icon/back Indietro Esplora per argomento

Tutto ciò che devi sapere sulla calvizie

Vincenzo Russo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 06 Novembre, 2014

La calvizie è universalmente considerata l’emblema fisico dell’invecchiamento maschile anche se, in realtà, non è una prerogativa solo maschile e non è causata soltanto dall’invecchiamento.

Anche le donne possono essere affette da alopecia, definizione clinica della perdita di capelli, causata soprattutto da squilibri ormonali, come quelli imposti dalla gravidanza o dal parto. Ma anche trattamenti farmacologici o lo stress possono comportare l’insorgere della calvizie.
La percentuale di donne che ne soffrono non è però nemmeno lontanamente paragonabile a quella maschile: oltre il 90% dei maschi ne sono affetti, e negli USA ogni anno vengono spesi oltre 3,5 miliardi di dollari per rimedi, più o meno efficaci, contro la perdita di capelli [1].

Le cause della calvizie

Il cuoio capelluto ha, alla base, i follicoli piliferi all’interno dei quali i capelli, o i peli in altre parti del corpo, nascono e crescono fino ad uscire allo scoperto. Il ritmo di crescita è, normalmente, 1 cm al mese ma non coinvolge tutti i follicoli. Circa il 10% dei follicoli entra in una fase di stasi, si parla di follicoli dormienti, ed il capello non cresce più e, alla fine, cade. Terminato questo ciclo il follicolo riprende a produrre nuovi capelli. Quando questo equilibrio 90/10 viene alterato inizia il processo di perdita di capelli.

follicoli piliferi

L’età è, come detto, la principale responsabile della calvizie. Con gli anni anche i follicoli, come il resto dell’organismo, si indeboliscono e l’equilibrio nuovi capelli/capelli caduti si sposta a vantaggio di quelli caduti. Ma ci sono altri fattori che possono indurre la calvizie, parziale o estesa o, per dirla meglio, alopecia areata o totale, durante tutto il corso della vita.

L’ereditarietà, innanzitutto, è riconosciuta come una delle cause principali della calvizie.
Ma i capelli sono anche la parte del corpo che, per fattori legati alle mode ed alle usanze, subisce la più elevata quantità di trattamenti a fini estetici. Spesso i prodotti chimici usati, coloranti, lacche o gel, o le stesse acconciature possono rivelarsi dannose per il cuoio capelluto ed i follicoli.
Anche lo stress da malattia o da intervento chirurgico possono innescare la perdita di capelli perché l’organismo, in condizioni di stress, può sospendere le funzioni fisiologiche non vitali [2].

La calvizie precoce

L’ereditarietà gioca un ruolo importante nella calvizie giovanile, ma non è l’unico motivo alla base di questa malattia.
La calvizie precoce è segnalata in aumento, anche per le donne, nonostante la presenza sul mercato di consumo di un numero crescente di prodotti che dovrebbero ostacolarla. I motivi vanno ricercati soprattutto nello stile di vita sregolato, nel fumo e nella cattiva alimentazione.

capelli

Lo stress e la mancanza di sonno possono portare a calvizie ma in questo caso, fortunatamente, si tratta di una forma curabile e che regredisce rimuovendo i fattori di stress.
La nicotina, con il suo effetto vasocostrittore, rende più difficile l’afflusso di sangue ai follicoli, che tendono ad atrofizzarsi. Il fumo inoltre produce monossido di carbonio, un veleno che diminuisce i livelli di ossigeno, ingrediente indispensabile per la vita ed anche per la salute dei capelli.

Anche lo squilibrio ormonale, come quello causato da una cattiva alimentazione, tende ad avere effetti sulla calvizie in particolare quando coinvolge il DHT, diidrotestosterone,che gioca un ruolo importante nella funzione di crescita dei capelli.

Come prevenire la calvizie precoce?

Non sempre la calvizie è evitabile ed in questi casi sarebbe meglio fare buon viso a cattiva sorte ed abituarsi ad “indossarla” con classe. Negli altri casi la prevenzione passa soprattutto attraverso l’adozione di uno stile di vita corretto e di un’alimentazione salutare composta in prevalenza da cibi, di origine vegetale, che garantiscano l’apporto di di ferro, zinco e magnesio e delle vitamine, in particolare il complesso del gruppo B, B3,B5,B9 e della vitamina E.

Quando si parla di calvizie androgenetica?

È la forma più comune di calvizie maschile, in Italia ne soffrono 18 milioni di uomini, ma può colpire anche le donne ed infatti sono circa 4 milioni le italiane afflitte da questo problema. Il nome indica che il processo è innescato da un ormone androgeno, il DHT o diidrotestoreone, il cui aumento è dovuto all’azione dell’enzima alfa-5 reduttasi che facilita la trasformazione del testosterone in DHT. Alla base dell’aumentata azione enzimatica c’è l’azione di di un gene, il gene AR (androgenic receptor).

donna

Si presenta in modo diverso per i 2 sessi. Le donne ne sono colpite soltanto dopo la menopausa e non diventano calve nel senso maschile del termine. L’alopecia androgenetica femminile provoca una diminuzione di volume dei capelli ed il loro assottigliamento che difficilmente provoca zone di calvizie evidente.

Negli uomini, al contrario, può avere inizio già nell’adolescenza comparendo inizialmente sulle tempie e progredendo,con il tempo, fino a dare l’aspetto caratteristico della fronte che tende a somigliare ad una M.

Calvizie femminile: perchè compare?

Anche per il sesso femminile la forma di calvizie più diffusa è l’alopecia androgenetica ed in questo caso il fattore scatenante è lo squilibrio ormonale che interviene durante una gravidanza o, più facilmente, con l’avvento della menopausa.

Se la calvizie sopraggiunge in modo improvviso ed in forma violenta è probabile che sia conseguenza di una condizione medica sfavorevole e si presenti a seguito di patologie come la PCOS, la sindrome dell’ovaio policistico. Anche patologie tiroidee ed infiammatorie come la psoriasi possono indurre alopecia.

Ci sono alcune consuetudini estetiche, come quella di intrecciare i capelli in sottili treccine, che possono comportare una abnorme perdita di capelli. Questa forma di calvizie viene definita alopecia da trazione. Per fortuna delle donne, la calvizie femminile è più facilmente trattabile di quella maschile. È però fondamentale rivolgersi ad un dermatologo per ottenere il trattamento più adatto [3].

Quali sono i rimedi per la calvizie?

Per prima cosa va precisato che non ci sono trattamenti formalmente approvati dalle autorità sanitarie per la cura dell’alopecia anche se in molti paesi vengono comunque somministrati da personale medico [4].

I trattamenti sono diversi in base al tipo di calvizie.
In presenza di alopecia areata a chiazze, cioè con calvizie parziale ed inferiore al 50% della superficie del cuoio capelluto e con follicoli ancora vitali, il rimedio più utilizzato negli USA, per quanto non ufficialmente, è costituito dalle iniezioni di cortisone. Eseguite da un dermatologo, viene usato un ago molto sottile e vengono ripetutamente iniettate le zone a calvizie evidente. Non ci sono effetti collaterali ed il trattamento provoca soltanto un lieve formicolio. La ricrescita avviene in circa quattro settimane di trattamenti ripetuti, ma non impedisce il progredire della malattia che può ripresentarsi anche nelle zone trattate.

farmaci

Trattamenti topici:

  • Minoxdil. Si usa in soluzione al 5% e va ripetuto 2 volte al giorno fino a ricrescita avvenuta. Non sono stati segnalati effetti tossici o altri effetti collaterali ma, anche in questo caso, non si tratta di un trattamento risolutore.
  • Anthralin: in forma di crema, è un trattamento utilizzato per la cura della psoriasi. Va applicato una volta al giorno sulle zone calve e lavato via dopo circa 30-60 minuti. Entro 8 12 settimane si verifica l’eventuale ricrescita di capelli. Questo trattamento ha un effetto tossico di lieve entità sulla cute che può irritarsi ed assumere una colorazione marrone se il composto viene lasciato troppo a lungo in situ.
  • In presenza di alopecia diffusa o totale, il rimedio principale consiste nella somministrazione controllata di pillole di cortisone. Tuttavia è un trattamento poco consigliabile sia per i possibili effetti collaterali del cortisone assunto in dosaggio elevato e per lunghi periodi, sia perchè gli effetti di ricrescita, quando presenti, terminano con la fine del trattamento e la calvizie si ripresenta in tempi brevi.
  • Immunoterapia topica: è un trattamento dai tempi più lunghi che consiste nello stimolare una risposta immunitaria inducendo manifestazioni allergiche al cuoio capelluto, come la dermatite da contatto. Questo trattamento, utilizzato prevalentemente in Canada ed in alcuni paesi europei, ha successo nel 40% dei casi dopo un periodo minimo di 6 mesi di cure. In caso di successo il trattamento va mantenuto a lungo per garantire il successo duraturo della terapia.

Anche le moderne parrucche, a base siliconica e confezionate in modo da adattarsi perfettamente alla forma del crani,o possono essere un’opzione per chi non sopporta di vedersi calvo [5].

Esistono rimedi naturali per la calvizie?

Esistono almeno due tipi di trattamento, con prodotti naturali, i primi ad azione anticaduta, i secondi per favorire la ricrescita.
Rimedi naturali anticaduta: si sono dimostrati utili rimedi, integratori a base di  serenoa repens, pigeo africano e semi di zucca, da assumere per via orale.

Rimedi naturali per la ricrescita: oli essenziali

oli

È stato effettuato uno studio, in doppio cieco contro placebo, che ha coinvolto 43 persone. A gruppo di studio sono stati somministrati, per via topica, oli essenziali di timo, lavanda e rosmarino, miscelati tra loro, ed olio di cedro miscelato in olio vettore (vinacciolo). La somministrazione topica prevede sempre un adeguato massaggio del cuoio capelluto per ottenere gli effetti desiderati. A circa 7 mesi dall’inizio del trattamento il 44% dei soggetti, 19 in tutto, ha mostrato miglioramenti, rispetto al 15% del gruppo di controllo.

Uno studio pubblicato sul Journal of Dermatology ha esaminato l’efficacia del succo di cipolla in persone con alopecia areata. Lo studio, in doppio cieco contro placebo, ha interessato 23 persone con alopecia areata per il gruppo a cui è stato somministrato il succo di cipolla e 15 persone per il gruppo di controllo. Il trattamento è durato due mesi prevedendo due somministrazioni quotidiane.

I soggetti del gruppo di studio hanno cominciato a sperimentare la ricrescita dei capelli dopo due settimane di trattamento. A quattro settimane, la ricrescita dei capelli è stata osservata in 17 soggetti(73,9%) percentuale salita all’86,9% dopo sei settimane. Il miglioramento è stato significativamente più alto tra i maschi. Nel gruppo di controllo la ricrescita dei capelli era evidente in solo 2 persone dopo 8 settimane [6].

Ipnosi per combattere la calvizie

È stato recentemente effettuato un primo studio preliminare sugli effetti dell’ipnosi nella cura della calvizie. I dati sembrano molto incoraggianti perché si è avuta una ricrescita dal 75 al 100% in 12 dei 28 partecipanti. Tuttavia lo studio non è ritenuto attendibile in quanto i partecipanti erano un gruppo numericamente non significativo e lo studio stesso non è stato effettuato in doppio cieco contro placebo.

Negli USA il via alla pillola anticaduta

Dopo la pubblicazione di un primo, promettente, studio sulla rivista Nature Medicine, la FDA americana ha dato parere favorevole alla sperimentazione su ampia scala del “ruxolitinib”, una pillola che promette di risolvere in maniera definitiva il problema della calvizie.
Opera dei ricercatori del Columbia University Medical Center, lo studio ha coinvolto alcuni pazienti affetti da alopecia aerata e, in base a quanto pubblicato, l’utilizzo della nuova pillola ha consentito una ricrescita totale della capigliatura nel giro di 4- 5 mesi.

Il nuovo farmaco agisce come immunosoppressore del segnale “impazzito” che produce l’attacco immunitario al follicolo pilifero evitando che le cellule immunitarie agiscano provocando la caduta del capello e consentendo, in conseguenza, che il follicolo riprenda la normale attività [7].

Se il test su larga scala dovesse rivelarsi un successo avremo, finalmente, il primo vero rimedio contro la calvizie.

Fonti e bibliografia

[1] Hair Loss and Balding: Causes, Symptoms & Treatments http://www.livescience.com/34731-hair-loss-alopecia-treatment.html

[2] Why are young men going bald? http://www.thehealthsite.com/beauty/why-are-young-men-going-bald/

[3] Androgenetic alopecia http://ghr.nlm.nih.gov/condition/androgenetic-alopecia

[4] Women and Hair Loss: Possible Causes http://www.webmd.com/skin-problems-and-treatments/hair-loss/features/women-hair-loss-causes

[5] Treatment for Alopecia Areata http://www.naaf.org/site/PageServer?pagename=about_alopecia_treatment

[6] Natural Ways to Strengthen Hair http://www.webmd.com/skin-problems-and-treatments/hair-loss/hair-loss-women-14/natural-treatments-for-hair-loss

[7] Calvizie: negli Usa arriva la pillola anti-caduta. La chioma ricresce in 4 mesi http://www.huffingtonpost.it/2014/08/18/la-pillola-anticalvizie_n_5687767.html

 

Condividi
Vincenzo Russo | Blogger
Scritto da Vincenzo Russo | Blogger

Lavoro da anni nel mondo della medicina. Con Pazienti.it ho l'opportunità di scrivere di argomenti di salute, trasmettendo importanti messaggi di prevenzione e benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Vincenzo Russo | Blogger
Vincenzo Russo | Blogger
in Salute

149 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Uomo si gratta
Pulci nell'uomo: cosa fare?

Le pulci sono particolari parassiti che si cibano del sangue dei mammiferi e preoccupano per la loro contagiosità: possono colpire anche l'uomo? Scoprilo!

icon/chat