Smagliature in gravidanza: si possono prevenire?

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Ultimo aggiornamento – 14 Dicembre, 2022

Cosa Sapere Sulle Smagliature In Gravidanza

Durante la gestazione, il corpo della donna cambia sia a livello ormonale sia a livello fisico; in questo senso, si può configurare anche la comparsa di smagliature. 

Scopriamo, dunque, perché e quando compaiono le smagliature, e cosa fare per prevenirle o per trattarle.

Quando compaiono le smagliature in gravidanza?    

Il nome specifico delle smagliature è “striae distensae” ovvero strisce distese: tali striature sono il risultato del cambiamento della pelle in gravidanza. 

Inizialmente, esse si presentano rossastre (striae rubrae) per poi diventare bianche (striae albae) somigliando a delle cicatrici ipopigmentate ed atrofiche. 

Le smagliature in gravidanza colpiscono 9 donne su 10, con maggior incidenza tra le donne più giovani.

Ma per quali motivi si formano? Esistono dei fattori predisponenti? Risposta affermativa. Alcuni studi effettuati sulle donne in gravidanza hanno evidenziato come le donne intorno ai venti anni di età abbiano maggiori probabilità di sviluppare smagliature rispetto alle trentenni (nonostante le cause di ciò non siano state ancora del tutto chiarite).

Inoltre, la distensione meccanica della pelle aumenta più è elevato il BMI (indice di massa corporea): vale a dire che le donne in sovrappeso o obese avranno una maggiore probabilità di riscontrare smagliature in gravidanza. Stessa cosa avviene per le donne in uno stato di normopeso o sottopeso, qualora si tendano ad acquisire più chili durante la gravidanza.

Anche il cortisolo gioca un ruolo importante: le variazioni ormonali tipiche della gravidanza sono un altro dei fattori di rischio che provoca l’insorgenza di smagliature.

Prima della comparsa di smagliature, generalmente, la pelle diventa sottile, appiattita e arrossata; inoltre, può comparire anche il prurito. A volte le smagliature somigliano a lesioni cicatriziali, anche in considerazione del fatto che spesso sono in rilievo (almeno nella prima fase).

Sebbene si manifestino, di solito, su aree circoscritte, può capitare che coprano anche zone molto estese.

Come prevenire ed evitare le smagliature in gravidanza 

Esistono diversi step che si possono adottare per cercare di prevenire la formazione delle smagliature

Ad esempio, dal momento che le smagliature dipendono dalla distensione meccanica, la prevenzione consisterà nell’avere una particolare attenzione al peso corporeo, anche durante il periodo gestazionale. Il controllo del peso, ovviamente, non è importante solo ai fini delle smagliature, ma anche della salute generale di mamma e feto.

Prendere troppo peso significa incorrere - con tutta probabilità - nel diabete gestazionale e in un affaticamento generale dell’organismo della donna, cosa che avrà ripercussioni anche sul feto.

Per evitare le smagliature in gravidanza, comunque, è importante effettuare un’idratazione profonda della pelle con olii, da eseguire con massaggi in alcune zone specifiche (addome, seno, avambracci superiori, natiche, spalle, cosce e zona lombare). 

Attenzione ai massaggi in zona addominale nelle ultime fasi della gravidanza, in quanto potrebbero stimolare l'attività contrattile dell'utero aumentando il rischio di un parto prematuro.

Anche l’applicazione di prodotti elasticizzanti è l’ideale: occorre avere costanza nell’applicazione, avendo cura di effettuare il passaggio due volte al giorno, tutti i giorni. Cosa scegliere? 

  • oli vegetali (mandorle, oliva);
  • complessi vitaminici;
  • antiossidanti;
  • acido ialuronico.

Molto utile consumare carote crude che, per l'alto contenuto di beta-carotene, precursore della vitamina A, aiutano a mantenere la pelle più elastica e protetta. Ovviamente le carote, come tutti gli ortaggi, possono essere consumate crude solo se ben lavate, per evitare il rischio di contrarre la Toxoplasmosi in quelle donne che non hanno avuto questa malattia.

Smagliature in gravidanza: i rimedi

Se non siete riuscite a prevenire le smagliature, alcuni rimedi naturali potrebbero aiutare a renderle meno visibili, tuttavia, l'efficacia varierà anche a seconda del tipo di pelle e di smagliature. 

Si potrebbe comunque iniziare con:

  • Burro di karité
  • Olio di mandorle dolci
  • Aloe vera
  • Olio di semi di lino

Ecco, poi, alcuni trattamenti veri e propri per ridurre la visibilità delle smagliature:

  • Acido ialuronico. Questo trattamento serve per riempire gli avvallamenti creati dalle smagliature, riducendoli. Spesso, l’acido ialuronico viene associato a collagene o betaglucano.
  • Peeling chimico. Il peeling chimico è una terapia che effettua una leggera esfoliazione cutanea, mediante l’applicazione locale di sostanze chimiche, al fine di eliminare le cellule danneggiate, stimolando la produzione di tessuto nuovo ed elastico. Le sostanze utilizzate sono numerose: acido glicolico, diidrossiacetone, retinoidi, ecc. In particolar modo, in caso di smagliature recenti, con colore rosato e rossastro, questa tecnica è particolarmente efficace.
  • Microdermoabrasione. Tale terapia viene effettuata per asportare lo strato più superficiale della pelle, mediante sfregamento. Viene utilizzato uno strumento che impiega cristalli di diamante artificial,e ed è una terapia praticata a livello ambulatoriale, di solito senza anestesia. Questo trattamento è adatto se le smagliature sono recenti.
  • Laserterapia. Con questa tecnica si possono attenuare le smagliature, rendendole meno visibili. Esistono diverse tecniche di laserterapia (a eccimeri, luce pulsata, ecc.), ma viene comunque di solito usato un fascio di luce molto intenso (carico di energia) indirizzato verso la zona da trattare. Pur essendo un trattamento indolore, è efficace se applicato finché la smagliatura è ancora di colore rosato.

Inoltre, a seconda del tipo di smagliature, si possono provare trattamenti diversi di laser terapia:

  • Striae rubrae. Per le “smagliature rosse” si rivela particolarmente efficace il laser vascolare dye, in grado di ridurre il gonfiore e stimolare la formazione di collagene, migliorando altresì l’aspetto della pelle. Questo laser può essere utilizzato anche durante le fasi di gravidanza e allattamento, nonché per il trattamento della cicatrice da cesareo nella prima fase. Le creme con retinoidi (derivati della vitamina A) devono essere utilizzate sotto stretto controllo medico, perché se da un lato si rivelano molto efficaci, andando ad aumentare la sintesi del collagene, dall’altra sono da evitare nelle fasi di gravidanza e allattamento.
  • Striae albae. Le “smagliature bianche” possono essere trattate con il laser CO2 frazionato, attraverso microcolonne che favoriscono l’ablazione del tessuto e stimolano processi di autoguarigione e autoriparazione, migliorando inoltre la texture della pelle. Il laser frazionato si è dimostrato particolarmente efficace anche contro le smagliature di vecchia data.

Ad ogni modo, prima del trattamento, è sempre opportuno consultarsi con il proprio medico curante o dermatologo, in grado di valutare diversi fattori e di consigliarvi la migliore strada da percorrere. 

Sono infatti da tenere in considerazione numerosi parametri, tra cui:

  • Età
  • Tipo di pelle
  • Tempi di comparsa (smagliature più vecchie sono più restie ad essere trattate)
  • Facilità della terapia (approcci diversi hanno durata e frequenza differente)
  • Prezzo (non tutti i trattamenti hanno lo stesso costo)
  • Aspettative della paziente (spesso il problema non è completamente risolvibile)

In questo modo, lo specialista potrà effettuare una diagnosi corretta e scegliere il miglior percorso terapeutico per voi.

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a cura di Dr. Marcello Sergio
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