Sospetta nevralgia del trigemino? Ecco come diagnosticarla (con certezza!)

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Redazione

Data articolo – 11 Settembre, 2019

Nevralgia del Trigemino: le Cause e la Diagnosi

Lavarsi i denti o masticare diventano, improvvisamente, due azioni tanto comuni quanto dolorose? Potrebbe trattarsi della paralisi al 5° nervo cranico, meglio nota come nevralgia del trigemino. In questi casi, i pazienti lamentano fitte brevi, ma intense, nella parte inferiore del viso e, a volte, nella zona delle guance, vicino al naso.

Cosa fare quando si sospetta una nevralgia del trigemino: il percorso diagnostico

Cosa fare? Secondo le nuove linee guida della European Academy of Neurology (EAN), c’è un unico modo per diagnosticare la nevralgia del trigemino: sottoporre i pazienti a risonanza magnetica.

Questa tecnica diagnostica consente, infatti, di differenziare la nevralgia da altre forme di dolore facciale, individuando così la strada terapeutica più adatta e in tempi brevi.

La nevralgia del trigemino, rispetto alle altre, è generata dalla compressione della radice del quinto nervo cranico, che provoca dolore intermittente e frequente.

Quando si infiamma il trigemino?

La nevralgia – secondo gli esperti – può avere 3 categorie eziologiche differenti, ovvero:

  1. NT idiopatica, quando non si presentano cambiamenti morfologici della radice nervosa.
  2. NT classica, con compressione neurovascolare e cambiamenti morfologici della radice.
  3. NT secondaria, legata a un’altra patologia neurologica, come la sclerosi multipla.

Soltanto grazie alla risonanza magnetica è possibile differenziare tra le varie forme. Nel caso in cui il paziente non si possa sottoporre all’esame, lo specialista dovrà effettuare una diagnosi differenziale sulla base dei riflessi trigeminali.

Nevralgia: le Sedi del Dolore

Come si guarisce dalla nevralgia del trigemino?

Non sempre gli oppiacei sono la soluzione, quando la nevralgia è in forma acuta. In questi casi, infatti, lo specialista (solitamente, neurologi, neurochirurghi, anestesisti e terapisti del dolore) comprende nel trattamento farmaci antiepilettici e reidratazione.

Questi farmaci permettono di alleviare meglio il dolore neuropatico. Purtroppo, però, la terapia farmacologica non è quella definitiva. Alcuni pazienti possono, infatti, diventare refrattari ai medicinali e può essere necessario l’intervento chirurgico.

Nevralgia del trigemino: operiamo?

A volte, appunto, l’intervento chirurgico è il miglior modo per eliminare le cause che scatenano la nevralgia, agendo direttamente sui vasi sanguigni che comprimono il nervo. Parliamo di decompressione microvascolare e neuroablazione.

Quali procedure chirurgiche si seguono? Solitamente, la termorizotomia del ganglio di Gasser, un intervento di chirurgia percutanea, e la microdecompressione vascolare (nota anche come procedura di Jannetta).

In ogni caso, guarire si può! Non temete, parlatene con uno specialista e non trascurate il disturbo. Una diagnosi precoce può scongiurare l’acutizzarsi della malattia ed evitare che il dolore condizioni negativamente le giornate.

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

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