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Filariosi nel cane: i sintomi e cosa fare

Paola D'Ambrosio | Web Content Editor

Ultimo aggiornamento – 12 Dicembre, 2022

Filariosi nei cani: sintomi e cosa fare

La filariosi è una patologia di origine parassitaria che può svilupparsi in forma cardipolmonare (più comune e provocata da Dirofilaria immitis) o in forma cutanea (causata da Dirofilaria repens).

Si tratta di una malattia che è scatenata dalla verme filaria, un parassita che colpisce i cani ma anche altri animali domestici.

Le larve di questo parassita dalla forma tondeggiante (Dirofilaria immitis) vengono trasmesse nel sangue dell’animale attraverso la puntura della zanzara, che funge quindi da vettore della filaria e che viene dominato ospite intermedio.

La filariosi è diffusa principalmente in alcune aree dell’Italia settentrionale e deve essere trattata tempestivamente per scongiurare gravi conseguenze per la salute del cane.

Ma come si manifesta e cosa fare? Oggi approfondiamo questo argomento. 

Quali sono i sintomi della filaria nel cane?

Innanzitutto, occorre far riferimento al ciclo vitale della filaria.

In precedenza abbiamo visto che la trasmissione avviene tramite la zanzara. La filaria, infatti, ha bisogno prima di svilupparsi in un ospite intermedio (la zanzara, appunto) che, agendo da vettore, pungerà e trasporterà le larve del parassita nell’ospite definitivo, in questo caso il cane.

Una volta insediatesi a livello sottocutaneo, le larve entrano nel sistema circolatorio per poi arrivare nei vasi polmonari e cardiaci e completare la loro maturazione in vermi più adulti, producendo in questo modo nuove larve (le microfilarie) e provocando così alcuni dei sintomi di questa patologia. 

Bisogna segnalare che inizialmente la filariosi può essere asintomatica, infatti, prima che le larve diventino adulte (e che quindi iniziano a causa difficoltà evidenti nell’animale) possono passare anche diversi anni.

I sintomi della filariosi cardiopolmonare nei cani possono presentarsi in modo graduale e possono variare a seconda dei casi, tuttavia, i segnali più comuni che si riscontrano sono:

  • tosse occasionale;
  • stanchezza;
  • difficoltà respiratore notevoli;
  • dimagrimento;
  • anemia;
  • letargia;
  • insufficienza cardiaca e circolatoria;
  • difficoltà di movimento;
  • addome gonfio (con possibile accumulo di liquidi);
  • prurito;
  • presenza di noduli sotto la cute (soprattutto nella filariosi sottocutanea, che generalmente si presenta in forma asintomatica).
  • sincopi.

L’entità della filariosi cardiopolmonare può essere compresa in quattro classi sintomatiche, in cui la prima corrisponde alla forma lieve e l'ultima alla più grave.

É importante rivolgersi subito al veterinario qualora si notassero alcuni di questi sintomi per ricevere una diagnosi tempestiva.

Filaria nei cani: cosa fare?

Dopo essersi rivolti allo specialista, se in passato non è già stata seguita la profilassi, per riscontrare la filariosi  sarà necessario un prelievo di sangue per andare alla ricerca degli antigeni della filaria, supportato eventualmente anche da testi strumentali (radiografia al torace o ecocardiografia).

In caso di positività, se ci si sta chiedendo se il cane può guarire dalla filaria, ebbene, la risposta è che dipende dai casi.

Nelle forme lievi e moderate, il trattamento potrebbe consistere nella cosiddetta terapia adulticida, attraverso farmaci volti ad eliminare le filarie adulte, i cui tempi di somministrazione ed i protocolli terapeutici possono variare a seconda dell’entità della sintomatologia ed essere supportati anche da una riduzione dell’esercizio fisico.

Nelle situazioni più gravi, invece, si procede con l’intervento chirurgico per intervenire sui parassiti che hanno colonizzato il cuore dell'animale.

In entrambi i casi, si tratta di procedure non senza complicanze per la salute del cane.

Filariosi nel cane: si può prevenire?

Filariosi nel cane

É fondamentale la profilassi della filariosi, tramite antiparassitari da eseguire ormai in tutta Italia 12 mesi all’anno (per conoscere quali siano, nel caso, i mesi in cui si possa interrompere la profilassi bisogna chiedere al proprio veterinario, che conosce la situazione epidemiologica della zona). 

La profilassi consiste nella somministrazione (orale o cutanea) di farmaci con diversi principi attivi, volti a prevenire le malattie parassitarie, il consiglio è quello di affiancare all' azione repellente le zanzare un’azione microfilaricida del farmaco. 

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Paola D'Ambrosio | Web Content Editor
Scritto da Paola D'Ambrosio | Web Content Editor

Sono laureata in International Relations e ho seguito un master in Digital PR, Social Media e SEO. A pazienti.it mi occupo della realizzazione di newsletter e della creazione di contenuti SEO principalmente su temi relativi alla cura della persona, alla genitorialità, al benessere umano e animale.

a cura di Dr. Luca Buosi
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