Non utilizzate l’alluminio per avvolgere il cibo

Redazione

Ultimo aggiornamento – 03 Dicembre, 2021

Alluminio per cibo: come utilizzarlo

Evitate di utilizzare l’alluminio per avvolgere i cibi, soprattutto quando destinati ai bambini, alle donne in dolce attesa, agli anziani e ai soggetti con malattie renali.

È il Comitato sicurezza alimentare (Cnsa), con una nota e un video pubblicati sul portale del Ministero della Salute, a dirlo. Sapete perché?

Perché dobbiamo evitare l’alluminio per avvolgere il cibo

Come abbiamo visto, è stato il Ministero della Salute a lanciare l’allarme. L’alluminio, presente nelle vaschette metalliche e nella carta stagnola, spesso impiegati per la cottura, può infatti migrare negli alimenti e “portare a un superamento della dose massima stabilita” con un conseguente e potenziale rischio per la salute, soprattutto per le fasce vulnerabili della popolazione.

Non è la prima volta che questa problematica viene portata sotto i riflettori. Il comitato ha infatti rivalutato una questione già esaminata nel parere “Esposizione del consumatore all’alluminio derivante dal contatto alimentare” risalente a due anni fa, alla luce dei risultati di nuovi studi svolti proprio dall’Istituto Superiore di Sanità.

Anche l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) è intervenuta sull’argomento, definendo la dose massima tollerabile di alluminio: 20 mg per un bambino di 20 kg e 70 mg per un adulto di 70 kg. I dati evidenziati dagli studi condotti “indicano una significativa probabilità di superamento di tale dose nei bambini e nei giovani poiché maggiormente esposti all’alluminio contenuto negli alimenti“.

Il problema emerge con alcuni tipi di alimenti e condimenti che favoriscono la migrazione dell’alluminio, quelli particolarmente acidi e salati. Il Comitato auspica pertanto, “l’elaborazione sia di un piano di monitoraggio relativo alla presenza e rilascio di alluminio dai materiali a contatto, sia idonee modalità di informazione del rischio rivolte ai cittadini e alle imprese“, sottolineando la necessità di definire “un piano nazionale” con particolare attenzione al “rischio di patologie, come quelle neurologiche o ossee, anche attraverso uno studio osservazionale caso-controllo”.

Come usare correttamente l’alluminio

Ancora una volta è il Ministero a diffondere le raccomandazioni sull’uso corretto dell’alluminio, con il decreto ministeriale del 18 aprile 2007, n. 76 (Regolamento recante la disciplina igienica dei materiali e degli oggetti di alluminio e di leghe di alluminio destinati a venire a contatto con gli alimenti). In particolare, sono state stabilite le specifiche per i contenitori di alluminio, che devono riportare sull’etichetta alcune istruzioni:

  • Non idoneo al contatto con alimenti fortemente acidi o fortemente salati
  • Destinato al contatto con alimenti a temperature refrigerate
  • Destinato al contatto con alimenti a temperature non refrigerate per tempi non superiori alle 24 ore
  • Destinato al contatto per tempi superiori alle 24 ore a temperatura ambiente solo per i seguenti alimenti: prodotti di cacao e cioccolato, caffè, spezie ed erbe infusionali, zucchero, cereali e prodotti derivati, paste alimentari non fresche, prodotti della panetteria, legumi secchi e prodotti derivati, frutta secca, funghi secchi, ortaggi essiccati, prodotti della confetteria, prodotti da forno fini a condizione che la farcitura non sia a diretto contatto con l’alluminio.

Insomma, fate attenzione all’utilizzo dell’alluminio, e seguite le regole del Ministero.

Redazione
Scritto da Redazione

La redazione di P. by pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale, con il supporto di studi scientifici e fonti autorevoli. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Redazione
Redazione
in Salute

1818 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Dei chirurghi che stanno operando
Quanto costa un intervento chirurgico privato?

Quanto costa un intervento chirurgico privato? Il costo di un intervento chirurgico privato può variare tra 2.000€ e 20.000€., a seconda di alcuni fattori.

Una donna che fa una camminata sportiva
Quanti passi al giorno servono per ridurre il rischio di cancro? Il numero ideale secondo un nuovo studio

Camminare ogni giorno aiuta a ridurre il rischio di cancro: uno studio svela il numero ideale di passi per proteggere la salute. Scopri la soglia consigliata.