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Come liberarsi dell'ossessione verso una persona?

Sono ossessionata, forse infatuata, come faccio ad uscirne? Tutto è iniziato quando avevo 9 anni: lui era il mio allenatore e io avevo una cotta per lui. Ha 15 anni in più di me. Facevo sport a livello agonistico e trascorrevamo molto tempo insieme. Crescendo poi non mi è passata, le mie amiche sognavano Brad Pitt mentre io sognavo lui. Il rapporto con lui è sempre stato in confidenza, lui con me scherzava. Quando ho iniziato ad essere un po' più grande, dai 13 anni in poi ha iniziato a fare battute, per esempio che un giorno quando sarei stata grande mi avrebbe sposata. Quando avevo 15 anni, prima di una gara mi diede un bacio sul collo e io impazzii. Verso quell'età incominciai ad andare nella sua zona, sperando di incontrarlo. Ogni giorno vedevo sfrecciare le macchine e speravo di vedere la sua. Non riuscivo a togliermelo dalla testa. Poi per fortuna arrivò un ragazzo che malgrado la situazione decise di stare con me. La storia con lui durò circa 4 anni. Ero felice e innamorata del mio ragazzo, ma il mio allenatore comunque mi tormentava, il suo pensiero tornava sempre. Provavo grande stima per l'allenatore, era una persona più grande con cui potevo parlare di tutto e che mi sembrava un buon esempio. Dopo la storia di 4 anni, è arrivato quasi subito un altro ragazzo, con cui sto ancora oggi. Sono innamorata di lui. Un paio di anni fa però abbiamo avuto un po' di problemi con la distanza e ci siamo presi una pausa di 7 mesi dove non ci siamo nè visti e neanche sentiti. In quei 7 mesi, ho avuto la "sfortuna" di incontrare per strada l'allenatore. Ero passata dalle sue parti veramente per caso, il giorno dopo avevo un appuntamento di lavoro li dietro e volevo essere sicura di non perdermi il giorno seguente. Quel giorno lui non ha perso tempo, mi ha chiesto il numero. Una settimana dopo siamo usciti e per me era davvero assurdo, mi sembrava tutto un sogno. Eppure durante la cena, la grande stima che avevo di lui calò molto molto in fretta: era volgare, esplicito e superficiale. Non mi piaceva per nulla. Solo che non riuscivo ad andarmene. Alla fine l'ho accompagnato a casa e anche se lo disprezzavo non riuscivo ad andarmene via. Quando ci provai, lui mi fece una scenata. Credo che quella sera mi abbia manipolata per rimanere lì e finire a letto con lui. Subito dopo tornai a casa. Nei giorni seguenti, provai a richiamarlo e a stare con lui, io non lo volevo a letto, lui mi piaceva davvero. Non so in che modo: lo disprezzavo, ma non riuscivo a fare a meno di lui. Era come se non avessi il controllo di me stessa, il mio cuore era sempre a mille e non riuscivo a prendere decisioni su nulla in modo razionale. E' qualcosa di più forte di me e non riesco a liberarmene. Il suo pensiero torna e ritorna e se lo riesco ad annullare durante il giorno, arriva la notte quando dormo. Alla fine mi è andata bene in un certo senso, lui è scomparso e non si è più fatto sentire. Pochi mesi dopo sono tornata con il mio attuale ragazzo e sono davvero felice, sto con una persona che amo e rispetto e lui ricambia. Però l'istruttore è ancora nella mia testa. Quando vedo una macchina uguale alla sua mi viene da corrergli dietro o cambiare all'ultimo dove sto andando pur di sperare di incontrarlo. Poi non so cosa gli direi, cosa farei. Lo stesso con il telefono e le app per inviare messaggi. A volte mi ritrovo nella zona dove abita senza sapere perché. So che lo odio, che lo disprezzo, che non starei mai con lui. Allora perchè è ancora e sempre nella mia testa? Ho 24 anni, sono 15 anni che voglio vivere la mia vita senza che lui influenzi i miei sentimenti o le mie scelte. Voglio stare con il ragazzo che amo senza sentirmi in colpa tutti i giorni perché qualcuno occupa anche solo minimamente la mia testa. Voglio sentirmi libera. Cosa devo fare?

Risposta

Che strana storia la tua! Ci sono tante domande che vorrei farti per approfondire il tuo racconto e la tua storia di vita. Innanzitutto, ti dico che mi dispiace, perchè ho l'impressione che tu abbia fatto una cosa che non avevi davvero intenzione di fare, ossia andare a letto con lui. Dev'essere stata una situazione spiacevole e mi dispiace anche tanto che tu ti senta in colpa per come è andata. Vorrei trovare le parole giuste per alleviare il tuo senso di colpa e  trasformarlo in qualcos'altro che ti aiuti a reagire e a chiudere quel capitolo della tua vita.

Purtroppo, la risposta alla domanda "Cosa devo fare?" è impossibile darla. Non fidarti delle persone che ti indirizzano verso un comportamento in particolare o che hanno pronta una magica soluzione al tuo dilemma, perchè non funziona così. Il cambiamento si costruisce passo dopo passo, mattone dopo mattone, all'interno di una relazione terapeutica positiva grazie alla quale ci si può mettere in gioco, raccontare e sperimentare.

Quello che posso consigliare è proprio di intraprendere un percorso con un professionista (psicologo/psicoterapeuta) e di affrontare tutto all'interno dello spazio protetto dei colloqui d'ascolto e sostegno psicologico.

Ti auguro il meglio

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Risposta a cura di
Dr.ssa Tiziana Gianoglio Psicologo
Dr.ssa Tiziana Gianoglio
psicologo
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