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Terza dose già fissata, ma si è positivi: cosa fare?

Redazione

Ultimo aggiornamento – 03 Gennaio, 2022

Terza Dose Booster e Positività

Tamponi molecolari o rapidi, contagi e... terza dose: sono queste le parole che hanno scandito i nostri discorsi in questo periodo di feste. Eppure, sebbene se ne parli tanto (anzi, tantissimo), molti punti restano "poco chiari" e il tam-tam generale non fa altro che creare una certa confusione, come fosse un "telefono senza fili". 

Facciamo, così, il punto su un aspetto in particolare: cosa fare, se si risulta positivi e si ha già la data della terza dose

Tampone positivo: cosa fare, se la terza dose del vaccino è prenotata?

Ancora una volta, la prima azione da compiere è quella di informare il proprio medico curante o l'Asl di appartenenza

Durante il periodo di positività all'infezione, come indicato dalla normativa ministeriale, sarà necessario restare in isolamento e, dopo la negativizzazione, non sarà necessario ricorrere alla famosa dose booster 

La dose di richiamo si dovrà effettuare "trascorso un intervallo minimo di almeno cinque mesi (150 giorni) dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione)". 

Emerge così l'assunto che l'infezione è intesa come "vaccino", permettendo nello stesso modo al corpo di sviluppare anticorpi. Trascorsi 5 mesi, la difesa naturalmente indotta si abbassa, divenendo così opportuna la terza vaccinazione.

Infezione da Covid-19 subito dopo la terza dose: che fare in futuro? 

A molti è accaduto di infettarsi subito dopo la somministrazione della terza dose. In questo caso, sarà il Governo, dopo i mesi previsti, a suggerire il da farsi. Ad oggi, ricordiamo che in Italia non è prevista la somministrazione di una quarta dose e il Green Pass è ancora valido per 9 mesi.


Leggi ancheIl Green Pass non arriva, è in ritardo o risulta non valido? Una guida su cosa fare e a chi rivolgersi.


Cosa succede se ci si positivizza dopo solo la prima o la seconda dose?

Analizziamo, in particolare, due casi (testi tratti dalle Faq del Ministero della Salute): 

  • "Se hai contratto il Covid-19 dopo la somministrazione della prima dose di un vaccino che ne prevede due per completare il ciclo primario, e l'infezione da Covid-19 è avvenuta oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino (fa fede la data del primo test molecolare positivo), riceverai la Certificazione verde COVID-19 per completamento del ciclo primario insieme al green pass per guarigione".
  • "Se hai contratto il Covid-19 entro quattordici giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino, per ricevere il green pass di ciclo vaccinale primario completato è necessaria una seconda dose, da effettuare entro 180 giorni dall'infezione (fa fede la data del primo test molecolare positivo)".

Da considerare è, quindi, la data della vaccinazione somministrata prima dell'infezione. 

Il Green Pass vale 9 mesi, perché il certificato di guarigione ne vale solo 6?

La risposta ci è data dagli esperti che hanno evidenziato come le difese tendano a scemare dopo 6 mesi. Il vaccino è l'unico scudo in grado di proteggere l'organismo, dopo questo lasso di tempo. 

Il Green Pass può essere revocato?

La Certificazione Verde può essere revocata, se: 

  1. una persona risulta positiva al tampone; 
  2. il Green Pass è falso o non valido; 
  3. una partita di vaccino anti-Covid risulti difettosa.

Ricordiamo, in ognuno di questi casi e dinanzi ad altri interrogativi, di contattare il proprio medico di riferimento o di accedere al portale del Ministero della Salute, per trovare informazioni valide e precise.


Per maggiori informazioni, cliccare  QUI .

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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