Ritiri di silenzio, un modo per evadere dal caos della città e della mente. L'esempio della Fattoria dell'Autosufficienza

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 24 Aprile, 2025

Ragazza con impermeabile giallo e cappellino che guarda in alto sorridendo in una foresta

Un ritiro di silenzio è un periodo dedicato all'astensione dalla comunicazione verbale, e spesso anche da altre forme di interazione e distrazione esterne come la tecnologia; possono durare da poche ore a diversi giorni o addirittura settimane, e si svolgono in numerosi contesti.

L'obiettivo principale è creare uno spazio interiore di calma e quiete, permettendo alla mente di rallentare e di osservare i propri pensieri ed emozioni senza il filtro o la distrazione delle conversazioni e del rumore del mondo esterno.

In quest'ottica la Fattoria dell'Autosufficienza, un centro di ecologia applicata dove la visione di uno stile di vita equilibrato e profondamente sostenibile prende forma ― non solo un luogo, ma un'ispirazione per chi desidera incarnare un cambiamento positivo ― è il contesto giusto per prendere parte a questa esperienza.

Ne abbiamo parlato con Massimo Forcellini, abitante del Centro di Ecologia Applicata Autosufficienza, psicologo e naturopata. 

In cosa consiste un "ritiro del silenzio"? Perché il silenzio è così centrale nel percorso che proponete?

Lo stile di vita moderno è caratterizzato da una progressiva velocizzazione dei ritmi che diventano inevitabilmente insostenibili e stressanti. Ogni momento delle nostre giornate è riempito di cose da fare e, anche se non facciamo qualcosa, continuiamo comunque a pensare, ragionare, rimuginare. 

Questo stato di cose ci allontana sempre più dalla nostra natura, rischia di farci dimenticare quella cura di noi stessi e della nostra interiorità che è essenziale per dare senso al nostro cammino.

Ecco allora la necessità di fermarsi o almeno rallentare quei ritmi per riconnettersi con la parte più profonda e autentica di sé. E come accade da sempre nelle antiche tradizioni, ci si ritira in un luogo adatto allontanandosi per un periodo di tempo dai propri contesti di vita, per facilitare il distaccarsi dalle tante e rumorose dinamiche mentali che non ci lasciano quasi mai tregua.

Il silenzio ci aiuta  a  mettere ordine  in noi stessi, ha  un meraviglioso potere di semplificazione, di ritorno all’essenziale, di chiarificazione e concentrazione.

Si riscopre una vita interiore semplice, un vuoto originario a cui non siamo abituati, anzi a volte ci fa paura, ma che ci riconnette con ciò che siamo autenticamente, non un giudizio o una definizione di noi stessi, ma noi stessi veramente.


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Nel silenzio, nel non avere occupazioni, nel non seguire distrazioni ciò che resta è l’attenzione, la volontà di essere presenti a ciò che è dentro e fuori di noi, la nostra disponibilità a stare nella realtà così com’è sperimentando così il potere unificante del momento presente.

Non si può parlare di una finalità terapeutica del ritiro di silenzio anche se indubbiamente può essere un significativo mezzo di crescita personale. L’essere presenti porta alla consapevolezza, cessa la confusione ed emerge la visione chiara, l’ego si mette un po’ da parte e la vita può riprendere a fluire nella sua semplicità e leggerezza.

Qual è la vostra missione nel proporre questo tipo di esperienza?

Questo ritiro di silenzio come anche quello di Meditazione e Qi Gong tenuto da Massimo Forcellini, si integra con tutte le proposte che vengono fatte dal Centro di Ecologia Applicata Autosufficienza, ci si propone di "essere il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo"

La visione è "ambiziosa ", ma viene perseguita umilmente con determinazione prendendosi cura di tanti aspetti, da quelli più materiali a quelli spirituali. C'è la consapevolezza che potremo vivere pienamente solo se ci integriamo in noi stessi, con gli altri, con la natura e il Tutto.

Che tipo di formazione o percorso hanno i facilitatori o guide che accompagnano i partecipanti?

Nel nostro caso i ritiri di silenzio vengono gestiti da me, in quanto Istruttore Certificato dell’Universal Healing Tao del M° Mantak Chia, diplomato come Insegnante di pratiche alchemiche taoiste e Qigong e Massoterapia Antica cinese presso il Centro Internazionale Fiore del Tao di Milano.

Sono anche co-fondatore dell’associazione ALA (Harmony and Love Association), che dal 1996 ha sede nella Repubblica di San Marino, e porto la mia esperienza maturata in oltre 30 anni di ricerca, pratica e insegnamento.

Avete testimonianze o storie particolarmente significative da condividere? 

Ecco alcune testimonianze di partecipanti ai ritiri tenuti presso la Fattoria dell’Autosufficienza:

Francesca

Stupore per i luoghi della fattoria, accoglienti, curati e in un contesto idilliaco. Per la gentilezza delle persone che la conducono, sempre pronte a rispondere ad ogni nostra richiesta. Per i cibi macrobiotici preparati da Stefano e dallo staff della cucina. 

Stupore per le mille emozioni emerse nel nostro lavoro di gruppo e condivise con persone che, mano a mano, sono diventate sempre più familiari e in sintonia. 

Nicoletta

Questo ritiro di meditazione e Qi Gong ha lasciato un segno indelebile nella mia vita. Una esperienza intensa in un contesto dove la natura è protagonista. Una atmosfera quasi magica perché ci si trova immersi nella sua bellezza che infonde armonia e incondizionata benevolenza. 

L'autosufficienza della Fattoria contribuisce a far sentire gli ospiti liberi e in simbiosi con la natura circostante.

Genny

Ho partecipato al ritiro di meditazione Qi Gong e Sorriso interiore perché avevo bisogno di staccare la spina da tutti i problemi quotidiani che mi stavano “soffocando”. 

La fattoria dell’Autosufficienza è un pezzo di paradiso dove sono riuscita a rigenerare corpo e spirito anche grazie all’ottima cucina macrobiotica e alle passeggiate nel bosco. 

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Per quanto riguarda il ritiro penso sia stata una delle esperienze più significative che abbia fatto. Mi sento davvero onorata di essere stata parte di questa grande famiglia e spero che ci sarà la possibilità di poter approfondire l’argomento.

Maria

L'invito iscritto nel titolo e tanto tanto altro è quello che ho ricevuto. Una settimana magica. 

L'impegno richiesto è altamente ripagato, quello che porto a casa è comprensione e trasformazione, è aver ritrovato la strada per riconnettermi alla mia natura più profonda, impagabile! 

Massimo è un maestro che trasmette, ha creato un contenitore con tanto spazio, fatto di ascolto, non giudizio e tanto amore.

Dateci tre motivi per cui è consigliabile immergersi in questa esperienza di introspezione

Sono tanti i benefici che l’esperienza del ritiro di silenzio può portare ed è difficile farne un elenco preciso perché legati al momento di vita di ogni partecipante. 

Ognuno sarà stimolato a sperimentare in modo personale una ritrovata chiarezza sulla propria vita.

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In generale possiamo dire che il ritiro è utile per:

  • concedersi un periodo di pausa, per ritrovarsi in modo significativo e profondo; 
  • dedicarsi un tempo per prendersi cura di sé, ritrovare centratura e chiarezza; 
  • fare un’esperienza umana significativa di incontro con se stessi, con gli altri, con la natura, con il silenzio.
Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Arianna Bordi | Editor
Arianna Bordi | Editor
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