Cosa comporta la presenza di un batterio dopo un trapianto del midollo?

Mia suocera ha subito il trapianto del midollo osseo 20 giorni fa. Ha presentato tutti i sintomi post trapianto: ulcere in bocca, diarrea, vomito; ha preso anche un batterio, non ricordo se all'intestino o allo stomaco, le feci sono nere e c'è tanto verde (credo dipenda dal vomito). Sta facendo terapia antibiotica con 4 farmaci, ma il batterio è resistente (credo che dipenda anche dal fatto che le sue difese immunitarie siano bassissime, se non nulle). I dottori che hanno seguito mia suocera hanno detto che rientra tutto nella norma e che i valori (del sangue?) prima del batterio avevano iniziato a ricrescere anche se lentamente. Mi chiedo se la lenta crescita dei valori sia sintomo di attecchimento del midollo e se il batterio possa nuocere a quello che sembra un buon inizio per guarire. Ieri inoltre, mia suocera ha avuto dei picchi di febbre molto alta, 39.6°C e inoltre è andata in saturazione di ossigeno e le hanno dovuto mettere l'ossigeno o per lo meno credo che abbiano iniziato una ventilazione idonea a risolvere questo problema. Dopo il trapianto, tutto sembrava andar bene, malgrado il vomito, le ulcere e la diarrea, ma il batterio, la febbre, la saturazione di ossigeno sono i sintomi di che cosa? È possibile che sia in corso un rigetto? C'è la possibilità che si riesca di eliminare il battere e di rimettere in sesto l'ossigenazione?