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Tosse nel neonato: come riconoscerla e curarla

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 28 Febbraio, 2024

Una mamma tiene in braccio suo figlio appena nato

La tosse nel neonato è un evento che desta sempre una certa apprensione, soprattutto se il bambino è molto piccolo.

Come riconoscere le varie tipologie di tosse e quali rimedi adottare per curarla?

Scopriamolo insieme.

Come riconoscere la tosse nel neonato

La tosse è un riflesso messo in atto dall'organismo che ha la funzione di pulire le vie aeree da muco, sostanze esterne, polveri, batteri e virus.

Essa riveste, quindi, un compito estremamente importante e anche per questo è molto comune che i bambini in età pediatrica la manifestino.

Nella maggior parte dei casi non rappresenta motivo di preoccupazione, tuttavia nel caso di lattanti con tosse è preferibile porre qualche attenzione in più.

A differenza dei bambini più grandi, infatti, nel neonato la tosse è un riflesso quasi del tutto assente, per cui quando compare è opportuno sottoporre il bimbo a una visita dal pediatra.

Il medico può riconoscere a quale categoria fa riferimento la tosse presente nel neonato e consigliare la cura più adatta.


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Esistono, infatti, diverse tipologie di tosse ed è importante saper individuare con esattezza qual è quella che disturba il bambino.

La tosse nei neonati e, più in generale, nei bambini di età pediatrica, può essere:

  • secca, ovvero senza muco. La tosse secca nei neonati si manifesta con più frequenza di notte e può essere molto fastidiosa. In questo caso è consigliabile fare attenzione che l'ambiente dove vive il bambino non sia eccessivamente riscaldato e provvedere a mantenere un corretto tasso di umidità;
  • grassa, con muco. La tosse grassa nel neonato indica la presenza di un eccesso di muco. Esso può svolgere una funzione protettiva ma può anche essere il segnale di un processo infiammatorio in corso, come ad esempio una bronchite o una broncopolmonite;
  • acuta, gli episodi durano al massimo qualche settimana. Questo tipo di tosse stizzosa nei bambini è spesso causato da virus, come ad esempio quella del raffreddore, dell'influenza o della rinofaringite;
  • cronica, in questo caso la tosse può durare anche più di due mesi ed è frequentemente causata da bronchiti, sinusiti o asma bronchiale, dal contatto con sostanze irritanti o con il fumo;
  • tosse canina, spesso è dovuta a una laringite;
  • pertosse, una malattia che nel neonato può essere anche molto grave e che si manifesta con frequenti colpi di tosse convulsivi. I colpi di tosse nel neonato affetto da questa patologia possono essere così intensi da provocare addirittura degli episodi di vomito dovuti allo sforzo; si tratta di una condizione che va immediatamente posta all'attenzione del pediatra, il quale prescriverà una terapia con antibiotico. La pertosse è una malattia che si può evitare nei primi mesi di vita del bambino, semplicemente attraverso la vaccinazione della donna in gravidanza;
  • tosse da reflusso, in questo caso la tosse è cronica ed è determinata dal reflusso gastroesofageo, ovvero da una risalita del materiale gastrico lungo l'esofago;
  • tosse psicologica, assente nei neonati;
  • tosse retronasale, è dovuta alla discesa del muco e spesso si accompagna ai tipici raffreddori stagionali.

Neonati con tosse: cosa fare

Un neonato con tosse, soprattutto se è molto piccolo, tende a mettere in allarme i genitori.

Non è tuttavia detto che questo sintomo sia necessariamente legato a una patologia, tuttavia è consigliabile tenere monitorata la situazione con attenzione e, se la tosse non scompare da sola nel giro di un paio di giorni, contattare il pediatra per far visitare il bambino.

Quando, invece, è il caso di non aspettare altro tempo e di richiedere un consulto medico? In presenza di febbre e di tosse prolungata o persistente, è sicuramente indicato non attendere oltre e sottoporre il bambino a una visita pediatrica.

In linea generale è opportuno mantenere idratato il bambino, somministrandogli una buona quantità d'acqua e Sali minerali, e cercare di farlo dormire in posizione non completamente orizzontale ma leggermente eretta, in modo che la tosse lo disturbi meno.

Inoltre, è consigliabile umidificare la stanza dove dorme e fare attenzione che vi sia un certo ricircolo d'aria.

Neonato beve da un cucchiaino

È opportuno che la temperatura della camera da letto non superi i 19°, visto che l'aria troppo calda e secca irrita le mucose nasali e fa tossire di più.

In presenza di un neonato con tosse, sia essa secca che grassa, ma non associata a febbre, a difficoltà respiratorie, a inappetenza o letargia, è molto probabile che questa manifestazione sia stata causata da un comune virus, pertanto non necessita di terapie specifiche.

Rimane importante, tuttavia, mantenere le mucose ben idratate e fluidificare le secrezioni proponendo al bimbo molti liquidi

I rimedi per contrastare la tosse nei bambini piccoli

Nella maggior parte dei casi non serve attuare una terapia farmacologica per eliminare la tosse, a meno che essa non venga appositamente prescritta dal pediatra.

È possibile tuttavia mettere in campo alcune strategie volte ad alleviare il fastidio che questo sintomo comporta e a far stare meglio il bambino.

Fra queste le più utili sono:

  • effettuare dei lavaggi nasali. In caso di tosse grassa nei neonati i lavaggi nasali sono ottimi perché puliscono in profondità le cavità nasali, andandole a liberare dell'eccesso di muco. Basta utilizzare della soluzione fisiologica e inserirla all'interno delle narici, mantenendo la testa leggermente inclinata. In caso di tosse, il lavaggio nasale andrebbe praticato almeno due volte al giorno, preferibilmente la mattina e la sera prima di dormire;
  • aiutare il neonato a soffiare il naso con l'apposito dispositivo;
  • somministrare molti liquidi o, se si allatta il bambino al seno, attaccarlo più spesso;
  • non fumare mai in caso o vicino al bambino. In alcuni casi la tosse secca del neonato è causata dal contatto prolungato con sostanze irritanti, come ad esempio il fumo di sigaretta;
  • non vestire troppo il neonato, soprattutto se si vive in un ambiente già molto caldo e secco;
  • il miele è un rimedio molto utile per lenire l'irritazione alle mucose e calmare la tosse, tuttavia non può essere somministrato ai bambini sotto l'anno di età;
  • non somministrare sciroppi sedativi o farmaci se non prescritti dal pediatra;
  • non utilizzare decongestionanti nasali nei bambini sotto i dodici anni di età.

Tosse nel neonato: la bronchiolite

La bronchiolite è un'infezione molto comune nei neonati di pochi mesi che tende a regredire in quelli di età superiore ai due anni.

Si manifesta con raffreddore, tosse e respirazione affannosa e riguarda la parte finale dei bronchi, ovvero i bronchioli terminali, i quali risultano essere infiammati e congestionati.

Il virus respiratorio sinciziale (VRS) rappresenta la principale causa di bronchiolite, tuttavia possono essere presenti anche altri virus, come quello influenzale, l'adenovirus e il metapneumovirus.

Se negli adulti e nei bambini più grandi questi microrganismi provocano solamente un raffreddore, nei neonati essi possono dare luogo alla bronchiolite, la quale si manifesta con naso chiuso, muco e starnuti; essa ha, tuttavia, un decorso veloce, tanto che nel giro di poche ore può degenerare provocando respiro affannoso con fischi, sibili e tosse.

Fortunatamente nella maggior parte dei casi la bronchiolite si risolve spontaneamente effettuando dei lavaggi nasali, delle aspirazioni di muco e mantenendo il bimbo ben idratato e solo nei casi più gravi viene consigliato il ricovero in Ospedale.

È importantissimo però tenere monitorata la situazione ed effettuare visita con pediatra che saprà darci le giuste indicazioni e il giusto trattamento. 

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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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