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Cosa aspettarsi da un risveglio dal coma?

Sono molto preoccupata perché una persona a me cara, in seguito ad un ictus, è caduta in coma e da 3 settimane non dà segni di ripresa benché i medici abbiano tolto i farmaci sedativi. Da 2 giorni, apre gli occhi spontaneamente, ma fissa nel vuoto. Quanto può durare questo stato? Sappiamo che le lesioni al cervello sono tante però non si può dire fino a che punto finché non c'è il risveglio. Come si procede in questi casi? Quali cure possono favorire il risveglio? Come dobbiamo comportarci noi familiari? I medici purtroppo sono frettolosi e poco esaustivi.

Risposta

Buonasera,
3 settimane sono tante, ma in certi casi sono molto poche. Il fatto che da 2 giorni apra gli occhi spontaneamente anche se fissa nel vuoto, è un segnale positivo importante, di "risveglio". 

È importante anche sapere la lesione cerebrale dove è localizzata. La prognosi, in questi casi di parziale recupero, non può essere espressa prima di 6 mesi dall'evento. Ci si può aspettare il peggio, cioè uno stato vegetativo persistente, ma è troppo presto. Abbiate pazienza e le cure affidatele ai medici.

Voi familiari potete contribuire alla ripresa di un’attività di coscienza tramite stimoli tattili ed uditivi condotti al paziente (televisione, voci, suoni, contatto fisico), fermo restando che non è possibile, al momento e sulla base di queste informazioni, formulare una prognosi.

Esistono, comunque, strutture post acuzie che si occupano, specificatamente, della riabilitazione cognitiva di pazienti in coma; potete parlare di queste possibili soluzioni con il vostro medico referente. 

Cordiali saluti
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Risposta a cura di
Dr.ssa Michela Manfredi Medico Chirurgo
Dr.ssa Michela Manfredi
Neurologo
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