L’odore della morte e la capacità innata di riconoscere il pericolo

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Claudia Lepori

Data articolo – 29 Ottobre, 2015

Indice del contenuto

Quando gli animali muoiono rilasciano un odore sgradevole creato dalla putrescina, un composto chimico che nasce dalla ripartizione degli acidi grassi nel tessuto putrefatto dei cadaveri. Una ricerca suggerisce che anche noi esseri umani, proprio come gli animali, percepiamo e rispondiamo a questo odore come se fosse una minaccia.

La potenza dell’ofatto

Non sappiamo perché ci piace (o no) l’odore di qualcuno e di solito non siamo consapevoli di come un profumo possa influenzare le nostre emozioni, preferenze e abitudini“, sostengono Arnaud Wisman e Ilan Shrira, autori della ricerca.

Se osserviamo il regno animale però notiamo che il profumo è fondamentale per la sopravvivenza delle specie e vari studi hanno dimostrato come la putrescina sia un potente sensore che fa decidere agli animali se abbandonare o evitare determinate zone.

Gli esseri umani, allo stesso modo, rispondono alle minacce, aumentando la vigilanza e affinando le nostre reazioni. Nonostante la credenza popolare che “il combattimento” sia la reazione più comune a una minaccia, gli autori hanno spiegato che  “il volo” è in realtà la risposta umana preferita nella maggior parte dei casi.

Considerando una vasta gamma di ricerche passate che trattano i profumi e i comportamenti, Wisman e Shrira si sono chiesti se la putrescina potesse causare una risposta come di fronte a un pericolo.

E così hanno condotto una serie di esperimenti in cui i partecipanti sono stati esposti, consciamente o inconsciamente, alla putrescina. Osservando il comportamento dei partecipanti, i ricercatori li hanno confrontati con altri atteggiamenti di persone esposte ad altri profumi. In uno degli esperimenti i partecipanti sono stati sottoposti a tre profumi: putrescina, ammoniaca e acqua. Dopo è stato chiesto loro di leggere un testo che parlava di uno studente straniero che criticava il loro sistema di valori. Alla fine hanno dovuto dare una valutazione su questo studente.

I risultati hanno dimostrato che chi era stato esposto alla putrescina era stato più ostile rispetto ai partecipanti esposti agli altri profumi, dove il risultato del gruppo esposto all’ammoniaca è quasi identico a quello del gruppo esposto all’acqua.

Alla domanda se la putrescina può essere considerata una sorta di “contrario” del profumo di feromoni, i ricercatori hanno risposto che “i segnali della  putrescina sono di diverso tipo rispetto a quelli dei feromoni, ma la risposta della gente di fronte alla sostanza (evasione e ostilità) non sembrano essere il contrario della risposta di fronte ai feromoni sessuali“. In entrambi i casi, sia la putrescina che i feromoni stimolano una reazione molto umana.

A quanto pare, a volte i nostri nasi sanno più di noi.

Ultimo aggiornamento – 28 Ottobre, 2015

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