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Intersessuale: cosa significa essere tra due sessi

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 22 Dicembre, 2022

Scopriamo in cosa consiste essere intersessuale

Il termine intersessualità viene utilizzato per identificare quell'insieme di individui che si caratterizzano per la compresenza di caratteri sessuali primari o secondari che non rientrano nel binarismo maschile-femminile. Tale compresenza non è acquista, bensì è presente fin dalla nascita, e, sebbene non sia di per sé motivo di pericolo per la salute, essere una persona intersessuale può esporre al rischio di subire una pesante medicalizzazione del proprio corpo e profonde ripercussioni psicologiche.

Cosa vuol dire essere intersessuale

Le persone intersessuali presentano un corpo che non si caratterizza per la presenza di caratteri sessuali binari; tale condizione può essere di varia natura e, oltre alle variazioni fisiche dell'area genitale, può comprendere anche modificazioni di natura ormonale, cromosomica e riproduttiva. Proprio a causa di questa grande variabilità, tali alterazioni possono anche non essere visibili fin dalla nascita e si possono manifestare nel corso degli anni (ad esempio durante l'età dello sviluppo), oppure essere identificate solo attraverso degli esami medici specifici.

Secondo alcuni studi, sembrerebbe che circa lo 0,7- 1,7% della popolazione mondiale presenti delle caratteristiche intersessuali, sebbene in molti casi non ne sia neppure a conoscenza. Secondo altre definizioni, il termine ombrello denominato "intersex", può essere utilizzato come sinonimo della locuzione italiana Variazione delle Caratteristiche del Sesso (VCS).

Tali variazioni fisiche includono diversi aspetti, come ad esempio:

  • le gonadi
  • i genitali
  • gli ormoni
  • i marker genetici
  • i cromosomi
  • gli organi riproduttivi
  • i caratteri secondari dell'individuo, come ad esempio i capelli, il seno, la peluria, la barba.

Tra le pioniere dell'intersessualità vi è la biologa Anna Fausto-Sterling, che nel 1993, con il suo lavoro intitolato The five sexes, contribuì ad accendere un riflettore su questo tema e a proporre il superamento della dicotomia binaria dei sessi maschile- femminile. Secondo Fausto-Sterling, infatti, nel genere umano è possibile identificare almeno cinque sessi:

  • maschi con pene e testicoli
  • femmine con vulva e ovaie
  • soggetti che hanno contemporaneamente sia i testicoli che le ovaie (HEMS)
  • soggetti che hanno contemporaneamente i testicoli ed alcune caratteristiche dei genitali femminili (MERMS)
  • soggetti che hanno le ovaie combinate con qualche aspetto dei genitali maschili (FERMS)

Negli ultimi anni, anche grazie ai lavori di studiosi come Fausto-Sterling, alla diffusione di numerose testimonianze e alla crescente consapevolezza che caratterizza le tematiche che ruotano attorno alla sessualità, per le persone intersex è diventato più facile poter parlare apertamente della loro condizione e iniziare un percorso di auto accettazione. Se, infatti, fino a non molto tempo fa esse tendevano a vivere il loro status di intersessuali come un tabù o un segreto da nascondere, oggi la società è molto più propensa a superare il binarismo dei sessi e ad includere un ampio range di corpi, di identità e di orientamenti sessuali.

Gli stati dell'intersessualità

La sindrome di Morris, anche chiamata "sindrome da insensibilità agli androgeni", o AIS, è una malattia rara che, si stima, colpisca circa un neonato su 13.000. Questa patologia prevede che, a fronte di un corredo genetico maschile (XY), sviluppi correttamente i testicoli ma che, a causa di una mutazione genetica, risulti insensibile all'influsso degli ormoni maschili, ovvero gli ormoni androgeni. Questo ha come conseguenza che il feto, pur avendo degli organi maschili, si sviluppi come una donna e riporti, quindi, dei caratteri sessuali legati a questo sesso (come ad esempio il seno).

All'interno della sindrome AIS vi è una grande variabilità di situazioni. L'insensibilità agli androgeni, infatti, può manifestarsi in modo parziale (PAIS) oppure completa (CAIS); inoltre questo disturbo si caratterizza per gradi di intensità sfumati, con una forte presenza di situazioni intermedie che rendono difficile intervenire a livello medico. 

Oltre alla sindrome, altri stati intersessuali che rientrano nella categoria delle DSD (Divergenze o Disordini dello Sviluppo del Sesso) possono essere:

  • sindrome da parziale insensibilità agli estrogeni (o sindrome di Reifenstein o di Lubs), che produce uno sviluppo intermedio degli organi genitali esterni, i quali si collocano in una situazione ambigua tra maschile e femminile
  • ermafroditismo
  • Ovotestis, nella quale la gonade presenta caratteristiche sia di ovaia che di testicolo
  • sindrome di Swyer

Essere intersessuale: le complicazioni

L'intersessualità non è una malattia né una variazione della propria identità di genere, tuttavia, anche quando le modificazioni fisiche si presentano in forma lieve e senza particolari rischi per la salute, esse possono influire pesantemente sulla vita del soggetto. Quest'ultimo, infatti, soprattutto se è un minore, può essere sottoposto ad operazioni mediche e chirurgiche anche molto invasive che, oltre al dolore fisico, possono causare degli importanti traumi psicologici; inoltre, spesso, la scelta di sottoporre un intervento chirurgico il bambino molto piccolo è affidata ai genitori, i quali sentono su di sé la responsabilità di dover decidere su un aspetto così rilevante per la vita del figlio senza la sicurezza di stare facendo la cosa giusta.

Negli adolescenti che durante l'età infantile sono stati sottoposti ad interventi correttivi, sono stati evidenziate delle difficoltà nell'accettare il loro nuovo corpo e il disagio nel riconoscersi in un sesso biologico che, in realtà non gli appartiene veramente. Proprio per venire incontro alle necessità della persona intersessuale coinvolta, è necessario che tutto il nucleo famigliare sia seguito con attenzione da terapisti specializzati, i quali sapranno fornire un supporto psicologico fondamentale e indirizzare la famiglia verso un percorso di accettazione che può anche non prevedere la necessità di operazioni chirurgiche o di terapie ormonali.

Il rischio è, infatti, che oltre alle pesanti ripercussioni fisiche e psicologiche legate a processi medicali che intendono ripristinare il binarismo corporeo, l'individuo intersex sviluppi un profondo senso di inadeguatezza e un basso livello di autostima, legato alla mancanza di fiducia nei confronti dei genitori e del mondo esterno.

Altre problematiche comuni alle quali possono andare incontro le persone intersex sono:

  • isolamento
  • disagio con il proprio corpo
  • difficoltà ad avere una vita sessuale soddisfacente
  • traumi psicologici

Intersesso e identità di genere

Le persone che presentano le caratteristiche tipiche dell'intersessualità hanno, esattamente come tutti gli altri, la stessa possibilità di presentare un orientamento sessuale e di genere cisgender o transgender; in alcuni casi questi soggetti non si identificano nell'identità binaria maschile-femminile, ma rivendicano la loro appartenenza alla categoria intersex. L'intersessualità, infatti, non ha nulla a che fare né con l'identità di genere, né con le preferenze sessuali, ma rientra in una condizione fisica presente fin dal momento della nascita.

Tuttavia, è importante ricordare che, a causa del percorso medico (a tratti lungo, doloroso e complicato) legato alla modificazione dei propri caratteri sessuali, spesso le persone intersessuali hanno delle difficoltà a intraprendere una transizione finalizzata al cambio di sesso e possono presentare un certo grado di disagio emotivo nella strutturazione della loro identità sessuale, soprattutto se sono state sottoposto a terapie mediche e operazioni chirurgiche contro la loro volontà o senza aver potuto esprimere la propria volontà circa tale scelta.

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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr.ssa Silvia Bertolotti
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