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Quali sono i sintomi di una mielopatia cervicale e lombosacrale?

Sono una donna di 31 anni e le scrivo con la speranza di avere un quadro più chiaro della situazione. Tre mesi fa, mi sono recata in ospedale per effettuare una colonscopia in sedazione profonda poiché da mesi avvertivo un dolore fisso al fianco sinistro. Mio padre è stato operato all'intestino, causa diverticoli, il gastroenterologo ha ritenuto opportuno effettuare questa colon. Mentre ero in ospedale in attesa di essere chiamata per la colonscopia, comincio ad avvertire crampi fortissimi ad entrambe le gambe, per cui non ho potuto più effettuare l'esame e sono stata portata in pronto soccorso. Sono stata dimessa dall'ospedale con una diagnosi di crisi elettrolitica. Nei giorni successivi, ho ripetuto gli esami sugli elettroliti perché continuavo ad avere parestesie e sono risultati negativi. Il mio medico curante mi ha consigliato di fare una risonanza magnetica lombo-sacrale e di richiedere una consulenza neurochirurgica. La risonanza ha evidenziato delle irregolarità spondilosiche, un'ernia discale posteriore mediana e paramediana l3-l4 con compressione del sacco durale, discopatie multiple l4-l5,l5-s1 con impronta sul sacco durale. Il neurochirurgo, dopo avermi visitata, ritiene opportuno farmi eseguire ulteriori esami (elettromiografia e risonanza cervicale e dorsale) poiché a suo parere la mia ernia non giustificava il dolore e il formicolio che avvertivo a entrambi gli arti inferiori. Nel giro di pochi giorni, il formicolio si estende anche agli arti superiori e comincio ad avvertire dolori anche alla zona dorsale e alle spalle: sentivo, e sento tuttora, la zona dorsale infiammata, un dolore che dal centro della schiena si irradiava verso l'esterno e letteralmente "saltavo" anche se solo mi sfioravano la schiena con la mano. Ho fatto un ciclo di cortisone e antidolorifici, ma il dolore non si alleviava neanche un po'. Inoltre, non riuscivo a deambulare e avevo bisogno di aiuto anche per lavarmi o vestirmi, ero perennemente stanca, spesso oltre al formicolio ho anche dolori agli arti inferiori/superiori. Nei giorni successivi, sono andata a pronto soccorso perchè mi si erano gonfiate le ginocchia e si era intorpidito un lato del viso. Il giorno seguente hanno richiesto una consulenza neurochirurgica. L'esame elettromiografico è risultato nei limiti della norma, ma il neurologo che ha svolto l'esame mi ha consigliato una visita neurologica per escludere problematiche di tipo neurologico. La risonanza dorsale è stata eseguita su apparecchiatura a 0,35t: "normale tono idrico discale, in assenza di significative alterazioni del profilo posteriore discale. Canale vertebrale di dimensioni nei limiti della norma. Corda midollare in fisiologica posizione senza sicure immagini di alterazione di segnale. Si segnala, lateralmente al corpo vertebrale di d5, a sinistra piccola (9 mm circa) area di tipo cistico." La risonanza cervicale: "tecnica se e tse; immagini pesate in t1 e t2 secondo piani di scansione sagittale ed assiali. Esame eseguito su apparecchiatura a 0,35t: ridotto grado della fisiologica con tendenza alla rettilineizzazione, in clinostatismo. Dischi intersomatici sfumatamente ipointensi in t2 in relazione ad iniziali fenomeni di disidratazione degenerativa. Si documenta la presenza di protrusioni ad ampio raggio del margine posteriore discale a livello di c5-c6 e c6-c7, che improntano lievemente il sacco durale. Canale vertebrale di dimensioni nei limiti della norma". Il neurologo mi ha detto che avevo una mielopatia cervicale e lombosacrale e mi ha segnato una serie di esami di laboratorio da effettuare: screening immunologico, anticorpi anti nucleo, dna nativo e ds, anti muscolo liscio, anti-mitocondrio, anti-cute, anticorpi anti tiroide (tireoglobulinici, microsomiali, perosidasici), anticorpi anti gliadina, anti endomisio, anti transgentominasi (igg/a), tsh, prolattina, ft3, ft4, cortisolo. Gli esami sono usciti tutti negativi tranne quello relativo agli anticorpi anti gliadina che sono risultati alterati (per questo il neurologo mi ha consigliato di seguire per un mese una dieta priva di glutine). Intanto, mi ha dato questa cura: Angerex 600 e Laroxyl. Il neurologo mi ha detto di fare ulteriori esami: virus epstein-barr e complesso torch. La mia situazione è migliorata solo lievemente, nel senso che almeno riesco a deambulare, ma i formicolii agli arti inferiori/superiori continuano ogni giorno, 24 ore su 24, riesco a camminare per tratti brevi perché mi stanco subito e riprendono i dolori alle gambe, quelle poche volte che mi sforzo di più, poi capita di stare malissimo il giorno seguente. Continuo ad avere i dolori alla schiena. In quest'ultima settimana, sto avendo problemi di offuscamento alla vista. Mi capita di leggere e di dover strofinare o chiudere per un po' gli occhi perchè dopo pochi secondi le immagini risultano sfocate e doppie. Non so se imputare questo problema all'aumento della posologia del Laroxyl o ad altro. Ho decimi di febbre, 37,3, da mesi. È opportuno eseguire anche una risonanza all'encefalo? Mi è stata consigliata dal radiologo che ha effettuato le mie risonanze. La mia storia clinica: ipotiroidismo; esofagite da reflusso; ernia iatale da scivolamento; gastrite e duodenite cronica; lieve leucopenia con monocitosi relativa; ho avuto helicobacter pylori nel 2006; mononucleosi 2009; escherichia coli a maggio 2014. Ho fatto delle analisi in vista della colon: "chetoni 40 mg/dl (0-0.02); mchc 31,3g/dl (33-37); beta1-a-globulina-c3 70 mg/dl 90-180). Mi piacerebbe avere un ulteriore parere sulla mia anamnesi o quantomeno sapere qual è la strada più giusta da intraprendere.

Risposta

Buongiorno,
l'unica cosa che ha senso fare ora è una risonanza magnetica dell'encefalo con mezzo di contrasto per escludere malattie infiammatorie del sistema nervoso centrale e successivamente rivolgersi ad un bravo neurologo.

Se la risonanza fosse negativa, starei tranquilla, ma penserei ad una consulenza psicologica.

Cordiali saluti
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Risposta a cura di
Dr.ssa Michela Manfredi Medico Chirurgo
Dr.ssa Michela Manfredi
Neurologo
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