icon/back Indietro Esplora per argomento

Cosa accade se conserviamo male i nostri trucchi

Redazione

Ultimo aggiornamento – 04 Maggio, 2020

Trucchi mal conservati e scaduti: i pericoli che nascondono

Escherichia Coli e Stafilococco?

Si nascondono anche nei posti più impensabili: dal mascara alle spugnette per il trucco, passando per rossetti e lucida labbra.

Il motivo è molto semplice. La maggior parte di loro, infatti, non viene pulita e, oltretutto, viene utilizzata ben oltre la data di scadenza. Insomma, la scarsa cura che abbiamo li rende un covo ideali per i batteri. A sostenerlo è uno studio condotto dell’Aston University, poi pubblicato sul Journal of Applied Microbiology.

Spugnette per i trucchi, covo di batteri

Lo studio ha fatto emergere un dato a tratti spaventante. Nove prodotti sui dieci analizzati contenevano batteri capaci di dare origine alle più disparate malattie: dalle infezioni della pelle a quelle del sangue, soprattutto quando utilizziamo i trucchi vicino a occhi, bocca, tagli ed escoriazioni.

Ovviamente, il rischio è maggiore per le persone immunocompromesse, per le quali la possibilità di contrarre infezioni è sensibilmente più alta.

Ma quali sono i prodotti a cui dovremmo fare più attenzione? Le spugnette per il trucco. Durante gli studi, infatti, sono stati riscontrati proprio qui i più alti livelli di batteri potenzialmente dannosi. Sembrerebbe che la stragrande maggioranza (circa il 93%) delle spugnette per i trucchi non sia mai stata pulita, nonostante oltre i due terzi siano cadute a terra durante l’uso. Il monito, dunque, è ai consumatori, per far sì che sia migliorata la conservazione e il mantenimento dei prodotti da parte di chi ne fa utilizzo.

La scadenza dei cosmetici

Per capire la scadenza di un cosmetico dobbiamo concentrarci sul retro del prodotto. Certo, ogni packaging riporta sempre gli stessi simboli, direte voi.

Il motivo? Si tratta di diciture e informazioni stabilite dalla legge. Oltre alle informazioni sul paese di origine, la capacità nominale e le eventuali precauzioni (ad esempio “infiammabile”), troviamo le indicazioni per quanto riguarda la durata di conservazione. I tipi di avvertenze sono due:

  • Data di scadenza – I cosmetici prodotti all’interno dell’Unione Europea devono indicare la data di scadenza qualora la loro durata non superi i 30 mesi. Dunque, se un prodotto, dalla data di produzione, scade prima dei 30 mesi, allora è indicata la data di scadenza. Come simbolo, viene indicata una clessidra e la data, ma spesso viene semplicemente stampata la data con il giorno, mese e anno. Attenzione, però: la durata di conservazione minima si riferisce al prodotto conservato in modo corretto.
  • PAO – L’acronimo sta per “Period after Opening”, dunque il periodo di utilizzo dopo l’apertura. Questa avvertenza si trova su tutti i cosmetici che si conservano più di 30 mesi dalla data di produzione. Il PAO è indicato attraverso un numero riportato all’interno di un barattolino aperto, che potrete trovare sempre sul retro del prodotto. Il numero, dunque, si riferisce al numero di mesi in cui il prodotto può essere utilizzato dopo l’apertura.

Avvertenze a parte, è abbastanza semplice valutare se poter utilizzare un prodotto o meno dopo il limite consigliato. Naturalmente, se un cosmetico è aperto e scaduto, sarebbe consigliato evitarne l’uso. La regola da seguire, dunque, qual è? Il buon senso.

Condividi
Redazione
Scritto da Redazione

La redazione di Pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Redazione
Redazione
in Salute

1781 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
icon/chat