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Le insidie dello zucchero nascosto nei cibi

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 06 Luglio, 2015

Per frenare l’obesità infantile l’American Academy of Pediatrics suggerisce di tagliare il consumo di bevande zuccherose e dolci per contenere l’ormai diffusa obesità infantile, la cui incidenza è più che raddopppiata negli ultimi 30 anni. Lo zucchero può però essere furtivamente presente nelle diete di bambini, anche in cibi che apparentemente sembrano salutari.

Le barrette di cereali potrebbero infatti non essere così innocue come si crede. Il dottor Robert Lustig, un endocrinologo pediatrico che gestisce la clinica per il controllo del peso per i bambini e le famiglie, presso la California University a San Francisco, punta il dito contro gli alimenti trasformati e l’incidenza degli zuccheri in quest’ultimi. Nel suo libroFat Chance: come vincere la sfida contro lo zucchero, gli alimenti trasformati e l’obesità”, mette in evidenza come alcuni prodotti, che appaiono sani, abbiano in realtà un alto contenuto di zuccheri, al fine di renderli più gustosi, e di contro contengano poche fibre, per prolungarne la durata. I suoi studi hanno evidenziato come gli americani adulti consumino 19,5 cucchiai di zucchero aggiunto al giorno quantità che aumenta nel caso dei bambini.

L’organizzazione mondiale della sanità ne consiglia, in un regime dietetico di 2000 calorie, un limite massimo di assunzione pari a 12,5 o 6,25 cucchiaini. I genitori devono però tener conto dei quantitativi aggiunti nei cibi dedicati ai bambini. Le etichette dei prodotti non fanno distinzione tra “zuccheri aggiunti” e ”zuccheri naturali” e quindi è necessario improvvisarsi detective. Ad esempio, se la dieta necessità di 12 grammi di zucchero, bisogna prestare attenzione alla lista degli ingredienti, e, se troviamo voci come mela e acqua, è chiaro che non siamo in presenza di ingredienti aggiunti. Il modo migliore per evitare di imbatterci in zuccheri nascosti è cercare di mangiare cibi non trasformati, integrali o naturali. Cibarci di una mela non ci mette di fronte a un’etichetta e al massimo si dovrà scegliere tra una biologica e una non biologica. Sul lungo periodo mangiare cibi sani con basso contenuto di zuccheri potrà fare la differenza sulla salute del vostro bambino. “Anche 4 grammi fanno la differenza. Meglio preferire prodotti contenenti 7 grammi di zuccheri piuttosto che 11, infatti se si fanno più scelte simili durante tutto il giorno si possono ridurre, anche di molto, le quantità assunte”. Ha detto la dottoressa Jampolis.

Ecco una guida degli alimenti per bambini contenenti alti quantitativi di zucchero

  • Yogurt. Il professor Lustig afferma che lo yogurt è un prodotto acido e tale dovrebbe essere anche nel sapore. Nel caso di quello greco, lo zucchero aggiunto è in quantità di 4 grammi che diventano 10 nei prodotti per bambini. Meglio quindi preferire quello bianco e aggiungere un po’ di marmellata per renderlo più dolce.
  • Cereali. Di norma questi prodotti nella versione adatta ai bambini presentano un quantitativo di zuccheri del 40% superiore rispetto a queli destinati agli adulti.
  • Barrette ai cereali. Sono il maggior dilemma degli esperti che, pur evidenziando come queste contengano 8-12 grammi di zucchero a porzione, concordano comunque sul fatto che queste siano ormai necessarie nel tenore di vita moderno che necessità di spuntini veloci.
  • Snack alla frutta. Nascosti dietro un alone di salute questi prodotti sono, in realtà molto poco salutari; contengono infatti fino a 19 grammi di zucchero a porzione.
  • Alimenti senza glutine, biologici e naturali. La dottoressa Jampolis sottolinea come questi tre termini non siano da interpretare dai genitori come un pass gratuito verso la salute. Ciò che è dolce resta tale, anche se prodotto è stato creato con lo zucchero di cocco biologico proveniente dalla Finlandia.
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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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