Cos’è la tinea barbae: cause, sintomi e rimedi

Dr. Stefano Messori Medico Chirurgo
Redatto scientificamente da Dr. Stefano Messori, Dermatologo, Medico Estetico |
A cura di Mattia Zamboni

Data articolo – 16 Luglio, 2025

Un uomo con il viso irritato

La tinea barbae, chiamata anche tigna della barba, è un'infezione fungina che colpisce il pelo facciale maschile, in particolare la barba e i baffi.

Pur essendo meno comune rispetto ad altre forme di tinea, come la tinea corporis o la tinea pedis, rappresenta un disturbo che può creare un certo disagio e fastidio.

Cerchiamo di capirne le cause, i sintomi e le terapie più efficaci.

Cos’è la tinea barbae?

La tinea barbae è un’infezione della pelle causata da dermatofiti, un gruppo di funghi che colpisce prevalentemente:

Questo tipo di micosi colpisce specificamente l’area della barba, interessando sia il follicolo pilifero che la pelle circostante: non si tratta di una semplice irritazione o follicolite batterica, ma di un’infezione micotica vera e propria che può manifestarsi in diverse forme a seconda della gravità e del tipo di fungo coinvolto.

Gli agenti più comuni responsabili sono i dermatofiti del genere Trichophyton e Microsporum, mentre la trasmissione avviene sia per contatto diretto con individui affetti o dopo il contatto con animali colonizzati  o attraverso superfici contaminate (dipende dalla specie di dermatofita responsabile)

Solitamente, questa condizione colpisce prevalentemente uomini adulti.

Altri gruppi più vulnerabili sono:

  • persone che utilizzano attrezzature per la rasatura o la cura della barba condivise o non adeguatamente igienizzate.
  • uomini con sistema immunitario indebolito, ad esempio per terapie immunosoppressive o malattie croniche.

Quali sono i sintomi della tinea barbae?

La sintomatologia della tinea barbae può variare, ma in generale si presenta con:

  • arrossamento;
  • desquamazione;
  • comparsa di chiazze più o meno estese con perdita di peli.

Questi segni possono essere accompagnati da:

  • prurito;
  • bruciore;
  • sensazione di fastidio nella zona interessata.

Vi possono essere forme più infiammatorie e meno infiammatorie che hanno aspetto clinico diverso:

forma infiammatoria: l’infezione provoca una reazione più intensa, con noduli, pustole e aree di infiammazione che ricordano un ascesso o una follicolite batterica. La pelle può apparire gonfia, calda al tatto e dolorante

forma non infiammatoria: meno evidente, si manifesta con chiazze squamose, talvolta lievemente arrossate, accompagnate da una perdita di peli nella barba. Il prurito può essere assente o leggero, e la diagnosi può risultare più complicata senza un esame colturale

Diagnosi di tinea barbae: come riconoscerla

Spesso la tinea barbae può essere scambiata per altre forme di infiammazione o infezione della pelle.

Per attuare una diagnosi precisa, occorre:

  • effettuare una visita dermatologica accurata, in cui il medico osserva i segni clinici e valuta la storia del paziente;
  • fissare un esame micologico, ovvero un prelievo di frammenti di pelle o peli, per la ricerca del fungo al microscopio diretto o tramite coltura. Questo permette di identificare il microrganismo responsabile;
  • ricorrere ad un esame istologico o biopsia – anche se raramente necessario – utile nei casi più complessi o dubbi.

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Una diagnosi tempestiva è fondamentale per evitare complicazioni e per scegliere la terapia più adatta.

Molti uomini potrebbero scambiare la tinea barbae per semplice irritazione da rasatura o follicolite batterica, ritardando il trattamento adeguato.

È importante rivolgersi a un dermatologo quando sono presenti:

  • prurito;
  • chiazze squamose;
  • arrossamenti persistenti;
  • pustole nella zona della barba.

Solo uno specialista può distinguere tra le diverse cause e consigliare la terapia più corretta.

Trattamenti disponibili: cosa fare contro la tinea barbae

Per trattare la tinea barbae, la terapia antifungina sistemica è la scelta migliore – anche perché, trattandosi di un’infezione che coinvolge i follicoli piliferi, i trattamenti topici spesso non bastano e si preferisce ricorrere a farmaci sistemici assunti per via orale.

Gli agenti più utilizzati sono:

  • itraconazolo;
  • terbinafina.

Essi risultano efficaci contro la maggior parte dei dermatofiti. La durata della terapia può variare in base alla gravità e all’estensione dell’infezione.

È importante seguire la prescrizione medica con attenzione, senza interrompere il trattamento prematuramente, per evitare recidive.

Viso con pelle desquamata.

Altre terapie possono essere:

  • terapia topica: soprattutto se in forma lieve, si può associare l’uso di creme o lozioni antifungine per ridurre l’infiammazione e limitare la diffusione del fungo. Tuttavia, da soli, questi prodotti raramente garantiscono la guarigione completa;
  • gestione dell’infiammazione: nei casi più infiammatori, può essere necessario l’uso di corticosteroidi per via locale o sistemica, sempre sotto stretto controllo medico, per ridurre il dolore e il gonfiore;
  • igiene e prevenzione: sarebbe meglio evitare la condivisione di rasoi, spazzole e prodotti per la barba, pulire accuratamente gli strumenti personali ed evitare il contatto diretto con animali infetti. Bisogna, poi, mantenere sempre la pelle ben asciutta e pulita.

Tinea barbae: le possibili complicanze

Una tinea barbae non trattata può portare a infezioni batteriche secondarie, che complicano il quadro clinico.

L’infiammazione cronica può provocare:

  • cicatrici permanenti;
  • perdita definitiva dei peli nell’area interessata.

Inoltre, un’infezione prolungata può diffondersi ad altre zone del viso o del corpo.

FAQ – Domande frequenti sulla tinea barbae

Ecco alcuni dubbi ricorrenti sulla tinea barbae:

Una scarsa igiene può causare la tinea barbae?

No, la tinea barbae non è causata da scarsa igiene personale

Esistono fattori ricorrenti, come etnia o età, nella manifestazione di tine barbae?

Questa condizione non è legata all’età o all’etnia, ma la sua incidenza è maggiore in determinate condizioni ambientali e lavorative.

Se smetto di radermi sparisce?

No, l’infezione non sparisce semplicemente evitando di radersi; senza terapia, può peggiorare.

Perché è importante intervenire tempestivamente in caso di sospetta tinea barbae?

La tinea barbae è un disturbo che merita attenzione per le sue implicazioni cliniche e psicologiche. La conoscenza delle sue caratteristiche permette di intervenire con tempestività e di evitare danni permanenti.

Se si sospetta la presenza di una micosi nella barba, il primo passo è consultare un dermatologo, che potrà effettuare una diagnosi accurata e proporre una cura mirata. L’adozione di misure preventive, soprattutto nei contesti a rischio, riduce significativamente le possibilità di contagio e recidiva.

Mantenere la pelle e i peli del viso sani significa anche prendersi cura del proprio benessere complessivo, evitando infezioni che, seppur non gravi, possono influire negativamente sulla qualità della vita e sulla percezione di sé.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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