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Quando il vino non fa bene al cuore

Andrea Salvadori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 09 Dicembre, 2014

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Bere il vino fa male? La domanda è delicata.

Sebbene numerosi studi abbiano messo in evidenza gli effetti negativi del vino, come la sua capacità di danneggiare il fegato e favorire l’evoluzione di altre malattie, altri sudi hanno invece sottolineato i benefici che questo avrebbe sul sistema cardiovascolare, riducendo le probabilità di infarto.

Bere con moderazione, quindi, farebbe bene alla salute.

Tuttavia, l’ultima ricerca condotta dagli scienziati dell’Università di Göteborg, Svezia, guidati dal professor Lauren Lissner, dimostra ora il contrario o, meglio, che questo è vero solo per il 15% della popolazione, ovvero per coloro che possiedono un preciso patrimonio genetico.

Lo studio

Lo studio è stato realizzato su 600 svedesi affetti da malattie coronariche. I partecipanti sono stati invitati a rispondere onestamente a varie domande sul loro stile di vita, tra cui la quantità di alcol consumata regolarmente e le loro abitudini in fatto di fumo ed esercizio fisico.

Inoltre, sono stati prelevati campioni di sangue, concentrando l’interesse su un gene che codifica per la Cholesteryl ester transfer protein (CETP), la proteina di trasferimento degli esteri del colesterolo.

Questa proteina favorisce la formazione di colesterolo buono. Gli scienziati hanno scoperto che l’assunzione moderata di alcol (2 bicchieri al giorno per gli uomini e 1 per le donne) è sì associata alla protezione contro la malattia coronarica, ma solo in individui fortunati con una variazione del gene CETP, noto come B2. Per l’altro 85% della popolazione che possiede la variante B1, uno o due bicchieri al giorno non sembrano conferire benefici per la salute cardiovascolare.

Sebbene i meccanismi alla base di questo apparente effetto cardio-protettivo siano ancora poco chiari in questa fase, i ricercatori ipotizzano che l’alcol potrebbe in qualche modo influenzare il gene CETP in modo che avvantaggia il colesterolo “buono” nel nostro corpo, ovvero l’HDL.

Secondo Lissner, il solo bere con moderazione non ha un effetto benefico sul cuore, così come non lo ha questo particolare gene. Ma per lo studioso, “la combinazione dei due sembra ridurre in modo significativo il rischio di malattie coronariche”.

Bere o non bere?

Il vino è un ottimo accompagnamento ai nostri pasti, produce spesso buon umore e per molti è difficile rinunciarvi. Il consiglio rimane quello di bere con moderazione, in modo che l’alcol non arrivi a essere particolarmente dannoso per la nostra salute, e chiedere sempre consiglio al proprio medico.

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Scritto da Andrea Salvadori | Blogger

Amo la musica, i viaggi e scrivere. La prima potrebbe farmi compagnia 24 ore al giorno, i viaggi sono il mio modo per rigenerarmi e imparare, la scrittura il mezzo per esprimermi in modo ordinato e fermare il tempo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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