L'omeopatia cura lo stress?
Soffro di ansia e stress lavorativo. Ho avuto a che fare con il lutto di mia madre 2 anni fa ed ho sopportato per 2 anni un carico di lavoro molto stressante, concedendomi pochi momenti di pausa. Faccio l'edicolante da 13 anni. Da 7 mesi sono in cura da una psicoterapeuta. Inizialmente ho preso 20 gocce di Lexotan al giorno, ora da 3 mesi sono passato a medicine omeopatiche, valeriana heel e ignatia heel. La situazione è un po' migliorata, ma talvolta vengono ancora stress e ansia. Faccio bene a continuare con questi prodotti?
Risposta
Buongiorno,
purtroppo non sono un omeopata e non posso rispondere direttamente alla tua domanda.
Posso dirti in linea generale che negli stati di stress non bisogna fare affidamento esclusivo ai farmaci (omeopatici o allopatici che siano).
Mi hai dato un'informazione importante: 2 anni fa tua madre è morta. Forse l'origine di tutto sta lì. Nulla m'impedisce di pensare che il carico di lavoro ti stia impedendo di portare a termine la "digestione" di quell'importante e doloroso avvenimento, riempiendoti la testa di altri pensieri. Nota bene: non dico che tu ti sia riempito la vita a posta per non pensare a tua madre (anche se c'è gente che lo fa volontariamente).
Può essere una coincidenza di due situazioni sviluppatesi contemporaneamente oppure un "tiro birbone" del tuo inconscio, avvezzo a simili scherzetti.
Dunque: medicine? Sì, con prudenza e senza contare su di loro per la guarigione. Omeopatiche? Allopatiche? Quelle che ti convengono meglio, ma, soprattutto, continua la tua psicoterapia.
Saluti
purtroppo non sono un omeopata e non posso rispondere direttamente alla tua domanda.
Posso dirti in linea generale che negli stati di stress non bisogna fare affidamento esclusivo ai farmaci (omeopatici o allopatici che siano).
Mi hai dato un'informazione importante: 2 anni fa tua madre è morta. Forse l'origine di tutto sta lì. Nulla m'impedisce di pensare che il carico di lavoro ti stia impedendo di portare a termine la "digestione" di quell'importante e doloroso avvenimento, riempiendoti la testa di altri pensieri. Nota bene: non dico che tu ti sia riempito la vita a posta per non pensare a tua madre (anche se c'è gente che lo fa volontariamente).
Può essere una coincidenza di due situazioni sviluppatesi contemporaneamente oppure un "tiro birbone" del tuo inconscio, avvezzo a simili scherzetti.
Dunque: medicine? Sì, con prudenza e senza contare su di loro per la guarigione. Omeopatiche? Allopatiche? Quelle che ti convengono meglio, ma, soprattutto, continua la tua psicoterapia.
Saluti
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Dr. Marco Baggio
psichiatrapsicoterapeuta
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