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Stanchezza mentale e stress? Manganese, selenio e non solo…

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

stanchezza mentale: come combatterla

Secondo quanto dimostrato da molte ricerche scientifiche, lo stress ossidativo, causato dal metabolismo cellulare e dalla sua produzione di radicali liberi, è tra le principali cause con l’avanzamento dell’età dell’invecchiamento dell’organismo.  

Per questo motivo, è altamente consigliabile avere una dieta variata, con alimenti ricchi di sostanze antiossidanti (ad esempio quelli più ricchi di vitamine A, E, C), minerali ed elementi nutrizionali, per aiutare la vitalità delle cellule cerebrali nel tempo.

In caso di aumentato fabbisogno o aumentata perdita di queste sostanze, può essere utile anche integrare degli elementi nutrizionali specifici, che esercitano un vero e proprio ruolo di sostegno dell’organismo nei confronti dei radicali liberi e dei metaboliti tossici prodotti dalle cellule stesse, in seguito a stress psico-fisico, alimentazione sbilanciata, alterazione del ritmo sonno-veglia, intenso studio o lavoro, intensa attività intellettiva, difficoltà a concentrarsi.

Scopriamo quali sono i principali elementi benefici, utili per il nostro benessere!

Il selenio

Il selenio è un minerale che si trova naturalmente nel suolo, quindi, viene assorbito dall’acqua che beviamo e da alcuni cibi. Normalmente, l’organismo necessita di piccole quantità di questo minerale, che diventa ancora più prezioso per la nostra salute per il suo ruolo chiave nel metabolismo cellulare.

Il selenio è un così detto “cofattore” enzimatico, cioè è una sorta di “ingranaggio” fondamentale per “la funzione” degli enzimi dell’organismo deputati alla difesa delle cellule dallo stress ossidativo. Quindi, è raccomandata la sua assunzione attraverso una quota bilanciata di alimenti quali carne, pesce e cereali, senza dimenticare l’acqua ed eventualmente, in caso di aumentato fabbisogno o perdita, possono essere utili gli integratori alimentari.

Il Manganese

Anche il manganese è un minerale presente nel suolo e può trovarsi in molti cibi, come nella frutta secca, nei legumi, nei semi di molti tipi, nei cereali e nella verdura a foglie verdi.

Viene considerato un nutriente essenziale, dal momento che il nostro organismo ne necessita per funzionare correttamente, in quanto prende parte a numerosi processi metabolici, come la sintesi e la trasformazione del colesterolo, dei carboidrati e delle proteine, la formazione delle ossa in fase di crescita, oltre alla sua assunzione con una equilibrata alimentazione. Può essere utile la sua integrazione alimentare, con integratori che contengano delle quantità bilanciate di manganese.

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L’N-Acetilcisteina (NAC)

La molecola dell’N-acetilcisteina deriva dall’aminoacido naturale L-cisteina. Gli aminoacidi costituiscono i mattoncini con cui vengono prodotte le infinte varietà di proteine in natura.

Il suo effetto protettivo si esplica attraverso le due proprietà antiossidanti e detossificanti, in quanto è il principale “ingranaggio” della formazione di un enzima il glutatione, uno dei più importanti agenti antiossidanti del nostro organismo. Possiamo osservare che la N-Acetilcisteina per il suo effetto antiossidante è una sostanza molto versatile, con utilizzi in svariate condizioni, dove si rende necessaria un’azione protettiva sulle normali funzioni biologiche.

Il coenzima Q10

Questa particolare sostanza, chiamata anche ubichinone, è prodotta naturalmente dalle cellule di tutti i tessuti, dal momento che costituisce una molecola fondamentale nel garantire il corretto funzionamento di alcuni fra i più importanti processi metabolici cellulari, che convertono i nutrienti assunti con l’alimentazione in energia spendibile dalle cellule stesse per le varie funzioni.

Il coenzima Q10, peculiare nella specie umana, infatti, si trova principalmente nelle membrane cellulari e all’interno dei mitocondri, gli organuli allungati indispensabili per la respirazione cellulare, ovvero la conversione del glucosio in energia chimica, come l’ATP (adenosintrifosfato).

La produzione di questo importante enzima ubiquitario, però, si riduce sensibilmente con l’invecchiamento, oltre che nei casi di cattiva o insufficiente alimentazione, favorendo il rallentamento o il cattivo funzionamento di molteplici processi metabolici, fra i quali i più sensibili sono i sistemi neuronali del sistema nervoso centrale, che richiedono un elevato livello di energia.

La corretta assunzione di alimenti ricchi in coenzima Q10, quali pesce azzurro, tonno e salmone, fegato, cereali integrali, spinaci, soia, frutta secca e oli vegetali, può non essere sufficiente in caso di aumentato fabbisogno o di aumentata perdita.

Il tè verde

Il tè verde, derivato da una pianta nativa delle aree dell’estremo oriente, in particolare India e Cina, è stato utilizzato per secoli in tutto il mondo e celebrato per le sue proprietà benefiche per la salute. Tutti i tipi di tè, ad eccezione dei tè alle erbe, sono prodotti a partire dall’essiccazione delle foglie della stessa pianta: la Camellia Sinensis. Il grado di ossidazione delle foglie usate determina il tipo di tè.

Il tè verde viene prodotto a partire da foglie completamente non ossidate e risulta, quindi, una delle varietà di tè meno processate. Perciò, questo infuso contiene, rispetto ai diversi tipi di tè, la più alta percentuale di antiossidanti e polifenoli.

Il tè verde, infatti, è da sempre usato nella pratica della medicina tradizionale cinese e indiana, e le sue proprietà antiossidanti lo rendono molto utile come protettivo dell’organismo. Recenti studi hanno evidenziato che il tè verde ha una azione utile al riequilibrio del peso corporeo.

L’Ashwagandha o il “Ginseng indiano”

L’Ashwaganda (nome scientifico Whitania somnifera) è una pianta dalle numerose proprietà, utilizzata in India da diversi secoli, soprattutto nella pratica della medicina tradizionale indiana, conosciuta come Ayurveda, ovvero, letteralmente, la “scienza della vita”.

Il nome di questa pianta, in sanscrito, significa “odore di cavallo”, e questo perché il suo principale ruolo era quello di fornire l’energia e la forza di uno stallone. Le proprietà salutari principali dell’Ashwaganda, infatti, includono le proprietà vitali di questa pian, da cui deriva il nome di “Ginseng indiano”. I suoi estratti contengono numerosi composti di diversa attività, tra cui i più studiati vi sono i withanolidi con azione specifica, gli alcaloidi, alcuni tipi di acidi grassi, la colina, aminoacidi e zuccheri. Per le sue particolari proprietà, questo estratto vegetale trova numerosi impieghi a sostegno del benessere psiso-fisico.

Insomma, l’alimentazione e i suoi componenti nutrizionali e vegetali, ben equilibrati tra loro, ci sono amici e possono davvero aiutarci a stare bene nella mente e nel corpo, così spesso messo a dura prova dalla nostra vita quotidiana.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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