Vaccino anti-Covid: per tre vaccini è necessaria la seconda dose, come dichiarato dall'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Parliamo, nello specifico, del BNT162b2/Tozinameran di Pfizer-BioNTech, del Vaxzevria di AstraZeneca e dell'mRNA-1273 di Moderna-NIAID.
Janssen/Johnson & Johnson, invece, prevede una unica inoculazione. Ma perché è così tanto importante ripetere la vaccinazione una seconda volta?
Per immunizzarsi è necessaria la seconda dose
La scienza lo sostiene chiaramente: per una immunizzazione completa il richiamo è d'obbligo e si programma a una distanza specifica dalla prima dose, ovvero:
- Pfizer: 21 giorni di distanza, sebbene nel nostro Paese risulti possibile anche dopo 35-42 giorni.
- Moderna: 28 giorni dopo la prima.
- AstraZeneca: anche 12 settimane dopo.
Dopo la prima dose, si è protetti?
Va considerato, quindi, una sorta di periodo di mezzo, prima della dose finale, durante il quale non si è completamente protetti dal rischio di infezione, con manifestazioni anche più severe. Ma le varianti sono molteplici. Vanno considerati gli esperimenti e i risultati precedentemente ottenuti, l'efficacia di ogni singolo vaccino e la storia clinica dei pazienti.
In generale, facendo riferimento al vaccino di Pfizer-BioNTech, la Food and Drug Administration sostiene di ottenere una protezione tra la prima e la seconda dose del 52,4%, con un'efficacia tra il 30% e l'84,5%.
Dopo due settimane dalla prima inoculazione la protezione sale, per poi diventare massima dopo ancora 15 giorni dalla seconda somministrazione.
Il vaccino a RNA messaggero di Moderna ha invece un'efficacia del 43,5 percento nell'intervallo tra le due dosi.
Insomma, una protezione c'è e con il richiamo si potenzia e fortifica, rendendo i soggetti vaccinati più sicuri.
I primi dati
I primi dati consentono di delineare un quadro abbastanza positivo; nel mondo, valutando la mappa di Our World in Data, sono state somministrate quasi 2 miliardi di dosi e una decina di milioni sono le persone in Italia con copertura completa.
Secondo lo studio “Interim findings from first-dose mass COVID-19 vaccination roll-out and COVID-19 hospital admissions in Scotland: a national prospective cohort study”, che ha analizzato la situazione in Scozia, dopo un mese dalla prima dose di Pfizer i ricoveri ospedalieri sono diminuiti del 91%; dopo la prima dose di AstraZeneca dell'88%.
Certo, ci sono le varianti a preoccupare, seppure si speri che l'immunizzazione blocchi la progressione del virus e il generarsi conseguente di nuovi virus.
Ricordiamo, quindi, l'importanza di vaccinarsi e che TUTTI i vaccini garantiscono una protezione altissima, limitando i ricoveri in ospedale e la morte per Covid-19.
Fonti:
Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee Meeting: https://www.fda.gov/media/144337/download