la mappa che indica come usare il prodotto in sicurezza.

Bisogna prestare attenzione scrupolosa alle istruzioni d'uso, alle avvertenze e, soprattutto, alle controindicazioni e alle possibili interazioni con altre sostanze.

No all’utilizzo di più prodotti in contemporanea

A meno che il produttore non lo indichi esplicitamente, bisogna considerare ogni combinazione come potenzialmente esplosiva o tossica.

Mantenere gli ambienti arieggiati

Quando si usano detergenti forti, specialmente quelli che rilasciano vapori, la ventilazione è cruciale.


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Occorre aprire le finestre e, se possibile, le porte per creare un buon flusso d'aria, in modo da disperdere i vapori e ridurre drasticamente la concentrazione di sostanze potenzialmente tossiche che altrimenti inaleresti.

Proteggersi durante la pulizia

La pelle e le vie respiratorie necessitano di protezione:

  • indossare guanti protettivi è fondamentale per evitare irritazioni cutanee da contatto;
  • in base alla potenza del prodotto e alla ventilazione, una mascherina (anche una chirurgica, se non si ha a disposizione una FFP2) può fare una grande differenza nel filtrare i vapori prima che raggiungano i tuoi polmoni.

Conservazione adeguata dei prodotti

Devono essere conservati in luoghi sicuri, fuori dalla portata di bambini curiosi e animali domestici. Occorre, poi, assicurarsi che ogni contenitore sia ben chiuso e che l'etichetta originale sia sempre leggibile.

Come intervenire in caso di intossicazione

Vediamo quali accorgimenti attuare per soccorrere una persona intossicata da candeggina:

Allontanamento e ventilazione

L'azione iniziale consiste nell'allontanare senza indugio l'individuo colpito dall'area contaminata.

La persona deve essere spostata in un ambiente ben ventilato o, idealmente, all'aria aperta per interrompere l'esposizione e minimizzare l'ulteriore inalazione o contatto con l'agente tossico.

Contatto con i servizi di emergenza

Successivamente, deve essere stabilito un contatto immediato con i servizi di emergenza competenti, ovvero il 112 (Numero Unico Europeo per le Emergenze in Italia) o il Centro Antiveleni (CAV) più vicino.

Durante la comunicazione è essenziale fornire un resoconto dettagliato dell'evento. Le informazioni chiave includono:

  • l'identità esatta dei prodotti chimici coinvolti;
  • una stima della quantità inalata o ingerita;
  • una descrizione accurata dei sintomi manifestati dalla persona;
  • le condizioni generali di salute del soggetto.

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Esecuzione delle istruzioni mediche

È imperativo attenersi scrupolosamente e senza esitazione alle indicazioni fornite dagli operatori sanitari.

Le istruzioni possono variare in base alla situazione e potrebbero includere:

  • l'induzione del vomito (azione da compiere solo se esplicitamente raccomandata dal medico);
  • la somministrazione di sostanze specifiche, come il carbone attivo;
  • il trasporto della persona presso una struttura ospedaliera per ulteriori cure mediche e monitoraggio approfondito.
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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