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I sintomi più comuni dell’Alzheimer

Andrea Salvadori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 15 Settembre, 2016

Morbo di Alzheimer: i sintomi

È una delle malattie dell’invecchiamento che spaventa di più e richiede una grande capacità di riorganizzazione e pianificazione, ma anche di tanto amore e manifestazioni di affetto. Il morbo di Alzheimer è una malattia progressiva e la principale causa di demenza nelle persone anziane, che colpisce circa il 5% della popolazione al di sopra dei 65 anni e il 20% sopra gli 85 anni.

Questa malattia è dovuta ad una degenerazione delle cellule del cervello legate alle capacità cognitive. Si riscontra, inoltre, un basso livello di quelle sostanze chimiche, come l’acetilcolina, che lavorano come neurotrasmettitori e sono quindi coinvolte nella comunicazione tra le cellule nervose.

L’inizio è spesso subdolo e difficile da riconoscere. Disorientamento e dimenticanza delle cose quotidiane sono i sintomi più comuni, ma non i soli. Vediamo nel dettaglio i sintomi principali.

I sintomi più comuni dell’Alzheimer

Vediamo insieme quali sonosintomi più comuni dell’Alzheimer:

  1. Perdita di memoria. È uno dei segnali più comuni. Il malato inizia a dimenticare le piccole cose della vita quotidiana, dalle più recenti a date e eventi importanti, e ha la necessita di chiedere le stesse cose più volte e ricorrere a strumenti di aiuto della memoria, quali promemoria o dispositivi elettronici.
  1. Difficoltà nella soluzione di problemi. Le persone affette da Alzheimer hanno spesso difficoltà nell’ utilizzo dei numeri, nel seguire una ricetta prima familiare, nel tenere traccia delle bollette o organizzare qualunque altra attività che richieda programmazione e concentrazione. 
  1. Difficoltà nel completare gli impegni. Guidare un’auto, eseguire il proprio lavoro, ricordare e rispettare le regole diventano spesso ostacoli insormontabili.
  1. Difficolta a percepire spazi e immagini. Stabilire distanze e percepire colori, immagini e contrasti diventa una vera e propria sfida. Spesso, i malati vedono la loro immagine riflessa nello specchio e sono convinti che si tratti di un’altra persona.
  1. Confusione su spazio e tempo. I malati dimenticano date, stagioni, passare del tempo. Spesso, non sanno dove si trovano ne’ in che momento.
  1. Difficoltà di espressione. Questa riguarda sia la parola che la scrittura. Le persone dimenticano le parole, fanno fatica a costruire una frase, spesso si interrompono nel mezzo di una conversazione dimenticando come continuare. Inoltre, danno nomi sbagliate alle cose, confondendole tra di loro. 
  1. Incapacità di valutazione. Questa incapacità riguarda ogni aspetto dell’esistenza. I malati non riescono a maneggiare il denaro, mantenere la cura della propria persona, giudicare una situazione e prendere delle decisioni. 
  1. Difficolta di orientamento. I luoghi familiari diventano sconosciuti, irriconoscibili. I malati dimenticano dove hanno messo le cose, non riescono a tornare sui propri passi e a ritrovarle. Possono diventare aggressivi, si spaventano, pensano di essere stati ingannati o derubati.
  1. Isolamento. La principale conseguenza di tutti questi problemi diventa l’isolamento sempre più estremo: le persone tendono a rinunciare a uscire, abbandonano hobby, attività sociali, lavoro e hanno difficoltà a relazionarsi con le altre persone. 

Come in altre malattie neurodegenerative, ricordate che la diagnosi precoce è importante, sia per poter intervenire e rallentare il processo di degenerazione, sia per permettere al malato di prendere decisioni importanti riguardanti il suo futuro.

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Scritto da Andrea Salvadori | Blogger

Amo la musica, i viaggi e scrivere. La prima potrebbe farmi compagnia 24 ore al giorno, i viaggi sono il mio modo per rigenerarmi e imparare, la scrittura il mezzo per esprimermi in modo ordinato e fermare il tempo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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