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Mollusco contagioso nei bambini: sintomi, cause e terapia

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 14 Marzo, 2024

Un padre abbraccia suo figlio in una stanza

Il mollusco contagioso è un'infezione virale della pelle che colpisce principalmente i bambini e che si manifesta con la comparsa di piccole protuberanze sulla pelle, che possono variare in dimensioni e localizzazione.

Consultare un medico o il pediatra di fiducia è essenziale per una valutazione accurata e un piano terapeutico appropriato.

Cerchiamo, di seguito, di scoprirne di più.

Mollusco contagioso bambini: di cosa si tratta?

Il mollusco contagioso è una comune infezione virale della pelle che colpisce principalmente i bambini, ma può verificarsi anche negli adulti. È causata dal virus del mollusco contagioso, appartenente alla famiglia dei Poxvirus.

Questo causa la formazione di piccole protuberanze o lesioni sulla pelle che possono variare in dimensioni da un millimetro a più di un centimetro.

Le papule del mollusco contagioso sono solitamente di colore rosa o perlato e hanno una superficie liscia e lucida.

Possono comparire su qualsiasi parte del corpo, ma sono più comuni su:

  • viso;
  • collo;
  • torace;
  • ascelle;
  • braccia.

Il molluschi contagiosi di solito non causano sintomi significativi oltre alle lesioni cutanee, anche se in alcuni casi possono verificarsi prurito, infiammazione o arrossamento intorno alle papule.

Generalmente, il mollusco contagioso scompare spontaneamente nel corso di alcuni mesi o anni senza necessità di trattamento specifico, ma può essere trattato se le lesioni sono estese o si infettano.

Molluschi della pelle nei bambini: quali sono le cause?

Il mollusco contagioso è causato da un virus, appartenente alla famiglia dei Poxvirus, chiamato virus del mollusco contagioso (Molluscipoxvirus).

Questo virus si diffonde attraverso il contatto diretto con le lesioni cutanee infette o con oggetti contaminati dalla pelle infetta.

Le principali vie di trasmissione includono:

  • contatto diretto: il virus del mollusco contagioso può diffondersi da persona a persona attraverso il contatto diretto con la pelle infetta. Questo può avvenire attraverso la condivisione di oggetti personali, come asciugamani, giocattoli o vestiti, o tramite il contatto pelle a pelle;
  • autoinoculazione: i bambini possono trasmettere il virus a parti diverse del loro corpo attraverso la manipolazione o il grattamento delle lesioni esistenti e quindi contaminare altre aree della loro pelle;
  • contaminazione ambientale: il virus può persistere su superfici inanimate per un certo periodo di tempo, quindi il contatto con oggetti contaminati può trasmettere l'infezione.

È importante notare che il mollusco contagioso non è un'infezione altamente contagiosa come il raffreddore o l'influenza e il rischio di contrarla può variare da persona a persona.

Tuttavia, i bambini, soprattutto quelli che frequentano luoghi come asili nido o scuole, sono più suscettibili alla trasmissione del virus a causa del loro stretto contatto fisico con gli altri bambini.

Come avviene il contagio?

La diffusione del mollusco contagioso avviene tramite contatto diretto da individuo a individuo, una caratteristica comune delle infezioni virali.

Una madre è seduta sul letto di un bambini malato

La predisposizione individuale svolge un ruolo significativo nel determinare chi svilupperà l'infezione: il periodo di incubazione, una volta che il virus è stato contratto, può variare da 4 a 8 settimane.

È importante notare che l'auto inoculazione, cioè il trasferimento delle lesioni da una parte del corpo all'altra, può contribuire alla propagazione delle lesioni in un bambino già infetto.

Come si manifestano i molluschi nei bambini

I sintomi del mollusco contagioso nei bambini includono principalmente la comparsa di lesioni cutanee caratteristiche chiamate papule.

Ecco alcuni dettagli:

  • papule cutanee: le lesioni più comuni sono piccole protuberanze o papule sulla pelle. Queste possono variare in dimensioni da pochi millimetri a oltre un centimetro e sono generalmente rotonde con una superficie liscia e perlata;
  • localizzazione: le papule possono comparire su qualsiasi parte del corpo, ma sono più comuni sul viso, sul collo, sul torace, sulle ascelle e sulle braccia. Possono anche verificarsi sulle aree genitali e sulla parte inferiore del corpo in generale;
  • numero e distribuzione: le lesioni possono comparire singolarmente o in gruppi. In alcuni casi possono essere sparse, mentre in altri possono formare piccoli gruppi o grappoli;
  • aspetto: le lesioni del mollusco contagioso tendono a essere rosa o perlato e possono sembrare "incavate" al centro;
  • prurito: le papule possono causare prurito o irritazione cutanea. Tuttavia, il prurito non è presente in tutti i casi e non è un sintomo costante.

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È importante notare che il mollusco contagioso di solito non causa sintomi gravi o generali, come febbre o malessere generale.

Le lesioni cutanee sono spesso l'unico segno evidente dell'infezione. Tuttavia, il prurito o l'irritazione locale possono essere presenti in alcune persone.

Se si sospetta che un bambino abbia il mollusco contagioso, è consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata e un piano di trattamento appropriato, se necessario.

Molluschi sulla pelle dei bambini: quale terapia?

Il trattamento del mollusco contagioso nei bambini dipende dalla gravità delle lesioni, dalla loro localizzazione e dalla preferenza del paziente e dei genitori.

In molti casi, il mollusco contagioso scompare spontaneamente nel corso di alcuni mesi o anni senza necessità di trattamento specifico.

Tuttavia, se il trattamento è desiderato per ragioni estetiche o se le lesioni sono estese o causano fastidi al bambino, ci sono diverse opzioni terapeutiche disponibili, tra cui:

  • rimozione chirurgica: il medico può rimuovere le lesioni del mollusco contagioso mediante l'uso di strumenti chirurgici come il bisturi o la curette. Questo intervento è spesso attuato in ambulatorio e può richiedere anestesia locale;
  • crioterapia: si va ad applicare azoto liquido sulle lesioni per congelarle e distruggerle. Si tratta di un intervento comune e relativamente rapido che può essere eseguito in ambulatorio;
  • trattamenti topici: alcuni trattamenti topici possono essere prescritti dal medico per applicazione diretta sulle lesioni. Questi possono includere acido salicilico, imiquimod o altri agenti cheratolitici o antivirali;
  • elettrocoagulazione: si utilizza la corrente elettrica per bruciare le lesioni del mollusco contagioso. È un trattamento efficace, ma può essere doloroso e richiedere anestesia locale;
  • domeboro compress: l'applicazione di compresse imbevute di soluzione di acetato di alluminio (vendute come domeboro) può aiutare a ridurre il prurito e l'irritazione delle lesioni.

È importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi trattamento per il mollusco contagioso.

Il medico o uno specialista in dermatologia valuterà le lesioni del bambino e discuterà delle opzioni terapeutiche più appropriate in base alla situazione specifica.

Inoltre, è importante prendere precauzioni per evitare la diffusione del virus ad altre persone o parti del corpo del bambino durante il trattamento.

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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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