Estate, tempo di... tamponi! Già, lo sanno bene gli italiani che rientrano dalle vacanze (in alcuni casi, anche con una certa fretta) da Malta, Grecia, Croazia e Spagna. Da pochi giorni, infatti, per far fronte all'aumento dei casi di Covid19 nel nostro Paese, il Governo ha ordinato l'esecuzione di tamponi rapidi all'aeroporto di atterraggio.
Il ministro Roberto Speranza, infatti, dopo un confronto con le Regioni ha dato il via libera - quando possibile - ai test in aeroporto.
E la quarantena? No, se non necessaria, secondo il risultato dei test (validati dal Comitato Tecnico-Scientifico del Governo) che, solitamente, arriva nel giro di 15 o 20 minuti.
Tamponi rapidi: ecco cosa sta accadendo negli aeroporti italiani
Ovviamente, organizzarsi velocemente è tutt'altro che facile.
Lo scalo di Fiumicino è stato tra i primi ad avviare la procedura; si contano, infatti, oltre duemila rientri "a rischio". Al Marco Polo di Venezia sono stati eseguiti pure migliaia di tamponi, come anche a Verona.
In Liguria, la Regione sta fronteggiando in queste ore circa mille segnalazioni di viaggiatori rientrati dai cosiddetti Paesi a rischio.
In Lombardia, particolarmente colpita dal nuovo Coronavirus, la Sea che gestisce gli aeroporti milanesi sta lavorando con il Ministero della Salute, affinché si allestiscano quanto prima postazioni in prossimità degli scali di Linate e Malpensa per i tamponi rapidi. Chi, invece, atterra ad Orio al Serio (Bergamo) può scegliere di recarsi nell'ospedale di Seriate, dove gli esami sono svolti senza prenotazioni.
Stessa attenzione in Sicilia: negli scali di Catania e di Palermo sono già state valutate zone nei Terminal dove tutti i passeggeri non residenti e provenienti dai quattro paesi comunitari verranno sottoposti al tampone rinofaringeo.
Ma come si esegue un tampone rapido? È doloroso?
Si tratta di una domanda particolarmente comune in queste ore.
Il tampone rapido è eseguito in pochi secondi. Non si tratta di un test invasivo, ma è necessario che ad eseguirlo sia del personale specializzato, per evitare esiti errati, in primis falsi negativi.
Esistono due tipi di tamponi: nasofaringeo e orofaringeo; quest'ultimo è considerato una valida alternativa.
Tampone nasofaringeo: procedimento
Al paziente viene inserito il tampone (un bastoncino) nella narice senza direzionarlo verso l'alto, fermandosi quando si avverte una resistenza, che indica il contatto con la rinofaringe.
Il personale specializzato ruota in modo delicato il tampone, mantenendolo per alcuni secondi, per assorbire le giuste secrezioni nasali, per poi estrarlo, sempre ruotandolo.
La provetta con il campione viene poi esaminata in circa 20 minuti.
Una volta ottenuto il risultato, è possibile tornare presso la propria abitazione. In alcuni casi, qualora il tampone lo si debba effettuare in ospedale con prenotazione, è necessario l'auto-isolamento domiciliare sino al test e all'esito dello stesso. Se non indicato dall'Ospedale, mai recarsi senza una prenotazione, per evitare assembramenti e gestire correttamente i flussi di passeggeri.
Godiamoci l'estate, ma con attenzione, ricordando che lo stato di emergenza è ancora in atto e la prudenza non è mai troppa.