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Febbre nel gatto: come riconoscerla e cosa fare

Redazione

Ultimo aggiornamento – 21 Ottobre, 2022

Febbre Nel Gatto: Un Focus

La febbre nel gatto si verifica quando la temperatura corporea del micio supera i 39,2°C.

Si tratta di un disturbo che, talvolta, può indicare la presenza di patologie più gravi, come tumori, problemi al pancreas, infezioni fungine, ma anche infezioni di natura batterica o virale.

Non appena il gatto manifesta un comportamento diverso dal solito, il consiglio è quello di rivolgersi ad un veterinario, così da poter individuare le cause e le terapie più adeguate.

Riconoscere la febbre nel gatto, però, non è sempre facile: vediamo quindi come individuare i sintomi più comuni, cercando di capire perché è importante non sottovalutarli.

Quali sono i sintomi della febbre nel gatto?

I sintomi della febbre nel gatto possono comparire prima o in concomitanza con l’innalzamento della temperatura corporea, modificando il comportamento dell'animale e concentrandosi su parti del corpo specifiche. 

Alcuni dei sintomi possono essere dati da patologie sottostanti – che, a loro volta, causano la febbre.

In generale, i segnali più comuni di febbre del gatto includono:

  • secchezza del naso, il quale in condizioni di normalità appare umido ed idratato;
  • letargia, ovvero una svogliatezza ed un comportamento apatico che portano il gatto a passare la maggior parte del tempo accucciato, senza provare alcun interesse per i giochi e per corse e salti;
  • mancanza di appetito, che porta il micio ad avanzare la maggior parte del cibo o a rifiutarlo completamente;
  • limitato consumo di acqua, sebbene il gatto non beva spesso anche quando sta bene; durante la febbre, infatti, potrebbe evitare di bere per giorni interi, rischiando la disidratazione;
  • scarsa igiene e propensione a leccarsi. 

Come misurare la febbre al gatto?

La prima cosa da fare quando il gatto appare sottotono e manifesta uno o più sintomi riconducibili alla febbre, consiste nel misurargli la temperatura corporea.

Pertanto, è bene sapere che la normale temperatura corporea dei felini è compresa tra i 38° e i 39,2°C, un range contenuto che ci aiuta a riconoscere la febbre piuttosto facilmente. 

Ma come misurare la febbre al gatto nel modo corretto? Innanzitutto, occorre dotarsi degli strumenti adeguati, ovvero:

  • tovaglioli di carta o asciugamani;
  • alcol, per pulire la strumentazione;
  • termometro rettale pediatrico (possibilmente digitale);
  • lubrificante;
  • un piccolo premio per il gatto.

Una volta reperita l’attrezzatura, seguire questi passaggi:

  • se il termometro è di vetro, agitarlo finché la colonnina di mercurio scende sotto i 37°C (ma attenzione perché può rompersi). Se il termometro è digitale, accenderlo e aspettare il completo avvio;
  • inumidire la punta del termometro con il lubrificante (anche la vaselina può andare bene);
  • tenere fermo il gatto con un braccio, possibilmente con l’aiuto di un’altra persona;
  • sollevare la coda del micio e introdurre la punta del termometro nell’ano per circa 0,5 mm;
  • al segnale acustico, rimuovere il termometro (quello tradizionale è da mantenere in posizione per almeno 2 minuti, quelli elettronici ci mettono 10 secondi)
  • visionare la temperatura e pulire lo strumento con l’alcol;
  • premiare il micio con un bocconcino o una crocchetta, così da tranquillizzarlo.

Leggendo i risultati, è importante ricordare che una febbre di oltre 41°C rappresenta una minaccia piuttosto pericolosa per la salute del gatto: in questi casi, infatti, occorre portarlo subito dal veterinario, il quale potrà effettuare ulteriori accertamenti e procedere con la terapia.

Febbre nel gatto, cosa fare? Rimedi naturali e cure

Il veterinario è l’unica figura capace di curare in modo efficace i nostri amici animali. Quando il gatto ha la febbre, il consiglio è di rivolgersi presso una struttura specializzata (clinica o ambulatorio veterinario) anche se i sintomi appaiono lievi.

In generale, è sconsigliato curare la febbre nel gatto con rimedi naturali: non esistono erbe o altre sostanze indicate per questo scopo, e se anche capita di imbattersi in ricette vendute come efficaci, è meglio non intraprendere terapie fai-da-te.

Le cure della febbre felina si basano sulla prescrizione di:

  • antibiotici; 
  • antinfiammatori;
  • medicinali specifici.

Il tutto è da intendere con dosaggi e metodi di somministrazione indicati dallo specialista. Oltre alla terapia farmacologica comunque, esistono alcuni piccoli accorgimenti casalinghi che possono aiutare il micio a sentirsi meglio.

Molto importante, in questo senso, è assicurarsi che durante la convalescenza il gatto possa accedere facilmente alla ciotola dell’acqua, da mantenere pulita e piena sia di notte che di giorno. 

Per quanto riguarda l'alimentazione, il suggerimento è di offrire al micio pappe facili da masticare, come mousse e omogeneizzati

Infine, può essere una buona idea quella di rendere la cuccia comoda e mantenendola sempre pulita: il gatto potrà così riposarsi e sentirsi sempre coccolato.

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a cura di Dr. Luca Buosi
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