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Influenza 2023, dai sintomi al vaccino: ecco cosa sapere

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 04 Ottobre, 2023

Influenza 2023: ecco cosa sapere

La stagione influenzale, in Italia, coincide con i mesi autunnali e invernali, ed è un momento di preoccupazione per la salute pubblica, poiché può portare a un significativo aumento delle ospedalizzazioni.

Di conseguenza, il Ministero della Salute attua annualmente una campagna di prevenzione e sensibilizzazione in preparazione all'arrivo di questa stagione, specialmente alla luce dell'epidemia da COVID-19 e dell'aumento della circolazione di virus respiratori negli ultimi anni.

Cerchiamo di fare il punto della situazione.

Influenza 2023: la situazione

Il 2 ottobre 2023 è stato identificato il secondo caso di influenza in Italia: si tratta di un uomo di 76 anni che è stato ricoverato il 29 settembre presso il reparto malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova con una diagnosi di polmonite causata dall'influenza A (H1N1).

Questo caso rappresenta il primo segno dell'influenza per l'anno 2023 tra gli adulti, dopo che un bambino di 4 anni a Parma ne aveva contratta una forma: il caso è stato identificato il 26 settembre grazie all'uso di metodi di biologia molecolare.

L'arrivo precoce dell'influenza a settembre, in concomitanza con le condizioni climatiche attuali, suggerisce la possibilità di una stagione influenzale simile a quella del 2022, con picchi di casi già previsti per novembre e dicembre; tutto questo, dunque, rende fondamentale considerare la vaccinazione durante il mese di ottobre.

Per quanto riguarda le previsioni sull'influenza per l'anno 2023-2024, l'epidemiologo Giovanni Rezza, ex direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, ha affermato che in Australia – dove l’inverno è già passato – non è stata registrata un'attività influenzale particolarmente intensa.

Dal momento che lo scorso anno si è registrata un'alta incidenza di influenza, è possibile che quest'anno non si vadano a raggiungere i livelli osservati nella stagione 2022-2023; ciononostante, è difficile prevedere con precisione l'impatto dell'influenza per quest'anno, ma è importante tenere presente che si potrà assistere a una co-circolazione di COVID-19 e influenza.

Donna sul divano con influenza

Secondo i dati dell'OMS, tra febbraio e agosto 2023 è stata segnalata l'attività influenzale in tutte le zone del mondo, con un numero di rilevamenti simile a quello dello stesso periodo del 2022; tuttavia, il tipo di virus predominante variava tra le regioni e i paesi.

A livello globale, il virus dell'influenza A ha superato il virus dell'influenza B, ma, in alcune regioni (come l'Europa, il Nord Africa e il Sudamerica tropicale), l'influenza B ha dominato.

L'OMS ha annunciato raccomandazioni per la nuova composizione del vaccino influenzale da utilizzare nell'emisfero sud durante la prossima stagione influenzale del 2024.

Come riconoscere l’influenza stagionale

L'influenza può manifestarsi con una gamma di sintomi che variano da lievi a gravi.

Questi includono:

  • cefalea, presente nell'80% dei casi;
  • dolori muscolari diffusi;
  • mal di gola;
  • brividi di freddo;
  • febbre che inizia improvvisamente (solitamente tra 38-40°C) e dura almeno 3-4 giorni;
  • sensazione di spossatezza;
  • tosse secca;
  • starnuti;
  • naso chiuso;
  • malessere generale;
  • dolori al petto durante la respirazione.

In alcuni casi possono verificarsi anche:

  • congiuntivite;
  • fotofobia;
  • riduzione dell'appetito;
  • nausea e vomito;
  • diarrea e crampi addominali.

La presenza e la combinazione di questi sintomi aiutano a stabilire una diagnosi accurata di influenza.

Leggi anche: "Influenza in gravidanza: cosa prendere e come curarla"

Vaccinazione per l’influenza 2023

La ricezione del vaccino antinfluenzale è raccomandata in modo prioritario per le seguenti categorie di persone:

  • donne in stato di gravidanza;
  • familiari e contatti di soggetti a rischio elevato di sviluppare complicazioni influenzali;
  • persone che presentano condizioni di rischio legate a patologie specifiche;
  • bambini con un'età compresa tra i 6 mesi e i 14 anni;
  • individui di età superiore ai 60 anni.

Inoltre, la vaccinazione è altamente consigliata per gli individui che lavorano in servizi pubblici di primario interesse collettivo, tra cui:

  • medici e personale sanitario esposto al rischio di trasmettere l'influenza a persone a rischio di complicanze;
  • lavoratori il cui impiego potrebbe comportare un beneficio significativo dalla vaccinazione (come il personale scolastico delle scuole per l'infanzia e le scuole dell'obbligo, fino alla scuola secondaria di secondo grado);
  • insegnanti;
  • forze dell'ordine (compresi i membri della Polizia Municipale e dei vigili del fuoco).

Per prenotare il vaccino antinfluenzale, sarà possibile farlo a partire dal 9 ottobre 2023 tramite la piattaforma vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it.

Le persone appartenenti alle categorie a rischio hanno anche la possibilità di consultare il proprio Medico di Medicina Generale o il Pediatra di Libera Scelta per verificare se possono aderire alla campagna vaccinale.

Attualmente, i virus influenzali in circolazione sono principalmente del genotipo A, con una presenza limitata del genotipo B – l'OMS ha, dunque, consigliato per il 2023 l'utilizzo di un vaccino quadrivalente.

Questo vaccino è in grado di fornire protezione da due ceppi di tipo A e due ceppi di tipo B in una sola dose (da notare come le varianti più comuni in circolazione non differiscano significativamente rispetto alla forma tipica della malattia). La vaccinazione offre una riduzione del rischio di contrarre l'influenza del circa 70%.

Tuttavia, il 7 giugno 2023, il Brasile ha segnalato all'Organizzazione Mondiale della Sanità un caso umano fatale di influenza causato da una variante del virus dell'influenza A(H1N1)v di origine suina.

Successivamente, sono state riportate solo infezioni sporadiche e non vi sono evidenze di una diffusione prolungata.

È fondamentale sottolineare che anche queste varianti suine sono ben coperte dal vaccino antinfluenzale e tendono a causare una forma lieve della malattia.

L'aggravamento dipende principalmente dalle condizioni mediche preesistenti del paziente.

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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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