icon/back Indietro Esplora per argomento

Nascere con la camicia: ecco cosa significa

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 01 Febbraio, 2024

Ostetrica accudisce neonato in ospedale

Cosa significa nascere con la camicia? Qual è l'origine di questo detto popolare e cosa vuol dire esattamente quando un bambino è nato con la camicia?

Scopriamolo insieme.

Cosa vuol dire nascere con la camicia

Spesso si sente dire di qualcuno che è un bambino nato con la camicia, ma cosa significa esattamente questo modo di dire? Il detto si riferisce ai bimbi (o, più in generale, a tutte le persone, adulti compresi) che si distinguono per una particolare fortuna fin dalla nascita.

Secondo alcuni l'origine di questa frase beneaugurante sarebbe da rintracciare nella camicia realizzata in un tessuto prezioso, con la quale veniva avvolto un neonato subito dopo aver ricevuto il Battesimo, e che sarebbe stata indice di un futuro caratterizzato da tranquillità economica e rispetto sociale.

In realtà, sembra che la vera origine del detto sia da rintracciare nell'eventualità (abbastanza rara e per questo motivo di attenzione) in cui un bambino venga alla luce dentro al sacco amniotico ancora intatto.


Potrebbe interessarti anche:


La nascita con la camicia, quindi, si riferisce non tanto a un indumento, quanto alle membrane piene di liquido amniotico che proteggono il feto.

Questo evento, che di per sé non è dannoso né per il feto, né tantomeno per la madre, si verifica in circa una nascita su 80.000: talvolta il bimbo viene al mondo completamente avvolto nel sacco, mentre può accadere che esso nasca con dei frammenti attaccati alla pelle o sulla testa, infatti da qui viene l'espressione nordica di "nascere con il cappello".

Il simbolismo, nonché la valenza profetica positiva legata a questo evento, risiede nel fatto che un neonato nato con la camicia è, già dalla nascita, un bambino molto fortunato, anche perché il suo adattamento alla vita extrauterina sarà più dolce e meno traumatico.

Chi viene alla luce ancora all'interno del sacco, infatti, è come se venisse al mondo protetto da una buona stella che gli risparmia il brutale momento del passaggio attraverso il canale del parto consentendogli una nascita molto più protetta ed ovattata.

Perché i bambini nati con la camicia sono fortunati

Si dice che un bimbo nato con la camicia è molto fortunato e che, in qualche modo, gode di una protezione speciale che parte dall'alto, ma perché? Quali sono i motivi dietro a questa credenza?

Sebbene sia un'eventualità ancora oggi piuttosto rara, venire al mondo rimanendo dentro al sacco amniotico per tutta la durata della fase espulsiva e per alcuni secondi subito dopo essere usciti dalla vagina materna, rappresenta un modo di nascere estremamente dolce e intimo per il bimbo.

Sembra, inoltre, che i neonati nati con la camicia presentino una ridotta possibilità di traumi al momento della nascita, che siano più tranquilli e che riescano quindi ad ambientarsi con maggior facilità al mondo esterno.

La ragione principale deriva in larga parte dal fatto che se il bimbo è ancora avvolto dal sacco, sarà automaticamente protetto dal liquido amniotico che lo riempie; quest'ultimo proteggerà il bambino dai traumi fisici che lo aspettano durante la discesa lungo il canale del parto e fungerà da ammortizzatore naturale.

Nella maggior parte dei casi, il sacco si rompe prima che il bambino venga alla luce, sia perché tende a rompersi naturalmente (la famosa "rottura delle acque"), sia perché potrebbe essere rotto dal personale medico con l'obiettivo di accelerare il travaglio.

Quando un bambino nasce con la camicia, invece, vede la luce rimanendo all'interno della struttura che lo ha protetto per nove mesi, quindi è meno soggetto ai traumi tipici del parto.

Le leggende legate al nascere con la camicia

In diverse culture sono fiorite numerose leggende legate alla nascita con la camicia. In quasi tutte la valenza è molto positiva, non a caso in Occidente si è mantenuta a lungo la tradizione di ricamare una camicia (ovvero la cosiddetta "camicia della fortuna") da porre all'interno del corredino del neonato, proprio come simbolo beneaugurante in vista del parto imminente.

I bambini nati con la camicia sono sempre stati considerati speciali. In Islanda, nel Sud Est Asiatico e in Nuova Guinea, ad esempio, si riteneva che essi avessero delle doti di preveggenza, in Indonesia e fra i Nativi Americani, che potessero parlare con i defunti, mentre fin dall'antichità anche in Occidente sono sempre stati visti come neonati dotati di particolari abilità espressive.

Secondo la Bibbia, infatti, San Giovanni Crisostomo e San Girolamo nacquero entrambi con il sacco integro, e da questa caratteristica deriverebbe la loro particolare eloquenza. In occidente chi nasceva con la camicia aveva poteri curativi.

Condividi
Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
neonato dorme nella culla
Respiro affannoso nei neonati: cosa c'è da sapere

Il respiro affannoso nei neonati è sempre motivo di preoccupazione? Scopriamo come interpretare il respiro dei lattanti e cosa è importante sapere.

papà e mamma guardano il loro bebè
Gruppo sanguigno del figlio: come lo eredita?

Come eredita il gruppo sanguigno il proprio figlio? Scopriamo quali norme regolano la trasmissione di questa caratteristica fondamentale dell'essere umano.

icon/chat