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Realizzata la prima pelle artificiale con materiali riciclati

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 22 Febbraio, 2016

Il futuro si fa sempre più presente: è stata progettata e realizzata una pelle artificiale con “materiali poveri”, semplici e per niente costosi.

La pelle, realizzata in laboratorio, è in grado di essere sensibile alle temperature e al tatto. Una soluzione valida e funzionale da applicare in campo medico con grande successo.

Pelle artificiale: come è stato possibile?

I materiali utilizzati sono veramente economici e spaziano da panni antilanuggine alla carta di alluminio. Nonostante l’utilizzo di questi materiali low cost, la pelle sarebbe comunque sensibile alla temperatura, alla sensazione dell’aria e al tatto. Una capacità multi-sensoriale di questo genere non era ancora stata raggiunta dalla medicina e dalla robotica, ma l’Università di Scienze e Tecnologia King Abdullah in Arabia Saudita, ha ottenuto questo traguardo.

Muhammad Mustafa Hussain, a capo del progetto, ha affermatoè la prima volta che una singola piattaforma tecnologica mostra funzionalità multi-sensoriali così simili a quelle della pelle vera. In più questa attività sensoriale può essere letta e monitorata in tempo reale“.

Pelle artificiale: quando è utile?

In campo medico, la pelle artificiale è impiegata in caso di ustioni gravi, nella chirurgia plastica, ma potrebbe essere anche utile per testare in laboratorio medicinali e cosmetici, evitando cavie animali.

Staremo a vedere quali potranno essere le applicazioni della “nuova” pelle. La notizia fa bene sperare.

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Stefania Virginio
Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Stefania Virginio
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