Conoscete tutti i diritti di un paziente stomizzato? Cerchiamo di scoprirli insieme, con il supporto della FAIS – Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati.
Conoscere la Legge: 7 articoli chiave per chi ha una stomia
Partiamo con ordine, esaminando brevemente 7 articoli che chi ha subito una stomia deve conoscere:
Articolo 1) Prima dell’intervento, il paziente deve ricevere tutte le informazioni relative a benefici e post-operatorio. Si parla, dunque, di “consenso informato”.
Articolo 2) La stomia deve localizzarsi in un’area del corpo idonea per la sua gestione. Importante, dunque, sia la tecnica chirurgica sia l’approccio stomaterapico del disegno pre-operatorio.
Articolo 3) Costante deve essere il supporto degli specialisti e dei stomaterapisti nel periodo pre e post-operatorio. La competenza dei professionisti deve essere presente sia negli ospedali sia nelle strutture sanitarie esterne.
Articolo 4) Il paziente deve avere accesso a tutte le informazioni complete su prodotti per stomia in Italia, senza condizionamenti.
Articolo 5) Il paziente deve scegliere il prodotto più soddisfacente fra quelli disponibili, senza pregiudizi o costrizioni di sorta.
Articolo 6) Si deve avere accesso alle informazioni sulle Associazioni e sui Servizi di supporto.
Articolo 7) I professionisti sanitari devono coinvolgere le famiglie nel supporto del paziente, dopo aver ottenuto il consenso.
Legge 833 del 1978 – L’assistenza agli stomizzati
La Legge 833 del 1978 ha spostato l’Assistenza Sanitaria alle Regioni e alle Aziende Sanitarie che devono attuarla praticamente. L’attenzione è poi posta su prevenzione e riabilitazione.
La Legge 421 del 1999 aumenta l’autonomia delle ASL, che devono erogare servizi idonei per il paziente con stomia, anche mediante convenzioni con terzi. La riabilitazione è parte integrante dell’assistenza sanitaria.
Nel 2004, grazie all’attività della FAIS, in molte regioni italiane (Piemonte, Veneto, Umbria, Abruzzo, Molise e Calabria) sono state emanate leggi o delibere che istituiscono centri di riabilitazione all’interno di ogni ASL.
I presidi
A seguito del Decreto Ministeriale 553 del 1992 è stata definita l’erogazione di presidi, approvando il Nomenclatore Nazionale Protesico predisposto da una Commissione Tecnica Ministeriale e sottoposto al parere del Consiglio Superiore di Sanità.
Il Decreto Ministeriale 332 del 1999 modifica alcuni punti:
- entro 5 giorni dalla prescrizione, la fornitura si deve intendere autorizzata dalla ASL;
- i neo-stomizzati hanno diritto, per sei mesi dopo l’intervento, a una fornitura aumentata del 50% (S.O.G.U. 227/99);
- gli stomizzati hanno diritto alla pasta protettiva per la pelle peristomale e al film pellicola per le zone peristomali (S.O.G.U. 227/99);
- le quantità massime prescrivibili possono essere aumentate dalle Regioni, ma non diminuite;
Per ottenere i presidi, lo specialista deve compilare un piano dettagliato di riabilitazione, definendo il tipo di presidio. Non è più, quindi, necessaria l’istanza di richiesta dell’invalidità.
Stomia e invalidità
La famosa Legge 104 del 1992 definisce i diritti del paziente con handicap, in ogni aspetto della vita, anche riguardo all’integrazione lavorativa e al collocamento obbligatorio. La Legge sancisce che i lavoratori portatori di handicap grave “hanno diritto a una o due ore di permesso giornaliero o a sei mezze giornate o a tre giorni mensili di permesso, retribuiti dall’INPS” (art. 3 comma 3).
Infine, i portatori di handicap, con il 46% d’invalidità, hanno diritto all’iscrizione nelle liste del collocamento obbligatorio (Legge 68 del 1999) e all’assegno mensile (74%) o alla pensione (100%), a seconda dell’età e del reddito.