Perché è importante fare un esame istologico

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 23 Dicembre, 2020

L’istologia è lo studio della struttura e del funzionamento dei tessuti. Conoscere l’aspetto e il normale funzionamento dei tessuti organici è importantissimo perché permette di riconoscere i diversi tipi di malattie. Inoltre, l’esame istologico è in grado di svelare le cause di alcune malattie, come trattarle e se il trattamento scelto stia funzionando.

L’esame istologico è in particolar modo utilizzato per diagnosticare la presenza di eventuali tumori. Ma in cosa consiste? E come viene eseguito? Cosa vuol dire esame istologico negativo e positivo? Ecco nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere e perché è importante richiederlo sempre.

In cosa consiste l’esame istologico

L’esame istologico di un campione consiste nell’analisi di un tessuto attraverso il microscopio, prelevato da una parte del corpo in cui si sospettano anomalie, come le masse tumorali.

Questo genere di analisi viene eseguita su campioni di tessuto prelevati con biopsia, autopsia o in seguito ad un intervento chirurgico. L’esame viene eseguito da una figura specializzata, cioè l’anatomopatologo, che esaminando il vetrino determina se l’esame istologico è negativo, ossia senza nessuna presenza di cellule tumorali o di altro genere, oppure se l’esame istologico è positivo, con la presenza di cellule tumorali. In questo caso, il medico stabilisce anche il “tipo istologico”, cioè maligno o benigno, seguendo le classificazioni standard e il grado di aggressività del tumore.

Una delle questioni più importanti legate all’esame istologico è proprio stabilire il punto corretto per eseguire il prelievo del campione. Sbagliando anche di poco, l’esito potrebbe essere un falso negativo e rimandare le cure e i trattamenti necessari.

Infine, l’osservazione delle cellule permette di comprenderne l’esatta natura e di determinare la terapia più corretta da intraprendere senza perdere tempo.

Perché è importante l’esame istologico

Grazie all’esame istologico delle cellule di un campione è possibile quindi definire nello specifico il tipo di tumore in atto in caso di esito positivo e anche la sua gravità. Nel referto sono inoltre indicati numerosi dati che favoriscono una diagnosi e la scelta di un trattamento da parte del medico:

  • Elenco del materiale asportato
  • Descrizione del materiale
  • Diagnosi effettuate durante l’operazione
  • Esame microscopico
  • Conclusioni dell’anatomopatologo

L’importanza dell’esame istologico è ancora più fondamentale se si pensa che grazie ad esso è possibile determinare anche la presenza di cellule tumorali nei capillari che circondano il tumore e dei recettori ormonali. Inoltre è possibile stabilire lo stato dei linfonodi ed eseguire il test Her2.

Esame istologico: i tempi

L’esecuzione di un esame istologico non prevede liste di attesa. I tempi dei risultati dell’esame istologico sono tuttavia variabili, in base alla gravità della situazione. Per i casi non urgenti, è possibile aspettare fino a 15-20 giorni lavorativi. Se invece si sospetta un livello di urgenza molto alto, i tempi di attesa si riducono drasticamente, da uno a due giorni.

I tempi dell’esame istologico variano anche in base alla tipologia dello stesso, che può essere:

  • Istologico e citologico
  • Estemporaneo intra-operatoria
  • Immunofluorescenza e FISH
  • Screening cervico-vaginale
  • Biologia molecolare.

I vari tipi di biopsia

Come è stato descritto in precedenza, l’esame istologico può essere effettuato solo tramite prelievo del tessuto interessato. Tale prelievo è definito biopdis e può essere di quattro tipi diversi:

  • Escissionale, ossia il prelievo di un nodulo sospetto
  • Incisionale, cioè il prelievo di un campione di nodulo sospetto
  • Percutanea, prelievo di un campione tramite ago di grosso calibro attraverso la pelle
  • Agoaspirato, prelievo di un tessuto sospetto tramite ago sottile eseguito anche contemporaneamente ad una radiografia o ecografia.

La biopsia può essere eseguita su qualunque tipo di tessuto, come:

  • Midollo osseo
  • Vescicole seminali
  • Linfonodale
  • Transperineale
  • Transrettale

Per concludere, l’esame istologico è di fondamentale importanza perché, tramite la biopsia di un campione di tessuto, permette di individuare informazioni importanti e specifiche dalla quale possono dipendere la salute e la vita di una persona.

Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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