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Come e perché smettere di grattarsi le croste

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 26 Ottobre, 2017

Ecco come imparare a smettere di grattarsi le croste

La formazione di antiestetiche croste sulla nostra pelle è la conseguenza della cicatrizzazione di precedenti lesioni. È comune a tutte l’età l’atto involontario di toccarsi e grattare le croste, con l’intento di attenuare quel fastidioso prurito e pizzicore che deriva dalla loro presenza sulla pelle. Come eliminare questa brutta abitudine?

Smettere di grattarsi le croste è possibile?

I dermatologi sconsigliano a gran voce questa pratica: l’atto di grattarsi le croste e il tentativo di eliminarle, esercitando pressione con dita e unghie, comporta spiacevoli conseguenze non solo a carico della pelle, ma in generale di tutto l’organismo, ad esempio:

  • Formazione di macchie permanenti
  • Persistere di rossore in corrispondenza della crosta
  • Cicatrici permanenti
  • Inestetismi
  • Sanguinamenti
  • Infezioni della pelle in corrispondenza della parte lesa e della zona circostante
  • Infezioni a carico dell’organismo, per facile contatto della parte lesa con batteri

In talune circostante l’atto di grattarsi le croste non è limitato al singolo episodio, ma bensì può trasformarsi in una vera e propria ossessione per il soggetto, il quale tende ad esercitare continuamente sollecitazioni o pressioni sulla propria pelle al fine di eliminare punti neri, brufoli e croste. Siamo dinnanzi a un vero e proprio disturbo, noto come «dermotillomania». Ma smettere di toccare la pelle e di grattarsi le croste non è impossibile.

Ecco come fare

Ecco qualche semplice suggerimento che potete mettere in pratica:

  • Trattamento delle croste per limitare il prurito. La principale causa che induce un soggetto a grattare le croste è il prurito che esse provocano. Disinfettare giornalmente ed accuratamente le lesioni con acqua, con una salviettina o crema disinfettante, è una buona pratica per ridurre il prurito che da esse deriva.
  • Proteggere la crosta. Quando le croste sono collocate in zone della pelle ben visibili ai nostri occhi o facilmente raggiungibili con mani e unghie diventa molto difficile resistere alla tentazione di grattarsi. In queste circostante provate a proteggere le croste con cerotti o con una fasciatura in modo da rendere difficoltoso il diretto contatto tra mani e crosta. Proteggere la croste permette anche di velocizzare il processo di cicatrizzazione e sanificazione della lesione, limitando il contatto con germi.
  • Tecniche. Le unghie lunghe sono dei veri e propri nemici per le croste. Se avete la tendenza a toccare la vostra pelle e grattare le croste provate a tenere le unghie sempre corte.
  • Autocontrollo. Grattarsi le croste è un gesto involontario che spesso può trasformarsi in un vera e propria abitudine. Come ogni vizio per liberarsene occorre munirsi di costanza e buona volontà: prefiggetevi ogni giorno dei nuovi limiti (ad esempio il numero massimo di volte che nel giorno potete toccare le croste presenti sulla vostra pelle), con il tempo riuscirete ad ottenere ottimi risultati e a “guarire” del tutto da questa ossessione.
  • Distrazione. L’atto di grattarsi le croste è spesso la risposta del soggetto a una condizione di stress o all’impiego di tempo in una fase di ozio. Tenere la mente e le mani sempre occupate può essere una valida soluzione contro questa antipatica abitudine. Dedicatevi alle faccende di case, al disegno, al giardinaggio, ai lavori di bricolage, o a qualsiasi altra attività che può rigenerarvi emotivamente e occupare al meglio il vostro tempo libero.
  • Abbigliamento. Un’ottima soluzione per resistere alla tentazione di grattarsi le croste è utilizzare abbigliamento in cotone e cercare, con maniche lunghe o pantaloni lunghi, di coprire la zona della pelle dove è presente la crosta.

Se tali soluzioni risultano vane e dopo innumerevoli tentativi non riuscite a resistere alla tentazione di toccare e pizzicare la vostra pelle è bene rivolgersi a un dermatologo e, qualora il suo ausilio non dovesse essere sufficiente, in quanto l’origine del vostro “disturbo” è prevalentemente emotiva, non escludete l’eventualità di consultare uno psicologo.

Non dimenticate che vivere in armonia con il proprio corpo è la prima forma di amor proprio, pertanto prendetevene sempre cura, anche imparando a trattare delle comuni croste!

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Antonia de Gioia | Blogger
Scritto da Antonia de Gioia | Blogger

Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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