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Se un ragazzo di 28 anni si comporta in modo strano, la madre deve preoccuparsi?

Da circa 2 mesi, mi sono accorta che mio figlio, chiuso nella sua camera, balla con le cuffiette alle orecchie collegate al cellulare o al tablet, ma un ballo con movimenti delle braccia e delle gambe sempre ripetitivi, poi ogni tanto si ferma, pigia dei tasti del cellulare, e parla a voce bassa, ma come se stesse dialogando con qualcuno in stanza, facendo anche espressioni del viso come se qualcuno lo vedesse, tipo sorrisi o alzate di sopracciglia e sguardi come se li rivolgesse a qualcuno, e poi di nuovo torna a ballare, poi si siede sulla scrivania, sta in silenzio per pochi minuti sempre pigiando tasti del tablet, e poi di nuovo a parlare come se qualcuno stesse in stanza. Tutto questo sempre e solo con le cuffiette alle orecchie collegate o al tablet o al cellulare, e che, se a volte capita che io entri all'improvviso nella sua camera, noto che all'istante li spegne o cambia pagina. Lui ha 28 anni, fa un lavoro che gli piace, ma da circa 1 anno ha avuto più di un motivo di stress: la ragazza che l’ha lasciato dopo 3 anni, amici persi a causa di questa ragazza che lo ha fatto allontanare da loro, un leggero virus che l’ha debilitato fisicamente, ora fortunatamente passato, un'altra storia di 6 mesi con una ragazza che aveva molti problemi familiari, e che lui ha lasciato. Sono molto preoccupata, ho provato a parlargli dolcemente chiedendogli se aveva un periodo di stress, lui me lo ha confermato, ma non mi ha assolutamente accennato al suo monodialogo o al suo ballo strano, anzi, mi ha rassicurata perchè mi ha vista molto preoccupata. Ho paura a dirgli che l'ho sentito e visto parlare come se stesse qualcuno con lui, ma temo possa peggiorare. Consideri che comunque fuori della sua stanza è perfettamente normale, estroverso, gli piace scherzare, fa palestra, spesso va a ballare, ma non ha amici, se non semplici ed occasionali conoscenti con cui si incontra quando va a ballare. Che fare? Posso dirgli che mi sono accorta del suo strano comportamento quando è solo in camera? Come la prenderebbe se gli proponessi di andare da uno psicologo? La ringrazio molto se vorrà darmi un consiglio.

Risposta

Gentile signora,

la tua preoccupazione, se confermata da altri fatti, è particolarmente appropriata, però non conoscendolo, visto che parliamo di tuo figlio, mi diventa difficile poterti dire se e come stiano le cose. Dici una cosa importante riguardo al rivolgersi ad uno psicologo, e penso che sarebbe il caso, ma la tua sensibilità a riguardo già pone una risposta, ovvero che questa domanda, questa necessità, dovrebbe scaturire da tuo figlio. Anche se sarà un cammino tortuoso, potresti aprire un dialogo con lui, senza porgli una questione di obbligatorietà.

Purtroppo, il pensiero corrente riguardo la psicologia, è che dobbiamo rivolgerci a questa solo se abbiamo una patologia, il che rende ancora più difficile aprire questa porta, mentre invece, secondo me, dovremmo rivolgerci ad essa in modo molto più ampio e naturale, anche solo per chiarire il momento che stiamo attraversando, i rapporti contrastati, il lasciarsi con la propria fidanzata, tutte situazioni che aiutano a doverci confrontare con la nostra depressione, se mai non patologica, ma funzionale. Io chiamo questo tipo di approccio con lo psicologo, Psicologia amica, che cerca di stabilire un nuovo modo di approcciarsi, al proprio mondo sconosciuto, il quale riserva delle sorprese interessanti.

Come avrai compreso, così a distanza non sono in grado di darti un parere più approfondito, però credo che il dialogo che s'instaura tra genitori e figli sia importante, fatto salvo che si rispetti l'intimità dell'altro. Vi auguro che possiate superare questo momento particolarmente preoccupante.

Distinti saluti

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Risposta a cura di
Antonio Barbera Psicologo
Antonio Barbera
psicologo
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